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“Abbiamo riscoperto il Savurett!”

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La raccolta delle pere per il Savurett (foto G. Arlotti)

Due anni di lavoro ed ecco un prodotto riscoperto. L'antico Savurett che, ora, ha una sua storia, un disciplinare, un logo, ed è stato scientificamente analizzato.

E la tradizionale festa del Savurett che si tiene a Carpineti il 29 ed il 30 ottobre, è quest’anno abbinata alla festa del tortellino di castagna, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Carpineti e dall’associazione Carpineti da Vivere. Il tutto all'insegna di tante novità.

Sabato 29 alle ore 16 inaugurerà la mostra di pittura collettiva organizzata dall’associazione culturale Stanaa Palazzo Cortina, mentre alle 17 nelle stesse sale il Comune di Carpineti presenterà i risultati del progetto Savurett con la creazione del disciplinare di produzione e l’iscrizione del prodotto al registro Pat della Regione Emilia Romagna.

Parteciperanno il sindaco di Carpineti Nilde Montemerli, l’assessore all’agricoltura della Provincia di Reggio Emilia, Roberta Rivi, il presidente della Cccia di Reggio Emilia, Enrico Bini, il prof Andrea Pulvirenti dell’Università di Modena e Reggio,  Gabriele Arlotti direttore del Consorzio Conva, Gianni Tasselli di Coop Consumatori Nordest.

Verrà premiato anche l’ideatrice del logo del Savurett.

Alle 19:30 le associazioni di Volontariato Archeomontagna, Stana e Comitato Piano B organizzano al Parco Matilde una cena di prodotti locali, biologici abbinati al savurett (oltre alla pasta ed all’olio di Libera Terra).

La cena del costo di 20 € è a prenotazione obbligatoria al numero 3487519089.

Alle 21 in collaborazione e con il contributo del Distretto sociale coop consumatori nordestè in programma lo spettacolo teatrale "Le mafie in pentola" dell’ attrice Tiziana Di Masi basato sulla storia delle Coop agricole di Liberqa Terra, sulla sorte sui terreni confiscati alla mafia e portate avanti da giovani che per la legalità rischiano quotidianamente la vita.

Il Savurette e le pere tipiche usate per produrlo (foto G. Arlotti)

Domenica 30 vedrà la partecipazione in piazza degli stand gastronomici di Carpineti da Vivere con i prodotti titpici e i tortellini di castagna con la disputazione del 9° trofeo. Ci saranno anche le aziende agricole del mercato contadino, piante e frutti antichi del vivaio Triglia, dimostrazioni di potatura, esposizioni, mercatino artistico e dell’usato, animazione per i bambini e la presentazione alle 16 del filmato Arteumanze. Entro le ore 11 sarà possibile consegnare i vasi di marmellata e savurett casalinghi per partecipare alla gara che si terrà nel pomeriggio con giuria popolare per stabilire la miglior marmellata ed il miglior savurett casalinghi. Per info 3356655624 www.carpinetidavivere.it

 

Savurett: due anni di lavoro

Il savurett di Carpineti è un prodotto da sempre presente nella tradizione, nella gastronomia e nella cultura delle vallate del Comune carpinetano.

La grande tipicità di questa conserva di frutta sta nel fatto che è sempre stata prodotta utilizzando pere autoctone della zona carpinetana tra cui il “per spaler” e “per nobel o baraban”.

Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha valorizzato il savurett sia con interventi di recupero delle piante da frutto storiche che con l’organizzazione di una festa incentrata proprio sulla cottura lunga e lenta (ben 48 ore) del savurett in maniera tradizionale.

Per completare il processo di riscoperta e tutela di questo prodotto antico di secoli, l’amministrazione comunale dal 2009 ha sostenuto e coordinato un progetto, in collaborazione con l’Università di Reggio Emilia e Modena – facoltà di Agraria – e con il Conva (Consorzio per la Valorizzazione dei Prodotti dell’Appennino),  per la stesura di un disciplinare di produzione e per iscrivere,a fronte di una adeguata ricerca storica, il Savurett di Carpineti nel registro dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Emilia Romagna, al fine di caratterizzare e tutelare un prodotto dai tratti unici.

Gli obbiettivi che si è posta l’amministrazione sono economici, ambientali/didattici e paesaggistici.

L’obbiettivo economico punta a sviluppare la filiera del savurett, dal produttore delle pere al trasformatore ed al rivenditore.

L’obbiettivo ambientale consiste nel di mantenere ed incrementare la biodiversità mediante la tutela di cultivar fruttifere autoctone. A completamento di questo obbiettivo vi è l’attività didattica, con progetti rivolti a scuole di ogni ordine e grado; la collaborazione con l’Università è avvalorata da progetti ed azioni comuni incentrati sulla biodiversità genetica vegetale.

L’obbiettivo paesaggistico mira ad inserire l’elemento della pianta da frutto storica o di nuovo impianto in un contesto rurale variegato e da salvaguardare nella propria non uniformità.

 

2 COMMENTS

  1. Poesia in occasione della festa del Savuràtt, a Carpineti.

    Túcc i sān che e savuràtt
    l’ē ’na cōsa da puvràtt,
    ch’ès mangēva ogni tānt
    par la sāgra upór pr’i sānt.
    I ragâs magrîn, ma sān,
    il mangēven cun è pān,
    se la fâm l’era putēnta
    e ’ndèva bēn cun la pulēnta.
    Ma adês l’è tútt cambiā:
    e savuràtt l’è arturnā
    a prufümār dentr’ int al cà
    cul sarâchi e e bacalà.
    E i gh’ān fat publicitā:
    a Carpnēda mè ch’andā:
    che cu’ i récch e cu’ i puvràtt,
    è tûrna in piâsa e savuràtt.

    (Angiolina Casoni Felina 22 ottobre 2011)

  2. Leggere questo articolo è aprire il cuore alla speranza.
    Tante troppe tradizioni e piante antiche sono andate perdute soppiantate da fruttiferi più consoni alla moderna meccanizzazione e trasporto della frutta a discapito però del gusto e della robustezza alle malattie.
    E’ molto importante riuscire a salvare e tutelare un patrimonio arboreo che si va perdendo e che solo di recente è stato riscoperto.
    Così com’è stato importante essere riusciti a salvare le piante di pere storiche e la ricetta che le contraddistingue.
    Io nel mio piccolo parlo di fruttiferi antichi nel mio blog http://www.ortopertutti.com

    (Riccarda)