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Anche per i paolini… l’Eremo di Bismantova è un luogo dello spirito

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L'eremo di Bismantova (Fototeca Provincia di Reggio Emilia)

Il più importante settimanale italiano, nella sua edizione on-line, si interessa alla Pietra di Bismantova e al comitato all'opera per recuperarne il santuario. "Una domenica all'Eremo di Bismantova" è il titolo dell'articolo che compare sul sito di Famiglia Cristiana, nella sezione Viaggi-luoghi dello spirito. Qui un articolo di Rosanna Predda ricorda del monastero Benedettino "scavato nella roccia,  è oggi abitato da un solo sacerdote, che offre direzione spirituale e ascolto" - don Edo Cabassi, ndr -.

Sicuramente un bello "spot" nazionale a un luogo tra i più suggestivi della nostra montagna.

"È stata fin dall’antichità luogo di meditazione e di preghiera la Pietra di Bismantova - scrive la Predda sul periodico dei paolini -, montagna alta 1.041 metri nel comune di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), ha la forma di uno stretto altopiano dalle pareti scoscese, che si staglia isolato tra le vette appenniniche. Per raggiungere questo luogo ricco di spiritualità e di bellezza naturale, si esce dall’autostrada a Reggio Emilia e poi si prosegue lungo la strada statale. In meno di un’ora si arriva al piazzale intitolato a Dante Alighieri (che cita la Pietra di Bismantova nella Divina Commedia. Il poeta avrebbe visitato personalmente il luogo e ne avrebbe tratto ispirazione per la descrizione del Monte del Purgatorio). Lasciata l’automobile, si prosegue a piedi per circa 200 metri e si raggiunge l’Eremo benedettino. Il santuario, situato nei pressi della cima, conserva affreschi quattrocenteschi degni di nota e tra questi spicca una pregevole immagine della Madonna con il Bambino, opera di maestri emiliani".

"Adiacente alla chiesa vi è la residenza dei frati, oggi abitata da don Edoardo Cabassi. Ogni sabato e domenica il sacerdote, unico residente dell’eremo, dove non c’è possibilità di pernottare, celebra la messa, negli altri giorni accoglie chi ha bisogno di conforto, di direzione spirituale, di un colloquio o di condividere una preghiera (tel. 0522/61.11.57)".

E una importante sottolineatura: "Il monumento architettonico è di primaria importanza nella Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla ed è oggetto dell’attività di un gruppo di volontari, uniti in un Comitato di sette persone, presieduto da Domenico Dolci (tel. 348.91.09.662), che si è mobilitato per raccogliere fondi per il suo restauro". Comitato che, per altro, ricorda come sino al 16 ottobre prosegue la mostra "L'arte per la Pietra" con ricavato dedicato ai lavori di restauro.

 

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