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Analisi di una fiera

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il gruppo consiliare di minoranza Pdl-Lega nord-Udc vuole analizzare con la cittadinanza carpinetana l’ultima edizione della millenaria Fiera di S. Vitale appena conclusa. Nell’arco dei tre giorni è transitata tantissima gente, aiutata dal clima torrido che ha invogliato ad abbandonare la pianura per trovare un po’ di fresco in montagna, e quindi non si può dire che nel complesso “Le Fiere” non abbiano centrato l’obiettivo.

Il livello artistico dei tre gruppi musicali è stato molto apprezzato; l’allestimento di piazza della Repubblica con gli stand gastronomici “da cartolina”; eccellente il buffet del venerdì sera offerto dai commercianti del capoluogo. Apprezzato da bambini e genitori lo spettacolo, la domenica pomeriggio, in piazza Matilde di Canossa (la visita alla biblioteca è risultata però molto caotica). Tutto ciò farebbe pensare ad una edizione ben organizzata dall’Amministrazione comunale!

I consiglieri di minoranza Bezzi, Comastri, Costetti, Ovi e Roffi vogliono però evidenziare alcuni gravissimi errori dell’Amministrazione comunale:
- chiusura di via S. Prospero (per collocare una decina di bancarelle) con conseguenti disagi alla viabilità. Non avere segnalato adeguatamente, sia in loco che a mezzo stampa la forzata deviazione su Poiago (forse per fare ammirare la piazza costata alla comunità oltre 300.000 €) per raggiungere dalla fondovalle e da Carpineti centro Valestra, il castello delle Carpinete e le frazioni sottostanti, o provenendo dalla provinciale di Baiso raggiungere il castello, Castelnovo ne' Monti o Casina;
- spettacoli musicali al Parco Matilde: avere organizzato gli spettacoli musicali del sabato sera e domenica sera al Parco Matilde quando il “cuore” del nostro capoluogo - piazza Matilde di Canossa - è una location naturale, che molti ci invidiano, per lo svolgimento di spettacoli musicali; questa decisione ha penalizzato gli esercizi pubblici del capoluogo, ai quali tra l’altro era stato chiesto dall’Amministrazione di sponsorizzare il buffet del venerdì sera. Il sindaco voleva forse fare notare che la struttura polivalente del Parco è stata finalmente climatizzata?
- non avere messo in condizioni l’ASP Don Cavalletti di organizzare, al Parco Matilde, il pranzo la domenica a mezzogiorno. Questo evento, che era ormai una consuetudine, poteva significare la solidarietà della comunità in un momento di difficoltà della struttura.

Alcune lacune logistiche-organizzative che hanno compromesso il buon svolgimento delle manifestazioni:
- grossissima delusione la qualità delle bancarelle: sessantanove banchi, meno di una decina apprezzabili, il resto… le solite cianfrusaglie;
- totale assenza di mostre culturali; nessuna esposizione di attrezzature agricole, cicli e motocicli, artigianato locale, antichi mestieri ecc.;
- spostamento della Corale S. Rocco dal castello delle Carpinete a S. Vitale?

Conclusione: domenica è girata tantissima gente, anche grazie al bel tempo e all’afa che ha favorito l’esodo dalla pianura, ma non possiamo considerare questa edizione della millenaria Fiera di S. Vitale un successo pieno ed invitiamo caldamente l’Amministrazione comunale a non ripetere i gravissimi errori di quest’anno per l’edizione del prossimo anno.

(Gruppo consiliare Pdl-Lega nord-Udc Carpineti)

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Così invece l'aveva vista l'Amministrazione comunale di Carpineti

