Riceviamo e pubblichiamo.
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Come canne al vento
Gentile redazione, chi vi scrive è uno dei tanti genitori che in questi giorni ha visto il proprio figlio sparire per accamparsi nei castagneti adiacenti il Parco Tegge dove si è tenuta una tre giorni di gruppi musicali, bancarelle, e... cos'altro?
Mio figlio ha 16 anni, è stato molto coinvolto in questo avvenimento e abbiamo faticato parecchio, io e mia moglie, per farlo ritornare a casa almeno per una doccia.
Sono salito io stesso lassù per verificare cosa c'era da suscitare tanto entusiasmo in mio figlio.
Ho visto un mercatino di bancarelle che vendevano prodotti derivati dalla canapa, molti utensili utili per fumarla, vestiti afro, e due postazioni di bibite alcoliche e un bar che vendeva panini, analcolici e superalcolici.
Mi sono seduto a bere una coca cola e ho osservato la popolazione che lì era accorsa da tutta Italia.
Molti giovani vestiti normali, tranquilli che si bevevano una birra.
Molti altri che avevano strane pettinature, un'igiene dubbia, scalzi in mezzo ai vetri e ai cani, molti.
Una musica assordante incomprensibile forse a me, che ho 43 anni, impediva di parlare con chiunque.
Però portava a consumare perché ballare era quasi impossibile.
Alcuni si passavano una sigaretta fatta a mano con un aroma particolare. Senza nessun problema, (mi dicono che al concerto di Liga è stato ben peggio, è una scusante?).
Ho provato a chiedere spiegazioni ma la solfa degli amanti della manifestazione è la solita: "Meglio noi del Papeete, quelli là usano coca".
Confuso da questo derby mi chiedo alcune cose e spero che a rispondermi siano le autorità e non i soliti genitori complici che condividono gli stessi interessi... Certo condividere la stessa visione della vita è comodo, ci sono molti meno conflitti. "Una bevuta ogni tanto, che male c'è?" "Una canna se la sono fumata tutti, su quante storie!".
Io mi sento un pesce fuor d'acqua.
Non condivido questa cultura che inneggia allo sballo per forza, che per divertirsi bisogna "farsi" di qualcosa.
Sono anche io preoccupato, non tanto per le usanze, ormai non si stupisce più nessuno. Per l'indifferenza dei più, sì.
Io non ho delle verità, mi sento in mezzo a una tempesta, con dei seri rischi sociali per i giovani, mio figlio compreso.
Mi metto lì e provo a capirci qualcosa. E mi sembra di vedere delle cose. Magari mi sbaglio.
Passa come "normale" qualcosa che fino a prova contraria è illecito. Mi chiedo: le autorità dove sono?
Signor sindaco e amministrazione tutta: all'inizio quando si è proposta la prima festa della canapa venivate in visita ufficiale, c'erano dibattiti effettivi sul suo re-impiego. Stavolta?
In questa festa di cosa si è dibattuto? Resta un recinto dove radunarsi per chi la pensa allo stesso modo.
Non cogliete una certa ambiguità, come dice il genitore perplesso dei commenti?
Il ragazzo arrestato la settimana scorsa ieri sera era presente alla festa.
Pertanto ho dedotto che non era colpevole e che si è fatto rumore per nulla.
Credo anche che vi siano bravissimi ragazzi con buoni intenti anche dietro a questa festa.
La mia preoccupazione resta.
Non si può promuovere una sostanza alterante senza che vi sia tutela dei ragazzi.
A 16 anni come mio figlio, si è malleabili, ci si creano dei super eroi da imitare. Una persona che si deve ancora formare imita, e finisce per imitare quello che c'è. Possiamo scegliere altro?
Lo so benissimo che non si può chiudere un ragazzo in casa e la soluzione non è proibire. Bensì dare delle chiavi per stare al mondo.
Io ho avuto molte difficoltà grazie a questa festa, e di mio non vorrei si facesse più.
