Telescopio rubato? No è solo in manutenzione!

Il telescopio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano non è stato rubato, ma si trova semplicemente in momentanea manutenzione. Un cittadino, evidentemente non bene informato, ha infatti dato l’allarme subito dopo aver ricevuto segnalazione e constato l’assenza del prezioso oculare collocato alla “Porta delle due Valli”, in località Sparavalle di Busana. La “Porta delle due Valli” costituisce una delle “Porte del Parco”, segno identificativo del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano. In quanto punto di osservazione, la struttura è stata dotata di pannelli informativi sul Parco, telescopio (proprio quello incriminato) con indicazioni delle montagne e di un punto picnic.

“Stamani mi trovavo a caccia dalle parti di Felina, quando un amico mi ha telefonato annunciandomi che, dall'apposito basamento era stato asportato il prezioso binocolo fisso ad elevati ingrandimenti. Qualcuno per ‘porta’, ha inteso ‘porta via ? Oppure, ‘as-porta’?” E dopo aver chiarito che “C'è poco da ridere, una puntualizzazione: io sono contrario a questa gestione del Parco Nazionale, ma quando viene danneggiato un qualcosa pagato coi soldi della collettività, non ho certo di che rallegrarmi!” E’ bastata una telefonata al Parco nazionale per verificare la non notizia. Il telescopio è vivo e vegeto e si trova in manutenzione, con un po’ di ammenda del Parco che non ha segnalato la momentanea asportazione di uno degli elementi più attrattivi della porta d’accesso al paesaggio appenninico. Qui, infatti, da una piattaforma di circa due metri e mezzo la vista può infatti spaziare dal monte Ventasso al monte Cimone. Ha una forma semplice ed elementare: sono infatti due superfici piane collegate ad angolo retto. La porta, realizzata in legno di castagno e corian, ha due funzioni principali: sorreggere i pannelli informativi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano ed essere, esso stesso, un segno distintivo e naturale del Parco. E’ un segnale della qualità del territorio e ha l’ambizione di essere un richiamo di attenzione alla bellezza dello stesso, possedendo i compiti di identificazione, descrizione e segnalazione.