Dopo aver fatto “piazza pulita” di pusher in montagna, dopo essere scesi a Reggio Emilia e nella bassa arrivando anche a Modena e nelle Marche per interrompere gli approvvigionamenti d stupefacenti per i giovani consumatori del comprensorio montano reggiano, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo ne' Monti hanno eseguito un nuovo importante sequestro, ancora una volta a Scandiano, nel comprensorio ceramico reggiano dove erano già stati alla fine dello scorso mese di giugno.
In manette ancora una volta e’ finito il cittadino albanese 22enne residente ad Arceto di Scandiano (finito in carcere a fine giugno per il medesimo reato ndr) arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ristretto a disposizione della Procura reggiana titolare del’inchiesta nella persona del sostituto Dott. Luca Guerzoni.
A lui i Carabinieri hanno sequestrato 25 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento ed oltre 7.000 euro ritenuti dagli inquirenti provento dello spaccio.
Anche questa attività, analogamente alle altre compiute in trasferta, e’ stata portata a compimento a seguito di attività investigativa svolta dal Nucleo Operativo di Castelnovo ne' Monti nei confronti di giovani consumatori di stupefacenti dimoranti nel comprensorio montano della provincia di Reggio Emilia.
Tale attività consentiva di apprendere che alcuni consumatori continuavano a fornirsi da un cittadino albanese dimorante nel comprensorio ceramico reggiano peraltro noto agli stessi operanti che già l’avevano arrestato.
I militari quindi nel tardo pomeriggio di ieri facevano una nuova visita al giovane e con la collaborazione dei colleghi scandianesi davano corso ad una perquisizione domiciliare.
Durante le attività di ricerca nella camera da letto del giovane veniva rinvenuto un involucro contenente 25 grammi di cocaina e numerosi ritagli di cellophane, di quelli solitamente utilizzati per confezionare stupefacente mentre dentro la cassaforte (aperta grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco ndr) saltavano fuori oltre 7.000 euro.
In virtù degli elementi di prova raccolti dai Carabinieri e considerata la flagranza di reato il predetto veniva condotto in caserma ed arrestato.
I militari sono certi di aver stroncato l’ennesimo canale di approvvigionamento di stupefacenti anche di giovani consumatori residenti nell’Appennino reggiano.