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Pensieri sulla crisi…

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Premetto che prima di scrivere questa lettera ho cercato di spogliarmi di qualsiasi connotazione politica. Spero di esserci riuscito; se così non fosse chiedo venia a chi mi legge. Lo spunto per redigere questa missiva l'ho colto dall'imminente votazione della prossima legge finanziaria, quella che non metterà le mani nelle tasche degli italiani. Difficile da credere o da sostenere, ma così il TG1 ci ha raccontato; quella di oggi è la seconda in pochi mesi, per un totale di oltre 70 miliardi di euro.

Giorni fa, alla presentazione della medesima, leggendo sui giornali la bozza, non credevo ai miei occhi. Una tassa su chi guadagna di più di 90mila euro, riduzione dei parlamentari, riduzione delle province e tante belle altre cose. Vi garantisco che sarei andato "a Canossa" a baciare la mano al Cavaliere, a ringraziarlo per quanto avrebbe messo in campo, un nuovo corso; finalmente avrebbero pagato le tasse coloro che veramente guadagnano fior di quattrini.

Ma... già il giorno successivo si capiva che il mio viaggio forse poteva arrivare sino alla Cerezzola, difficilmente a Canossa. La conferma è arrivata questa sera (qualche sera fa, quando questa nota ci è giunta, ndr); mesto mi sono apprestato a disfare la valigia, ho scosso la testa e ho capito che il viaggio a Canossa era svanito. Come è svanito il contributo di solidarietà (solo per i politici), nulla sulle province, forse i parlamentari tra 15 anni, ma tutto sotto la spada di Damocle dei due terzi del Parlamento, cioè i controllati che sono controllori, che si dovrebbero castrare con le loro mani. Mi sono provato ad immaginare io con una pinza in mano... bel dilemma, cosa fare??? Risposta scontata...

Altra beffa. Dopo Silvio "non metteremo le mani nelle tasche degli italiani" (ma forse nel... sì), un servizio della Banca d'Italia che faceva notare che nei prossimi due anni la pressione fiscale aumenterà del 2%.

Ora mi chiedo e vi chiedo: da dove verranno questi 70 miliardi di euro? Da commerciante so che nella mia azienda o aumentano i guadagni (tasse) o taglio le spese (meno servizi), ma allo stesso modo a pagare sono i clienti, cioè i cittadini. In momenti di crisi mi sarei aspettato sacrifici da chi guadagna migliaia o milioni di euro, ma invece nulla: tagli alla scuola, alla sanità, al pubblico, alla manutenzione stradale (Anas), in pensione a 40 anni e tante belle cosine che vedremo presto.

Il ridicolo è che questi risparmi saranno a post, cioè nel 2013 e 2014; ed allora provate voi a recarvi domani da un vostro debitore a dirgli che il debito lo saldate nel 2014; oppure alla banca, vedrete il risultato. Ma tanto è l'Europa che ce lo chiede, oppure la crisi è globale, ma la crisi è solo per noi, non per loro... E io pago, ma quanto pago, ormai non si sa più... E quanto pagheranno i nostri figli. Pagheranno debiti fatti da coloro che hanno vissuto nella menzogna, non raccontandoci la verità. Sì, perchè penso che nessuno ci abbia detto la verità su come stanno veramente le cose.

Per concludere, penso che la colpa sia anche nostra, nell'essere sempre più distanti dalla vita sociale e politica, racchiusi tra le nostra quattro mura, assuefatti dai reality, sprofondati nel nostro divano a guardare la partita, timorosi di alzare la testa, di puntare i piedi, di esprimere la nostra opinione. Fate sentire la vostra voce, se non per voi almeno per i vostri figli.

Ora vado, ma non a Canossa...

(Roberto Malvolti)

5 COMMENTS

  1. A pensar male si fa sempre bene!!!…
    Ebbene sì, c’è ancora chi ci crede, ma non io, che non sono distante dalla vita sociale e politica, che non sono racchiusa tra le mie 4 mura, che non sono assuefatta dai reality, che non sprofondo nel mio divano a guardare la partita e che punto i piedi ed esprimo la mia opinione. Ebbene, oggi ho aderito allo sciopero, assieme a centinaia di altre persone, per protestare contro questa manovra: ne sono orgogliosa; e lei, Sig. Malvolti, può dire altrettanto? Cordialmente.

    (Commento firmato)

  2. Caro commento
    se avesse letto bene avrebbe capito che questa nota era stata inviata circa 10 giorni fa. Lei sostiene che partecipa a tutto, ma allora se così fosse si sarebbe risparmiata la domanda; o forse le sfugge quello che io ho fatto e faccio per la collettività.
    Per concludere, venga a trovarmi, il Comitato della SS63 ha bisogno di gente come Lei.
    Con ossequi.

    (Roberto Malvolti)

  3. No, non è colpa di tutti
    Chi pagherà i 54 (ad oggi) miliardi? I soliti. Il gettito IRPEF è composto (sono dati ufficiali) da più del 90% (NOVANTAPERCENTO!) da chi è soggetto a tassazione alla fonte (tradotto: pensionati e dipendenti). L’evasione fiscale è stimata su un lordo di circa 200 miliardi (tradotto: 60-70 miliardi di tasse che nessuno paga e cioè una manovra fiscale all’anno). Spendiamo in auto “blu” quanto spendono Francia, Germania ed Inghilterra messe insieme. I lavori pubblici appaltati costano all’Italia mediamente il 30% in più che in altri paesi europei. Paghiamo per i nostri numerosissimi parlamentari, amministratori, incaricati, consulenti di più che i paesi europei più ricchi di noi. Meglio non continuare, no? Ed i soliti pagheranno per la versione odierna della manovra (la sesta in poco più di 20 giorni), preparata e votata da chi non sa nemmeno chi gli ha comprato “casa” per questa arrogante, arrogantissima malagestione della cosa pubblica e per qualche furbetto lontano dalla gente ma, spesso, anche vicino di casa. Cosa può fare chi paga le tasse? Cercare di cavarsela finchè può.

    (Elio Peri)


  4. Gentile Sig. Malvolti, è evidente che lei non ha colto il senso del mio discorso e si senta piccato da questa mia osservazione. Non importa quando lei abbia scritto la lettera, importa il messaggio che ha dato a chi la legge, specialmente nella parte finale, ed è ovvio che ciò produca una certa reazione quando dice che è colpa nostra se ciò accade, perchè ci sono migliaia di persone che sono stufe e arcistufe (e da tanto tempo) di questa situazione e che non hanno mai creduto al miracolo berlusconiano. Sa qual è il problema? Che questa gente rappresenta purtroppo la minoranza e che le cose, se non c’è davvero una presa di coscienza collettiva, non cambieranno. Per concludere, la sua ha avuto come argomento la manovra finanziaria ed è questo che ho commentato; poi, se anche lei fa qualcosa di utile per la collettività, le fa onore, ma, mi creda, fra tasse da pagare, precariato, nessuna prospettiva per i nostri figli, tagli e ancora tagli, sprechi, donne in pensione a 65 anni, magari con anziani a casa da accudire, rimessa in discussione dell’art. 18 (cosa c’entra con la manovra?), telecamere o vigilantes sui luoghi di lavoro, francamente la statale 63, attualmente, è l’ultimo dei miei problemi. E io sono una che viaggia…
    Ancora con cordialità.

    (Commento firmato)