A meno di una settimana dal grave episodio di cronaca che ha visto un 44enne castelnovese essere pestato da tre avventori albanesi nei pressi del bar Centrale in paese, i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti hanno dato esecuzione al provvedimento di chiusura temporanea del bar per le reali gravi esigenze di ordine e sicurezza pubblica riscontrate a seguito del citato grave episodio di sangue.
Rimarrà chiuso quindi per provvedimento di polizia il bar dove ieri pomeriggio i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti hanno provveduto ad eseguire il provvedimento di polizia emesso ai sensi del’art. 100 del T.U.L.P.S. dal Questore di Reggio Emilia che ha immediatamente accolto la proposta di chiusura avanzata dai carabinieri castelnovesi sussistendo evidenti ragioni d’urgenza per l’emissione della sospensione della licenza del bar.
Il grave pestaggio, iniziato all’interno del locale e poi proseguito al’esterno, si e’ verificato domenica scorsa poco dopo la mezzanotte quando nel mezzo di un’animata discussione tra un 44enne castelnovese ed altro uomo, è scoppiata una lite con il 44enne che si è visto improvvisamente braccato da 3 uomini che hanno cominciato a prenderlo a calci inveendo con maggior violenza quando lo stesso malcapitato è finito a terra. Un pestaggio terminato solo nel momento in cui una ragazza ha fatto scudo col suo corpo sull'uomo e gli aggressori, ora in corso di identificazione, si sono accorti della gravità della situazione e soprattutto dell’arrivo dei carabinieri.
Il provvedimento con decorrenza da oggi vedrà il locale riaprire il prossimo 24 ottobre.
Non conosco i fatti, ma non capisco nemmeno il provvedimento. I gestori non mi pare siano coinvolti nell’accaduto… O sbaglio!!??? E’ assurdo!
(Borz)
E’ meraviglioso che ci si meravigli. E’ certo che ogni provvedimento legale venga assunto in attenzione delle vigenti normative. Poi potrà continuare a dire che le forze dell’ordine sono dei cattivoni che abusano della loro divisa, ecc.. Le faccio una domanda e, la prego, non risponda a me ma alla sua coscienza: ma Lei vive a Felina? E se vive a Felina quello che è successo nell’esercizio prima o dopo sarebbe dovuto accadere e se vive a Felina saprà che certe abitudini dovranno essere riviste. Felina e il suo pollice verde da coltivatori di arbusti da cui estrarre tabacco o al massimo da tradurre in borse o cappelli da calare sopra gli occhi.
(Aurelio)
Non vivo a Felina e non la frequento. Ho un locale pubblico e mi sembra assurdo che io possa diventare colpevole di azioni altrui senza un mio conivolgimento diretto. Niente più! Meravigliato però no: le “norme vigenti” (art 100 Tulps…) sono un regio decreto del 1931, esattamente quando a Felina facevano davvero (!) le borse e i cappelli con l’arbusto…
(Borz)
Aurelio, io vivo a Felina e non ho capito cosa volesse dire il suo commento… Sull’accaduto ho già lasciato un commento nell’articolo precedente. Arbusti? Tabacco?… Ma lei a Felina ci abita??
(Mattia Rontevroli)
Signor o Signora Borz, la legge del 1931 (Regio Decreto) sepppur datata difende principi fondamentali che alimentano la reciproca convivenza, sono quasi certo che anche la sua licenza di esercizio contiene antichi riferimenti normativi che le consentono di esercitare la sua rispettabile professione che rimane tale, rispettabile, sino al momento in cui Lei come esercente rispetta la legge. Insomma se la legge datata le consente di fare il suo mestiere è buona poi non può essere cattiva se punisce chi non vuole capire che la licenza, rilasciata dall’autorità comunale di pubblica sicurezza, impone il rispetto anche dell’ordine e della sicurezza pubblica. Chi gestisce un bar, come in questo caso, non può dare da bere a chi è ubriaco e non può e nè deve tollerare comportamenti non conformi alla legge. Se all’interno del suo locale c’è chi picchia una persona Lei non manchi di chiamare la Polizia o i Carabinieri o magari la Polizia municipale… Poi se vuole faccia finta di non capire, ma infine Lei non può mangiare la banana e la buccia lasciarla agli altri. Le regole, seppur antiche, specie quando sono efficaci e in vigore vanno rispettate, anche quando ci fanno fare meno incassi. […]
(Aurelio)
Sig. Aurelio, abbiamo ritenuto opportuno pubblicare la prima parte del suo commento in quanto si presume e si spera sia opinione condivisa di un’etica sul lavoro. Per l’ultima parte dove lei si rivolge personalmente al sig. Mattia Rontevroli le ricordiamo che questo non è un blog personale ma un sito di informazione, pertanto se ha una sua personale opinione da esprimere sul signore in questione gli mandi direttamente una mail privata. Al giorno d’oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante e siamo certi che troverà il modo per esprimere le sue opinioni altrove in luoghi più consoni a una comunicazione di dialogo a due.
Cordiali saluti.
(La redazione)
Per Aurelio ed altri. La mia mail è: [email protected]. Aspetto sue delucidazioni…
(Mattia Rontevroli)
Comunque la mail lasciata è più per altri naviganti perché credo che Aurelio la mia mail già ce l’abbia..
(Mattia Rontevroli)