Sono egoista, solo per non dover veder mio figlio in quell'ambiente dove tutti si passavano sta benedetta canna al vento.
Dove si legittima un uso smodato, accettato, anzi incoraggiato.
So bene che non sarà l'unico rischio che correrà, che se vorrà usare sostanze lo farà a prescindere.
Ma lei, signor sindaco, è contento che nel suo comune si faccia uno zibaldone del genere? Magari anche coi soldi dei contribuenti, a nome del comune?
Mio figlio crescerà e anche i suoi figli cresceranno.
Rifate pure feste del genere, se vi sembrano utili e edificanti.
Con mio figlio ora me la vedrò io e come me tanti genitori basiti in questi giorni. Decidiamo però quali valori vogliamo trasmettere a questi giovani e poi cerchiamo di essere coerenti. O non mettiamo più nessuno in galera per droga. Liberalizziamola davvero. E chi vuole se la compri al supermercato.
Così decade il fascino del proibito. E si smette di dare soldi alle cosche. Che sono le uniche a guadagnarci.
Lo sanno i ragazzi che erano alla festa in questi giorni che fanno il gioco della mafia se fumano cannabis? Lo sanno che le sostanze hanno un effetto diverso su ognuno, su certuni devastanti, su altri innescanti una scala di altre sostanze?
Fare il freakettone a chi giova?
Intanto al governo si procede indisturbati, ai giovani, futura classe di adulti, diamogli dei campi di canapa al vento e un dj set. Che ballino e sballino.
Chi ci guadagna sono altri.
E se la ridono.
(Lettera firmata)
* * *
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- Il dibattito sulla festa della canapa/ Un coro polifonico per costruire un senso comune (22 luglio 2011)
So per certo che il Comune di Castelnovo non ha contribuito con nemmeno un euro alla manifestazione: i ragazzi dell’associazione che la organizza si sono auto tassati per allestirla, mettendo fuori ciascuno quanto poteva. Era stato chiesto al Comune almeno di fornire i bagni chimici, ma per le ristrettezze del bilancio non sono stati concessi nemmeno quelli. La festa ha portato a suonare a Felina alcuni importanti complessi anche dall’Inghilterra, e il richiamo principale è stata proprio quella musica che lei non capiva… Comunque, solo a titolo informativo, nella serata di sabato la festa ha visto la partecipazione di più di 3000 persone che è il record storico del Parco Tegge di qualsiasi evento mai organizzato. Se poi, tra tanti ragazzi “normali” come dice lei stesso, vuole soffermarsi su quelli più appariscenti, liberissimo…
(Commento firmato)
Parliamone
Sig. commento firmato, lei ha dei figli? Quale ottica seguiamo quella del guadagno o dei valori da proporre ai giovani? Chiudiamo gli occhi alle canne che giravano, tanto ai concerti ne girano di più, no? Gli adulti hanno delle responsabilità in una comunità? Se sì, mi dica, i suoi valori quali sono? Lasciamo passare che passarsi le canne bellamente è la norma? Lo spieghi lei ai giovani che c’erano che “non va fatto”. Seguendo questa ottica si scavalcano i valori. Mi spiace ci porti i suoi di fgli se ne ha, io sono andata sul Cusna. Le lascio il suo cinismo.
Saluti.
(M.A.)
Mr. lettera firmata, stia tranquillo che suo figlio le canne non ha iniziato a farsele venerdì e non ha smesso domenica. Se la cosa non le piace le siamo vicini ma forse per questo ha più responsabilità Lei che la festa della canapa.
Cordiali saluti.
(Ivan Campi)
Ambiguità
Comune ambiguo. Perchè sulla manifestazione ha messo ufficialmente il cappello. Non c’entra niente che non ci abbia messo un centesimo. Come non c’entrano i numeri dei partecipanti (3000 persone, lei dice; per me potevano essere anche 50mila; poi bisognerebbe sentire anche la Questura, che in genere riduce al 10%…). Perchè se così fosse i veri principi o valori validi sarebbero semplicemente quelli più gettonati. In perfetta linea su come si muove il mondo, ora più che mai. Diciamo piuttosto che magari qualche voto torna bene.