Migliaia di visitatori presenti, concerti da tutto esaurito con 1500 persone complessive, prodotti tipici venduti a quintali, bambini in festa, tavolini pieni di persone che si gustavano in compagnia prelibati prodotti gastronomici. È decisamente positivo il bilancio dell’edizione 2011 della Fiera di S. Vitale di Carpineti, andata in scena da venerdì 26 a domenica 28 agosto: la tre giorni della principale manifestazione estiva del paese appenninico ha fatto segnare buoni numeri e grande soddisfazione per partecipanti e organizzatori, soprattutto al sabato e alla domenica, quando il mercato ambulante era sistemato lungo tutto il centro del paese.
Come già nel 2010, ha riscosso enorme successo la Piazza del Gusto. Nella centralissima piazza della Repubblica erano stati sistemati numerosi stand di prodotti gastronomici tradizionali, emiliani e non solo, e parecchi tavolini a disposizione di tutti, in cui le persone potevano sedersi a gustarsi i prodotti (caldi e freddi) a disposizione. E così hanno fatto a centinaia, dividendosi fra salumi, formaggi, carne alla brace di pecora e succose fiorentine, dolci, confetture, gnocco fritto, vino, funghi, che poi hanno mangiato nel bel mezzo della Fiera. Quest’anno rafforzata da un allestimento dedicato ad un’azienda agricola locale, la Monte Bebbio, che produce gelati e yogurt con latte nostrano, dalle vacche allevate nella zona di Bebbio. E che è stata protagonista in piazza Matilde di Canossa, di fronte al Municipio, con un suo stand e decine di tavolini, distribuendo nei due giorni el week-end quintali di gelato.
Un altro momento importante si è vissuto all’inaugurazione, alla presenza del vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi, e un’usanza – molto apprezzata – tipicamente carpinetana: l’allestimento di diversi punti ristoro nelle varie zone del paese, curate dagli esercenti locali. Una tradizione ripresa dal 2009 con grande successo: tutti i presenti hanno girato fra i cinque stand allestiti, assaggiando salumi, Parmigiano Reggiano, erbazzone, berzigole e carne di pecora alla griglia e dolci.
Grande apprezzamento anche per la proposta musicale, con tre concerti molto seguiti, per oltre 1500 presenze totali. Si è partiti venerdì 26 in piazza Matilde con il concerto di CCLR – Cavalli Cocchi, Lanzetti, Roversi. Assieme a Gigi Cavalli Cocchi, carpinetano adottivo e batterista di Ligabue e Csi, hanno suonato Bernardo Lanzetti, ex voce della Pfm, e il bassista e tastierista Cristiano Roversi. Oltre a due ospiti di eccezione, Aldo Tagliapietra, voce de Le Orme, e Flaco Biondini, chitarra di Francesco Guccini. Sabato e domenica i concerti si sono spostati a Parco Matilde, la struttura coperta al parco pubblico. Enorme successo sabato 27 per il gruppo reggiano Lassociazione, il progetto dedicato alla montagna reggiana coordinato da Giorgio Galassi che sta ottenendo grandi riscontri in questi mesi e presenta sul palco tanti musicisti reggiani, fra cui lo stesso Cavalli Cocchi. E buonissima affluenza, domenica, per l’evocativa Marinella la ballata delle spose bambine, uno spettacolo di danza, poesia e musica dalle canzoni di Fabrizio De Andrè, che ha visto sul palco di Parco Matilde la musica dal vivo de le Anime Salve e le danzatrici di Coreutica Ànemos assieme alla voce recitante di Antonella Panini. Impegnati nell’interpretare, in musica e danza, le canzoni di De Andrè.
Si è pensato anche ai più piccoli, con tante animazioni e una domenica pomeriggio intensissima. Prima lo spettacolo del Pifferaio Magico in centro, con il musicista a trattare col sindaco Nilde Montemerli per liberare il paese dai topini (decine di bimbi truccati come piccoli roditori ed entusiasti dello spettacolo). E poi con l’inaugurazione della rinnovata saletta 0-6 anni della biblioteca comunale, a cui hanno preso parte tutti i “topini”.

