Home Cronaca Canile alla Croce: la signora Tagliati rinuncia a metà compenso

Canile alla Croce: la signora Tagliati rinuncia a metà compenso

39
4

Alla fine del 2008, “su segnalazione del sindaco di Castelnovo Monti” la Comunità Montana ha deliberato l’acquisto di un terreno in località Croce, a ridosso del depuratore, per la costruzione del leggendario canile comprensoriale. Il 16 dicembre 2008 è stato stipulato il preliminare di compravendita (con il pagamento del 50% del prezzo pari a 12.500 euro) e l’atto doveva essere perfezionato ai primi del 2009. Ma nessuno si è più fatto sentire". "Oggi la signora Luciana Tagliati, proprietaria dell’area ci ha telefonato per dire che, essendo animalista, è disponibile a rinunciare agli ulteriori 12.500 euro purchè si costruisca rapidamente il canile su quell’area - annunaciano Stella Borghi,  presidente Amici della Terra e Lorenza Ferretti Capo Nucleo GGZZ Enpa di Reggio Emilia -. Allora:  l’area di edificazione costa solo 12.500 euro e il progetto è stato fatto più di due anni fa dalla Bonifica Bentivoglio Enza. Possiamo sperare che il Consiglio Comunale di Castelnovo né Monti, maggioranza e opposizione, trovi il coraggio di sbloccare la situazione, alla faccia di Marconi e Filippi?"

"Facciamo presente - concludono le animaliste - che il canile della zona delle ceramiche è ad Arceto; il canile di Reggio è a Villa Cella; quello della Bassa è a Novellara a 30 metri dalla prima di una lunga serie di villette; il canile della Lega del cane adiacente il Golf Club ecc… Esistono le barriere acustiche e le fasce di piantumazione. Un canile di servizio per una comunità civile non è né di destra né di sinistra mentre lo sperpero di denaro pubblico è un peccato mortale per tutti".

 

4 COMMENTS

  1. Care Signore Borghi e Ferretti rileggete il commento al vostro precedente comunicato. Il Comune di Castelnovo Monti nella primavera del 2009 ha comunicato al presidente della Comunità Montana che il luogo individuato in località Croce non era idoneo perchè troppo vicino all’abitato e ad insediamenti produttivi e per motivi di impatto ambientale ai piedi della pietra di Bismantova. Il Comune di Castelnovo ne Monti ed il sottoscritto erano disponibili ad un approfondimento su quel terreno ma non ha mai dato un parere positivo all’acquisto, anzi dopo approfondimenti come è avvenuto in comune di Casina,Vetto,… ha dato un parere contrario alla localizzazione alla Croce dando la disponibilità per un terreno comunale in località “Ca’di Scatola” alla Comunità Montana. La scelta è poi caduta su Casina e poi sulla Canova di Ramiseto.
    cordiali saluti

    (Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo Monti)

    • Le amnesie di G.L. Marconi
      Nel documento della comunità Montana a firma dell’allora presidente Nilde Montemerli si legge: “Alla fine il Comune di Castelnovo nè Monti ha individuato e segnalato a questo Ente un terreno idoneo in località Croce, a ridosso del nuovo depuratore in fase di realizzazione con ENIA SpA che realizzerà la strada di accesso e porterà acqua, luce e gas”.
      “Con delibera di giunta n. 72 in data 2 dicembre 2008 è stato deciso l’acquisto del predetto terreno …. il primo stralcio del progetto è inserito nel programma triennale 2009/11…. riguardo ai tempi di esecuzione si ritiene congrua la previsione di maggio 2010”.
      Domanda: chi era sindaco di Castelnovo nè Monti nel 2008? Forse tal G.L. Marconi?

      (Stella Borghi, Lorenza Ferretti)

  2. Credo che uno sforzo comune potrebbe aiutare a risolvere il problema. Esiste un terreno ed esiste un contributo regionale importante. Esiste un bisogno che pur trovando sostenitori in una sola parte della popolazione porterebbe però beneficio a tutta la collettività. Il progetto iniziale mi sembra fosse forse ambizioso, mi sentirei di dire che se si ipotizzasse una struttura con una capienza massima di 25/30 cani, potrebbe soddisfare le esigenze per il primo ricovero di animali recuperati, in attesa della loro restituzione ai proprietari oppure in attesa di una adozione. Nel caso subentrassero esigenze di spazio, gli ospiti primi ad arrivare potrebbero essere domiciliati a strutture di “lungodegenza”. La realizzazione di un Canile sanitario di questo tipo non appesantirebbe eccessivamente i già magri bilanci pubblici (credo che potrebbe essere realizzato, grazie anche al contributo regionale, con una cifra di competenza dei singoli comuni Comunità Montana non superiore ai 50.000 euro). Grazie alle dimensioni contenute potrebbe incontrare una maggior disponibilità da parte della popolazione residente nelle vicinanze. Quanto all’impatto ambientale, considerato che si tratterebbe di una struttura di piccole dimensioni, il disagio credo sarebbe ampiamente compensato dal servizio offerto. Quanto alle critiche ricorrenti per queste strutture legate a rumori e odori, sarebbe utile considerarle leggende metropolitane, a dimostrazione basta andare presso la nuova struttura di Magreta (capienza 200 cani) per accorgersi anzi non accorgersi della presenza del canile. Altro aspetto importante, le adozioni. Mi risulta difficile pensare che in tutto il comprensorio montano non esistano 200 famiglie…vorrebbe dire circa 20 famiglie per comune, disposte ad adottare un cane di quelli attualmente ospitati presso i canili in pianura. Se si riuscisse in questo sforzo, la comunità risparmierebbe i 230.000 euro di spesa ricorrente e in un anno si ripagherebbe del costo sostenuto per la struttura. Cosa ne dicono gli amministratori? E se si rendessero promotori della iniziativa e cominciassero a dare esempio adottando un cane? Infine per i controlli, perché non attivare un numero telefonico al quale segnalare in forma anonima (come già avviene per gli evasori fiscali) ad esempio se si è a conoscenza di cani non iscritti all’anagrafe oppure di cucciolate che si presume verranno poi abbandonate? Credo che le autorità potrebbero intervenire in modo mirato con minimo dispendio di energie e ottimi risultati. Mi piacerebbe lanciare una campagna “Liberi tutti!!” ed un’altra “Adotta un cane anziano”, credo sarebbe davvero un esempio di civiltà e sensibilità a costo zero. Io mi rendo disponibile a collaborare gratuitamente con le amministrazioni e le associazioni di animalisti per qualsiasi iniziativa si pensi di intraprendere… Un modo semplice per portare un contributo dopo i dubbi e le perplessità precedentemente sollevati…

    (Giovanni Marmiroli)