(Commento firmato)
Teneteli pure sotto la campana di vetro i ragazzi, tanto prima o poi per il mondo dovranno andarci…
(Commento firmato)
Fiducia nell’educazione data al proprio figlio
Caro genitore:
1.- come prima cosa le vorrei chiedere se lei ha fiducia nell’educazione data alla sua prole… se gli ha impartito un’educazione giusta gli avrà anche fatto capire come informarsi e valutare da sè le varie situazioni. Le ricordo che suo figlio è ancora minorenne, perciò sotto la sua responsabilità;
2.- penso che invece che chiedere al Comune la chiusura di un evento, apprezzato da molti e di portata extraregionale, sarebbe più responsabile chiedere all’Amministrazione che organizzino dibattiti e quant’altro all’interno dell’evento, per consapevolizzare i partecipanti sulle sostanze (legali e illegali);
3.- mi stupisco del fatto che lei non si è soffermato sulla vendita di alcolici, cosa che mi preoccupa più del consumo di sostanze illecite, visto che in queste feste c’è molta più consapevolezza nel fruire dell’infiorescenza di canapa che nel consumo di alcool…
4.- dalla sua lettera si evince che non ha svolto nessuna ricerca sul controverso argomento del consumo di cannabis… e questo mi rammarica, visto che ha concesso a suo figlio di andare ad un evento senza cognizione di causa…
5.- ha provato a paragonare (mentalmente) questa festa ad un evento tipo Oktoberfest, Vinitaly, sagre paesane, ecc… come ha trovato che i partecipanti si relazionavano fra loro? Ci sono stati momenti di tensione (tipo stadio)?
6.- lo sa che se un fruitore di cannabis volesse consumare questa pianta senza foraggiare le mafie rischierebbe fino a 20 anni di galera (condanna penale), mentre se acquista la sostanza dalla malavita organizzata ne rischia solo 3 anni di galera (condanna amministrativa)?
Distinti saluti.
(Carmagnola Sativa)
P.S. – Mi scuso se gli rispondo solo come cittadino, libero professionista, non ancora genitore… ma spero che la mia esperienza di 15 anni di autoconsumo “consapevole” dell’infiorescenza di canapa possa essere utile.
L’educazione è più importante della repressione
Caro signore, ho 12 anni più di lei e sono padre di un ragazzo di 21 anni e di una ragazza di 31. Fumo cannabis da 40 anni, mi sono subito schierato contro quella che lei giustamente chiama la “cultura dello sballo”, non bevo quindi superalcolici, non prendo caffé, non fumo sigarette e soprattutto nessun ago è mai entrato nelle mie vene che non fosse inserito da un medico!Vede, in Italia ogni mese si svolgono decine di fiere dedicate al vino e ai distillati, eppure proprio grazie all’educazione sull’uso e sull’abuso dell’alcol in Italia non siamo diventati un popolo di alcolizzati ma di buoni bevitori. Ho sempre parlato con i miei figli, non per terrorizzarli o intimidirli, ma semplicemente perché conoscessero la differenza tra ciò che può essere consumato con consapevolezza e ciò che va trattato con estrema cautela e quindi gli ho sempre spiegato della diferenza che c’è tra una grappa e un un buon bicchiere di vino arrivando a spiegare come sia doveroso saper distinguere tra un Traminer altoatesino e un Primitivo di Manduria.
Non serve chiedersi come negli album di Topolino “ma la polizia che fa?”, servirebbe avere la pazienza e la voglia di educare, ma oggi, partendo dai genitori per arrivare agli insegnanti, sembra che nessuno ne abbia più voglia… E’ più semplice mettere il cattivo di turno dietro la lavagna!
Un cordiale saluto.
