BEBBIO E VALESTRA (Carpineti, 15 ottobre 2011) – Un anno fa la chiusura della chiesa di San Pietro di Valestra per motivi di sicurezza. Ancor prima quella di Bebbio. Ora, però, la popolazione delle due frazioni carpinetane rivuole tornare a celebrare le funzioni religiose nell’antico edificio e, per farlo, si mobilita con una grande cena sabato 22 ottobre alle 19.30.
“Ma per farlo – spiegano i membri del Comitato per il restauro della Chiesa di Valestra e Bebbio – è necessario quanto prima avviare le operazioni di consolidamento strutturale”.
“Un anno fa – proseguono – abbiamo avviato una prima raccolta fondi, con la quale è stato possibile fare le prime indagini geologiche. Ma c’è bisogno dell’impegno di tutti e del coinvolgimento delle istituzioni”.
Anche perché, a quanto pare, le condizioni di disagio non sono poche. Si consideri, anche, che alcune funzioni religiose molto partecipate sono state celebrate nel sagrato, un funerale assolato in un campo sportivo sotto la struttura degli alpini, mentre l’abituale funzione domenicale si celebra nei vecchi locali parrocchiali. Ma il campanile della chiesa di San Pietro è ancora lì che pende vistosamente…
Stessa situazione a Bebbio dove l'edificio è di particolare pregio architettonico anche per il contesto in cui è inserito. E' la chiesetta dove non di rado poteva, in estate, capitare di vedere Romano Prodi.
“Una situazione insostenibile per cui chiediamo l’aiuto di tutti”, spiega Mirko Castagnetti, ingegnere e membro del Comitato per il Restauro.
Di qui l’appuntamento più importante dell’anno, organizzato dall’Unità Pastorale di Valestra e Bebbio e dal Comitato che è presieduto dal parroco don Villiam Neviani. “Assaporiamo il restauro” è una cena benefica, che si terrà sabato prossimo abbinata a una raccolta fondi, interamente dedicata al restauro della chiesa. Il costo è di 20 euro (12 euro per i bambini sino ai 10 anni), ci può prenotare presso Fabio Casoni 338.1736851, Federico Caselli 334.7863788, Loretta Amorini 347.0623111, Roberta Magnani 0522.893203 orari ufficio. Il menù è rigorosamente tipico: antipasto, tortelli verdi, arrosto misto, contorno, dessert, mousse al cioccolato bianco con frutti di bosco, caffè, acqua. L’appuntamento è al Parco Matilde di Carpineti.