Riceviamo e pubblichiamo.
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“I rischi dei mercati finanziari e una manovra che taglia il futuro”. Questo il titolo dell’incontro promosso dal gruppo Pd Senato, che si è svolto nella mattinata di sabato a Felina di Castelnovo ne’ Monti. Relatori della giornata oltre alla sen. Leana Pignedoli, promotrice dell’iniziativa, i senatori Enrico Morando e Mauro Agostini, l’onorevole Maino Marchi, l’assessore regionale Carlo Lusenti e il presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini.
L’impressione, però, non è certo quella di un incontro senza possibilità di replica. Il pubblico delle grandi occasioni, circa 80 tra amministratori provenienti a tutta la provincia, assessori regionali e provinciali, imprenditori, rappresentanti di sindacati e associazioni, è, infatti, intervenuto ampiamente, in un clima di confronto e approfondimento sui temi della manovra, dello sviluppo, dei tagli alla politica e degli spazi d’azione che il primo partito dell’opposizione deve sfruttare.
Come infatti ha sottolineato in apertura la sen. Leana Pignedoli “stiamo vivendo una situazione difficile e allarmante. Lo scarto tra la dimensione dei problemi e l’irresponsabilità di chi ci governa è abnorme. E’ necessaria anche da parte delle opposizioni e del Partito democratico una spinta più coraggiosa e riformista”.
Della stessa opinione il sen. Agostini che afferma: “la crisi finanziaria è risolvibile solo per mezzo di 4 punti cardine: crescita, ridistribuzione, risanamento e lotta alla corruzione. Ne nel decreto sviluppo ne nella manovra vi è traccia di provvedimenti realmente risolutivi, in un clima di tagli che provocano una ridistribuzione al contrario, portando a un clima di insostenibilità sociale che non fa che ampliare il gap tra politica e cittadini”.
Di un cambio di paradigma del concetto di eccellenza nel settore sanitario ha parlato l’assessore Lusenti, dell’esigenza di una nuova fiducia nella politica e di una nuova efficienza per trainare il Paese la presidente della provincia Masini.
L’incontro, protrattosi per l’intera mattinata in un clima di dialogo diretto, privo di ritualità, ha evidenziato la necessità di risposte concrete da parte della classe politica, in un clima di immobilismo del paese, dovuto principalmente al berlusconismo, ma anche a una mancata pro positività del Pd.
“Non si può pensare di risolvere i problemi finanziari con un taglio lineare che graverà soprattutto sulle famiglie. Occorre aprire una nuova fase politica, volta allo sviluppo e il PD non può che essere una risorsa per dare prospettive al futuro di questo paese” ha affermato l’on. Marchi entrando nel dettaglio dei numeri della manovra.
In modo deciso, il sen. Morando ha concluso la giornata riportando l’esempio della Germania Federale degli anni '80, come modello di rinascita economica. “L’economia tedesca oggi è in ottimo stato perché nel momento di difficoltà ha saputo affrontare una riforma radicale del paese, una riforma che ha colpito soprattutto le strutture portanti dello stato tedesco, ma che lo ha portato, nel giro di dieci anni, ad affrontare un problema come lo squilibrio economico tra ovest ed est (pressoché altrettanto grave a quello tra nord e centro-sud Italia) robustamente avviato a soluzione”. “Ci sono stati –prosegue Morando- governi che hanno modificato in modo consistente le condizioni contrattuali e i rapporti con i sindacati per fare in modo che la Germania recuperasse capacità competitiva e recuperasse la sua storica connotazione di grande manifattura avanzata. La Germania era la grande malata d’Europa solo nei primi anni novanta. E la situazione, grazie alla politica è cambiata profondamente. Questa innovazione ha salvato lo Stato, non ha fatto macelleria sociale, anche se per cambiare bisogna ‘disturbare’ un sacco di gente. Il cambiamento - conclude Morando - è la risorsa che un paese può usare per determinare un cambiamento nella dimensione europea”, forse dovremmo iniziare a pensarci realmente anche noi.