2 COMMENTS

  1. La stanchezza bipartisan del ragionamento
    È bello constatare che esiste una caratteristica comune fra i rilievi dell’opposizione e le decisioni (quelle sbagliate) dell’Amministrazione: la mancanza di analisi della realtà. Una nota comune, di questi tempi, a molta politica. Vengo ai punti.
    – La chiusura di via S. Prospero. Al di là dell’inutile polemica sulla piazza di Poiago, il problema della viabilità era evidente e i rilievi corretti. Sembra chiaro che chi ha preso la decisione può aver seguito solo due percorsi. O ha valutato le conseguenze e ha deciso di ignorarle (grave, visto com’è andata) o non le ha considerate e si è trovato con il problema in mano (grave allo stesso modo, la previsione non era difficile). Una maggiore attenzione, quando si prendono decisioni così drastiche, sarebbe utile. D’altra parte il numero totale dei banchi della fiera non rendeva obbligatoria la scelta.
    – Gli spettacoli a Parco Matilde. È evidente a chiunque sia stato alla fiera che lo spostamento degli spettacoli è la conseguenza obbligata di un’altra scelta: la gelateria. Con lo spazio concesso in piazza Matilde di Canossa sarebbe stato impossibile prevedere gli spettacoli. Le ragioni, anche in questo caso, sono di buon senso ed erano sotto gli occhi di tutti. A meno che l’opposizione non pensi che Lassociazione o il balletto potessero esibirsi come sottofondo in stile piano bar agli avventori dei tavolini, intenti a gustarsi un gelato e chiacchierare dei fatti propri.
    – Si sottolinea che lo spostamento al parco degli spettacoli ha danneggiato i commercianti del centro. Sarebbe bastato fare un giro per il centro stesso, la sera dello spettacolo de Lassociazione, per rendersi conto che chi ha voluto investire in proprio sull’intrattenimento all’interno della propria attività lo ha fatto e con notevoli risultati. C’era un dj set, se non sbaglio. E anche un bel po’ di gente. Siamo sicuri che l’organizzazione di uno spettacolo debba avere come fine primario far guadagnare i commercianti?
    – Aggiungo una nota da fruitore della fiera. Mi sembra che l’idea di fondo fosse città slow 2.0. Felina è dietro l’angolo, la piazza del gusto ce la ricordiamo tutti e le balle di fieno alle porte pure. Se l’idea manca e si deve prendere spunto da qualcosa, magari andiamo a cercarlo più lontano, nello spazio o nel tempo. L’allestimento della piazza, personalmente, mi ha lasciato perplesso. La disposizione dei banchi a rovescio ha chiuso lo spazio e la scelta di renderla un grande ristorante ha creato la conseguenza di svuotarla negli orari in cui la gente non cerca cibo. Mi permetto una considerazione finale sulla gelateria, a cui si voleva, visto l’allestimento, dare grande risalto. Non sarebbe stato meglio toglierla dall’isolamento di piazza Matilde (che non mi pare abbia giovato) e integrarla nella piazza? Non si sarebbe ottenuto l’effetto di tenere viva piazza Repubblica negli orari di vuoto e liberare lo spazio per altre attività?
    – La qualità dei banchi. Se chi viene a vendere vende roba scadente, mi pare difficile che si possa dare la colpa all’Amministrazione. La conseguenza sarebbe che prima di accettare un banco si faccia un controllo su quello che vende. Si tratta di attività commerciali, esattamente come un negozio di Carpineti, su cui, immagino, nessuno si sogna di ragionare allo stesso modo. E chi decide la qualità? La minoranza? La maggioranza? Secondo quali criteri? Se qualcuno venisse a dirvi, come fate voi, che il vostro lavoro è cianfrusaglia, cosa pensereste? Magari è grazie a quella cianfrusaglia che mantengono le loro famiglie. Cianfrusaglia che, se ancora la vendono, ha qualcuno che la compra. Rispettiamo chi lavora.
    – L’assenza di mostre culturali. Permettemi una risata e spero non sia offensiva. Si può ragionare (con correttezza) sulla mancanza di offerta culturale a Carpineti in rapporto agli anni passati, ma in programma c’erano un convegno sugli scavi a S. Vitale e una mostra di pittura, con tanto di striscione ben visibile in piazza Matilde. Forse, per voi, non è cultura. Mi auguro che l’idea di cultura della minoranza non riguardi invece cicli e motocicli o attrezzature agricole (coltura, non cultura, una vocale fa la differenza) e che si cominci a rappresentare il mondo di oggi, non quello dei nostri bisnonni. Proviamo a guardare avanti o almeno al presente. In più, erano previste aperture straordinarie di castello e pieve, malgrado la difficoltà a raggiungerli. E il livello culturale degli spettacoli era decisamente sopra la media.
    – Chiunque sia stato agli spettacoli ha notato l’afflusso di pubblico. Lo stesso numero di persone sarebbe stato impensabile in piazza Matilde, per un evidente motivo di capienza. Fare spettacoli in piazza, per quanto davvero un posto bellissimo, richiede la realizzazione di eventi che prevedano al massimo duecento/trecento persone molto strette. Al pubblico si deve rispetto. Nel caso del balletto, in più, se avete visto lo spettacolo (davvero bellissimo) vi sarete accorti della dimensione del palco necessario. Lo stesso palco, posizionato in piazza, avrebbe reso obbligatoria una scelta drastica: o ci stava il palco o ci stava il pubblico. Al netto del fatto che un’esibizione che richiede un alto livello di concentrazione come quella (un ballerino è anche un atleta di un certo livello) non merita di svolgersi con sottofondo di pinte di birra o chiacchiere indistinte. Agli artisti si deve rispetto. Mi permetto, sul fronte culturale, un rilievo che vi hanno già mosso in altre parti di questo sito. Riguarda la dicitura che resta in home page sulla pagina de “La voce libera di Carpineti”. E che recitava una frase, modificata in un altro modo, ma con lo stesso errore di ortografia (vi aiuto, Hortografia). Rappresentare i cittadini significa anche fare attenzione a come ci si esprime. Vale per tutti.
    – Su questo sito, qualche settimana fa, avete espresso soddisfazione per l’allestimento di un impianto di aria condizionata all’interno di parco Matilde. La sera del balletto molti fra il pubblico (fra cui alcune persone che erano con me) hanno chiesto che l’aria venisse spenta. Era troppo freddo e non avevano tutti i torti. E dopo una giornata torrida. Con il clima che c’è in montagna aver installato l’aria condizionata in quella struttura è un’idea irragionevole, inutile e sicuramente costosa, di cui non dovrebbe essere fiera l’Amministrazione né l’opposizione, che ne rivendica la paternità.
    In chiusura, una nota. È una fiera, non un gruppo di studio sulla cura del tumore. Se c’è un rapporto fra polemica e evento allora tutto quello che succede a Carpineti di importante è la fiera di S. Vitale. Mi piacerebbe che tutta la politica locale (opposizione compresa) utilizzasse lo slancio che impiega per scannarsi sulla fiera per difendere le risorse degli enti locali e dei piccoli comuni dallo stivale iniquo del governo centrale. Lo stanno facendo Osvaldo Napoli, Pier Ferdinando Casini, Flavio Tosi. Immagino si tratti di nomi che all’opposizione di Carpineti dicono qualcosa. Schierarsi con loro non dovrebbe essere denigrante.

