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Ricordo di Ugo Benassi

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Sono particolarmente commosso per la scomparsa di Ugo Benassi, uomo integerrimo e politico capace, schietto  amico, al di là delle nostre diverse ed opposte appartenenze politiche (lui comunista, io democristiano). Ho avuto la fortuna di frequentarlo anche se non assiduamente, ma con lui ho collaborato in varie occasioni della mia attività professionale e negli impegni pubblici elettivi a cui sono stato chiamato poi negli anni '60, '80 e '90.

 Ho conosciuto Benassi, nel 1968, allora giovane funzionario  della Camera di commercio, all'avvio del primo grande esperimento di collaborazione operativa "alla grande" fra Comune, Provincia e Camera di commercio, quale è poi stata per oltre un ventennio la Società per l'allestimento delle aree industriali, con la realizzazione della zona di Mancasale, una intuizione dell'Ing. Giorgio Degola, presidente della Cciaa, che assieme a Renzo Bonazzi, sindaco e Ugo Benassi, vicepresidente della Provincia, diedero impulso alla grande trasformazione produttiva della nostra città. Sono stato invece insieme ad Ugo, purtroppo per l'ultima volta, domenica 4 settembre a FestaReggio. Lo avevo trovato abbastanza bene, sempre lucido e pungente sui cambiamenti, non in meglio anche per le presenti forze politiche, nessuna esclusa, di questa "seconda repubblica", ed anche al deteriorarsi dei rapporti fra le persone che fanno politica o sono nelle istituzioni. Dovevamo partecipare, assieme a Dino Felisetti, Mario Monducci e Sergio Veneziani ad una riflessione-ricordo  su Cesare Campioli, nel ciclo che l'Istoreco aveva promosso su "I reggiani coraggiosi ". La forte pioggia torrenziale che ha investito quella sera il Campovolo non ci ha consentito di fare la "tavola rotonda" sul primo sindaco della Liberazione, ma ci ha consentito invece, a cena , di fare un bella e lunga chiacchierata . Benassi ricordava - con nostalgia e passione - gli anni del suo mandato di sindaco, in cui, pur nei forti constrati ideologici e talvolta anche amministrativi, non è mai venuto a mancare il rispetto reciproco, l' amicizia sincera e la fattiva collaborazione per il bene comune, citando quelle splendide figure di cattolici impegnati in politica come Carlo Bortolani, capogruppo Dc in Consiglio comunale, e Carla Mietto, segretaria provinciale dello scudocrociato. Ricordava poi, sempre con grande rimpianto, i rapporti personali oltre che istituzionali fra lui e il compianto Vescovo Gilberto Baroni, alla bella consuetudine nella Vigilia di Natale di stare insieme, dopo gli auguri con le autorità, per qualche ora a schiambiarsi le rispettive opinioni sulle "gioie e i dolori " che attraversava una comunità civile ma anche religiosa e spirituale come Reggio.

Desidero infine unirmi al cordoglio di tutta la città, con viva solidarietà umana e cristiana, alla figlia, a tutti i familiari e a tutti gli amici e compagni di Ugo.

(Luigi Bottazzi)