Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e il Comune di Villa Minozzo, in occasione del taglio del nastro del nuovo centro informazione dedicato al patrimonio naturalistico della valle del Secchia, hanno presentato i lavori di ripristino e di messa in sicurezza della zona, che per il suo alto valore paesaggistico, rappresenta a tutti gli effetti una "Porta del Parco".
"Le Fonti di Poiano – ha spiegato il presidente Fausto Giovanelli – non sono un greto di fiume come un altro, da sfruttare e ‘consumare’ in estate. Ci troviamo di fronte a un sito prezioso e unico, che richiede un uso consapevole e per questo rispettoso delle sue particolarità. La tutela che da tempo l’Unione europea riconosce ai Gessi triassici e alle Fonti non deve essere considerata solo un limite al loro sfruttamento o degrado ma piuttosto vuole essere una ricchezza da valorizzare in permanenza e per sempre per chi frequenta la valle del Secchia per svago, nel tempo libero, per sport, turismo e per chi studia e intende conoscere e promuovere questo patrimonio geologico collettivo. Solo la condivisione dell’alto valore scientifico e storico di questo sito può essere la base di un uso consapevole delle risorse ambientali che possono fare da attrattore per le eccellenze produttive, storiche e culturali delle aree circostanti, da Minozzo a Sologno. Anche per questo il Parco ha scelto le Fonti di Poiano come una delle ‘Porte’ di accesso al territorio, volendo così indurre le persone a fermare lo sguardo, a porre attenzione, a soffermarsi anche solo per una breve ed emozionante contemplazione di una natura antica 210 milioni di anni. Ora con il secondo 'bilite', i pannelli informativi in italiano e inglese, la sala polivalente ristrutturata e gli imminenti interventi sulla zona umida previsti nell’ambito del progetto Life Gypsum comincia a prendere forma l’azione di tutela, promozione della conoscenza e di valorizzazione dell’intera area".
Chi frequenterà il greto del torrente Secchia e le Fonti vedrà nei prossimi mesi la Protezione civile impegnata a sistemare gli argini per contrastare le frequenti inondazioni.
E’ inoltre in corso un tavolo tecnico in collaborazione con il Gruppo speleologico paletnologico “Gaetano Chierici” per la realizzazione di una brochure illustrativa dei percorsi e dei sentieri che insistono sull’area, tesa a proporre itinerari in grado di far conoscere e valorizzare non solo la valle dei gessi, ma tutte le eccellenze naturalistiche, storiche, archeologiche dell’area circostante, offrendo opportunità e chiavi di lettura e fruizione per turisti, studenti, famiglie ma anche studiosi che intendono avvicinarsi alla scoperta della Valle del Secchia.
"Quel che vorremmo – conclude Giovanelli – è rendere questo sito accessibile e ben riconoscibile, in modo che tutti possano scoprirne e apprezzarne i segreti. La pista ciclabile e pedonale che costeggia il greto del fiume, la Porta del Parco e le Fonti è un segnale ancora embrionale ma evidente di un’attenzione particolare che il territorio intero affida all’unicità dell’area dei Gessi. Ogni azione di tutela e valorizzazione dei luoghi deve necessariamente passare attraverso la conoscenza. Solo comprendendone appieno il valore scientifico e l’unicità che rappresenta potremmo compiere appropriate azioni di promozione, fruizione, educazione e tutela".