    (Pietro Alessi)

  2. Analisi di fiera
    Come commerciante mi chiedo se la minoranza le analisi le sa fare oppure no. Non penso che voi della minoranza abbiate intervistato tutta la gente per sapere com’era la qualità delle bancarelle e se pensate che la maggior parte erano “cianfrusaglie”; si vede che voi vi potete permettere di andare in negozi più altolocati. Ma alla gente con difficoltà economiche penso che possano andar bene anche queste “cianfrusaglie”, come le definite voi; e con questa definizione offendete pure coloro che hanno le bancarelle. Per quanto riguarda il BUFFET del venerdì sera (prima di dire certe BUGIE informatevi meglio) è stato organizzato dai commercianti (sono una promotrice del rinfresco) ed il Comune non ha chiesto ASSOLUTAMENTE NIENTE, anche perchè è sempre stato deciso da noi commercianti di offrire i nostri prodotti locali per l’apertura della fiera. Per tutte le assenze che descrivete voi, mostre, attrezzi, ecc., pensate che basti scrocchiare le dita per avere tutte queste cose? Forse possono esserci anche dei rifiuti da parte delle persone che hanno determinate attrezzature. Per quanto riguarda gli eventi culturali, voi siete andati dove ritenevate opportuno andare, però vi ricordo che al sabato mattina a Palazzo Cortina c’era l’illustrazione degli scavi del S. Vitale e la domenica pomeriggio si poteva passare dalla biblioteca per l’inaugurazione della saletta di lettura dedicata ai bambini.
    Cari amici della minoranza, le analisi si fanno anche con la propria testa, non solo con quella dei cittadini (anche se vanno sempre ascoltati), perchè prima di emettere giudizi bisogna riflettere sulle cose se veramente sono sbagliate oppure no. PRIMA DI SCRIVERE RIFLETTETE MOLTO, anche perchè sono le solite cose che dite e che scrivete (sia sul giornalino che nel vostro sito) da due anni a questa parte.
    SIETE MONOTONI.

    (Una promotrice del rinfresco)