Dal secondo rapporto sulla qualità della scuola italiana, realizzato dalla rivista “Tuttoscuola” e pubblicato nel maggio scorso, emergono dati allarmanti e preoccupanti per l'Emilia-Romagna, e conseguentemente per le singole province, con consistenti perdite di posizioni nelle classifiche rispetto al primo rapporto del 2007. I dati riguardano un quadriennio che a viale Trastevere ha visto succedersi i ministri Giuseppe Fioroni (2006-2008) e Maria Stella Gelmini (dal 2008).Come per il 2007, il rapporto di “Tuttoscuola”- la rivista diretta da Giovanni Vinciguerra- non è stato un'indagine a campione, ma una rilevazione a tutto campo che ha elaborato migliaia di dati quantitativi a livello provinciale e regionale. Per la graduatoria generale e per quelle relative ai 16 quadri tematici sono stati individuati 96 indicatori.
Innanzitutto una prima constatazione: se nel 2007 l'Emilia-Romagna risultava la prima fra le regioni per qualità della Scuola, dopo quattro anni è scesa al quarto posto, preceduta da Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. Per quanto riguarda le 100 province italiane, Reggio Emilia è scesa dal 9° posto del 2007 al 44°, ultima fra le nove province emiliano-romagnole.
Per quanto riguarda la macroarea “strutture e risorse”, la nostra provincia scende al 29 posto; è infatti al 41° per edilizia scolastica e al 50° per tecnologie didattiche. Nella macroarea “organizzazione è servizi” è salita al 75° posto; nella terza macroarea “condizioni del personale” la nostra provincia si colloca al 24° posto (anche se la variazione è negativa); la quarta macroarea “risultati scolastici” vede Reggio Emilia al 44°, seppure con variazione positiva rispetto al 2007. Per la nostra regione, nel confronto tra i dati 2007 e 2010 si registra un miglioramento in meno del 40% degli indicatori, relativo, soprattutto, a continuità e stabilità del personale, supporto dell'attività didattica; il peggioramento è relativo a spese degli Enti locali per istruzione, stato dell'edilizia scolastica, numero di alunni per classe, stato di precarietà del personale, dispersione scolastica e livello qualitativo dei diplomati. Infatti l'Emilia-Romagna è scesa al terzo posto nella macroarea 1, mentre nel 2007 era al primo posto perdendo ben due posizioni; è salita all'8° per organizzazione e servizi, al 7 per condizioni del personale, ma è scesa al 5° per risultati scolastici,perdendo una posizione rispetto al 2007. Dunque, perché cala la qualità della Scuola nella nostra Regione, dove istruzione e formazione sono sempre stati punti di forza?
Risposte, interpretazioni dei dati e indicazioni sui fattori di crescita e debolezza saranno fornite lunedì 3 ottobre alle ore 17.00 dal dott. Sergio Govi, collaboratore di “Tuttoscuola”, che svolge attività di consulenza presso la Direzione Generale degli Ordinamenti del Ministero della Pubblica Istruzione e già dirigente scolastico, in un incontro promosso da Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi e Associazione Italiana Genitori, presso il Centro Giovanni XXIII, in via Prevostura 4 a Reggio Emilia. Sono invitati docenti, dirigenti scolastici, genitori, formatori e amministratori pubblici.