Centinaia di persone hanno “invaso” Cinquecerri per la terza Festa dei Borghi, organizzata dalla locale Polisportiva. Aie, cortili e gli angoli più suggestivi e inesplorati di Via della Costa, una delle strade interne della frazione di Ligonchio, si sono trasformate per l’occasione in laboratori degli antichi mestieri: calzolaio, falegname, lavandaie, impagliatore di sedie, boscaioli, fabbro, mulattiere, casaro (la gente ha assistito alla cottura e lavorazione di alcune forme di pecorino, con tanto di descrizione delle varie fasi) e altri “mestieranti” che hanno mostrato il fascino dei lavori tradizionali rappresentati dagli attrezzi classici, per l’occasione “ripescati” nelle soffitte e nei solai e ripuliti dalla polvere del tempo.
E in via della Volta, per il secondo anno, è stata riscoperta una vecchia osteria, dove accanto alla figura dell’oste classico, si sono esibiti un fisarmonicista e un chitarrista che hanno fatto da colonna sonora per accompagnare i canti dei tanti “clienti” e , dal punto di vista gastronomico, è stata proposta la “sulada”. Un altro angolo suggestivo è stato ricavato in un altro borgo “storico”, Ca’ de’ Marcaccioni, dove è stato servito l’asado, carne cucinata all’argentina. I visitatori, molti con telecamere e macchine fotografiche, sono rimasti conquistati dal tour che ha consentito di ammirare anche la mostra fotografica di Alex Orlandini, dove soprattutto gli abitanti del posto hanno ritrovato ricordi del loro più o meno lontano passato.
Ricca è stata la parte gastronomica – già abbiamo parlato della “sulada - all’insegna della tradizione: la polenta stiada, il pane nero, il pane fatto con la farina di castagne, gnocco fritto e torte caserecce. E ancora, la porchetta volante , servita da un carretto itinerante. Per la gioia dei bambini, erano presenti muli e asini per accompagnarli in un tour per Via della Costa, nella parte non interessata dalla preparazione delle specialità gastronomiche.
Il programma prevedeva anche musica, con diverse postazioni distribuite nei vari punti del percorso. Il sipario è calato a notte fonda. Chi ha vissuto la giornata del 14 agosto a Cinquecerri si è sentito uno dei “montanari per sempre” come stava scritto sulle magliette degli addetti alla terza Festa dei Borghi, già pronti a innestare la… quarta.