(Giancarlo Cecconi)
P.S. – Visiti il nostro sito: “www.legalizziamolacanapa.org” e vedrà che se diciamo queste cose è perché non è tollerabile che circa 1000 onesti e pacifici cittadini di tutte le età, regioni e professioni finiscano in galera ogni anno per mancanza di educazione e conoscenza!
Comprendo pienamente la sua apprensione. Se avessi un figlio di 16 anni neanch’io sarei contento di vederlo scomparire per 3 giorni, ad una festa il cui tema centrale è la canapa, e quindi anche il suo utilizzo (moderatamente nocivo, ma pure sempre nocivo). Ma non credo che per questo sia necessario fermare la festa. Basterebbe proibire l’accesso ai minorenni. Ho partecipato per tutti e 3 i giorni e mi sembra inutile a questo punto esplicitare il mio punto di vista sull’uso di cannabis. Ma se questa festa fosse riservata a maggiorenni, che fanno un uso responsabile della cannabis, che in quel contesto come nella vita normale non nuocciono a terzi, sarebbe ancora contrario a questa festa? Io assumo cannabis, ma rispetto il suo punto di vista, non mi sognerei di proporne l’uso a chi vuole vivere sobriamente. Ma voler al contrario imporre a NOI consumatori di cannabis uno stile di vita “sobrio” (è da vedere quanto poi…) è una violazione dei nostri diritti… La soluzione non è certo poi liberalizzare la droga, visto che vuol dire metterla a disposizione senza alcun “freno”. la soluzione, come per tutto, è la regolamentazione dell’uso e della vendita. Sfido suo figlio minorenne a comprare erba, fumo o altri “condimenti da sigaretta” se la vendita avviene in ambito controllato in cui i minorenni non possono accedere.
Concludendo, comprendo la sua apprensione genitoriale. Ma la soluzione a questo problema non è impedire a me di vivere liberamente e mettermi in galera se fumo cannabis, tantomeno impedirmi di festeggiare una volta all’anno. La soluzione sarebbe stata, mio caro signore, tenere a casa suo figlio, per questa occasione.
Saluti.
(R.V.)
Che male c’è?
Io capisco la preoccupazione del genitore, anch’io ho 43 anni e una figlia piccola ed ero alla festa con il banchetto per il tesseramento Ascia, un’associazione che si propone di cambiare l’assurda legge vigente che rovina la vita ad un ragazzo che si fa una canna, quando i veri pericoli sono altri. Se i ragazzi si drogano non è certo colpa di questa festa, dove non c’era spaccio (molta gente veniva a chiederla a me disperata, anche gente di 50 anni) e chi aveva qualcosa se l’era portato da casa. Ci si scandalizza tanto per l’hashish o la marijuana senza pensare che sono droghe “leggere” cioè che più di tanto non fanno, nè fanno danni alla salute (io fumo da 20 anni tutti i giorni e lavoro in ufficio, quindi non sono una deficiente, oltretutto sono diplomata con voto 54/60 in ragioneria), quando non ci si accorge che il pericolo vero è l’alcol, la cocaina, la ketamina, mdma, eroina, ecc…
La legge attuale rovina i giovani perchè chi va in cerca di uno spinello trova chi gli propone anche altro, tipo coca o eroina, e questo non è certo bello, anzi. Noi sappiamo che così si arricchisce la mafia, anche per questo combattiamo, perchè chi vuole farsi una innocente canna non venga traviato su altre sostanze veramente pericolose che danno dipendenza. Anche a me non piace la musica che hanno fatto, ma ai giovani sì, e che male c’è, in fondo è solo musica e probabilmente i nostri genitori non capivano il rock che piace a noi. Invece di proibire, che non serve a nulla, bisogna informare, ci sarà sempre qualcosa che fa male o crea dipendenza, tutto sta a farne un uso consapevole e non smodato, ma questa è una responsabilità del singolo. Vi assicuro che questa festa era tranquillissima, io ero in tenda da sola a dormire e non mi è successo niente, nè ho rischiato che mi succedesse. Lasciamo questi sfoghi ai giovani e cerchiamo di educarli informandoli sui rischi delle droghe e vedrete che non sono così stupidi come credete voi, almeno io non ho visto nessuno stare male; se non ci credete chiedete a quelli della Croce Rossa o agli operatori. Se proibiamo qualsiasi festa, ai giovani non resterà altro che andare in discoteca, dove di droga ne gira di più, quindi ben venga un raduno pacifico in mezzo alla natura, che tra l’altro era molto ben organizzato.
