Duecento studenti delle scuole medie reggiane si sono trasformati in ricercatori storici grazie al progetto Bellacoopia, promosso da Legacoop. Le ricerche, realizzate da otto scuole nel corso dell’anno scolastico 2010/2011, sono state presentate ieri nel corso di una iniziativa che si è svolta nella Sala Magnani di Legacoop, a Reggio Emilia. Sono intervenuti la presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli, la responsabile di Bellacoopia Daniela Cervi e il coordinatore scientifico del progetto Lucio Levrini. E’ poi seguita una lezione sull’importanza della ricerca storica nelle scuole di Maria Teresa Rabitti, docente di Didattica della Storia all'Università di Bolzano. Erano presenti gli insegnanti delle otto classi delle scuole coinvolte nel progetto e la responsabile regionale di Bellacoopia Roberta Trovarelli Hanno portato il loro saluto all’iniziativa l’assessore provinciale alla Scuola Ilenia Malavasi e il presidente della Camera di Commercio Enrico Bini.
Il progetto, giunto con successo sempre crescente alla quarta edizione, era rivolto alle scuole secondarie di primo grado della provincia di Reggio Emilia, che dovevano realizzare una ricerca storico-sociale sul pensiero e le pratiche relative alla solidarietà cooperativa nel territorio. I lavori svolti dagli studenti hanno portato a risultati di alto livello, che hanno messo in difficoltà la giuria nel selezionare le tre ricerche più valide.
Hanno partecipato a Bellacoopia Ricerca le scuole medie di Carpineti, Poviglio,“Bentivoglio" di Gualtieri, "Marconi" di Castelnovo di Sotto, “Fontanesi” di Reggio Emilia, “Ugo Foscolo” di Toano, “Ariosto” di Busana, "Dante Alighieri" di Bibbiano.
Tra le ricerche tre sono state premiate, perché ritenute particolarmente interessanti e realizzate con accuratezza. Si tratta della ricerche delle scuole medie di Gualtieri, Castelnovo di Sotto e Busana. La prima ha riguardato la “Nascita delle cooperative come risposta alla questione sociale e democratica del post unità d’Italia; problema dell’emigrazione”: una ricerca sull’emigrazione che ha indagato su alcuni aspetti della storia postunitaria ed in particolare della realtà economica e sociale, trovando anche un riscontro nella storia del nostro territorio ed individuando nel movimento cooperativo e nel fenomeno emigratorio due risposte all’esigenza di miglioramento e di riscatto sociale. La classe 2ª C, guidata dall’insegnante Maria Grazia Cantoni, ha svolto la ricerca lavorando direttamente sulle fonti storiche (in particolare lettere del Ministero e della Prefettura di Reggio) per ricostruire il fenomeno migratorio che ha portato milioni di italiani tra fine ‘800 e inizi del ‘900 verso Argentina, Brasile, Stati Uniti e tra questi anche tanti gualtieresi di cui i ragazzi hanno conosciuto la storia. La seconda ricerca “Fiori d’Acciaio – la forza delle donne nel movimento cooperativo per la pace e per un progetto di trasformazione”, realizzata dalle classi: 2ª B e 2ª D, con le insegnanti Stefania Debbi e Silvia Bertani, ha raccontato l’evoluzione della figura femminile all’interno di Coopsette attraverso la testimonianza di tre socie-lavoratrici, per scoprire l’importanza che le donne hanno sempre avuto all’interno della cooperativa. Sono state poi evidenziate le evoluzioni tecnologiche e quindi la trasformazione dei “mestieri” negli anni, e l’attenzione sempre prestata dalla cooperativa agli aspetti sociali, alla sicurezza, alle attività ricreative. La terza ricerca, dal titolo “I Briganti di Cerreto: la forza della cooperazione in una piccola comunità”, realizzata dalla 2ª A, con le insegnanti Mara Redeghieri ed Elvira Magliani, ha ricostruito la storia e l’attività di una cooperativa montana, nata per valorizzare il territorio, le sue tradizioni, i racconti antichi. Il lavoro degli studenti ha stabilito un rapporto costante tra passato e presente seguendo le suggestioni del nome “cooperativa dei Briganti”, cerca di rintracciarne la storia, le principali attività che si svolgevano sul territorio, e recupera le leggende tramandate.