(Silvia)
Ipocrisie
Sono anche io un genitore… e anche io ho mille perplessità e preoccupazioni nel crescere ed educare i miei figli. Quest’anno non ho partecipato alla festa della canapa perché sono temporaneamente all’ estero, ma l’anno scorso ci sono andata con i miei figli. E non mi sono sentita nè una mamma degenere nè una mamma che incita al consumo di droghe. Semplicemente è sciocco negare o voler nascondere che ci sono droghe che girano, i ragazzi ne sono consapevoli e tutti i giorni ne trovano segni nella loro vita quotidiana a partire dalla scuola, dai bar, insomma in ogni luogo… Ahimè, la cosa non mi piace ma cerco di educare al sano divertimento, il che vuol dire ballare (anche musica che non si capisce), stare insieme agli altri, ma non per questo imitare gli altri; ognuno è responsabile di se stesso e delle sue scelte a 16 come a 18 e come sempre nella vita. Vedo ragazzini spesso seduti ai tavolini dei bar a rincoglionirsi per ore bevendo birra e giocando alle oramai famigerate slot (che hanno solo arricchito baristi e gestori) o che frequentano discoteche piene di gente della mia età (38 anni) che accompagnano ragazzine in limousine e io mi chiedo a fare che??? E locali dove ci sono altre ragazzine che si mostrano come pezzi di carne invitanti e succulenti per attirare le mosche, ops, pardon i clienti… In questa società dove i cani sono trattati a volte meglio delle persone, dove l’apparire è tutto, dove se “pulito e profumato” ti presenti allora sei accettabile e il classico bravo ragazzo che poi si scopre in molti casi anche qui in montagna che non esistono buone famiglie e bravi ragazzi. Esistono le persone e forse varrebbe la pena di andare un po’ oltre le apparenze… Ancora non ho visto lettere di genitori che si dicono preoccupati dei figli seduti al bar per ore, dei figli che frequentano discoteche o di quelli che giocano alle macchinette… Eppure i pericoli ci sono e tanti anche lì. Quindi tanta ipocrisia, perchè???
(Monja)
Onestamente io credo che in tutto questo Suo parlare ci sia il problema degli ultimi 10 anni: quello di voler delegare allo Stato l’educazione dei nostri figli! Scusi, non vorrà che sia il sindaco a prendersi la responsabilità di tutti i giovani del suo Comune?!?!?!? Io ho 34 anni, perciò non avevo 16 anni nel 1941, ma abbastanza recentemente, e se i miei genitori mi dicevano di non andare ad una festa, si fidi, non c’andavo! E con questo non voglio insegnarle niente su come si educa un figlio, ma non credo però se ne debba assumere l’onere e la colpa, nel caso che sbagli, qualcun’altro!
Poi sull’eterna polemica della festa della canapa: sono meglio le cosiddette sagre di paese (si sa “La Tradizione”!) dove vendono alcolici ai minorenni fino a tarda notte?!?!?!? Dove sta la differenza nel distruggersi la salute? Ultimamente sembra che siamo diventati una piccola Colombia, ma il nostro problema più grosso io credo che sia ancora l’alta percentuale di alcolizzati, che in una comunità piccola come la nostra credo sia ai livelli di quasi tutta la regione!!!! Forse esagero, ma se iniziassimo a pretendere meno dallo Stato e facessimo qualcosa di più noi, e solo noi, per i nostri figli, forse ci sarebbero meno problemi!
(Commento firmato)
Alcune riflessioni
Caro genitore, mi dispiace che una festa vecchio stile freak l’abbia tanto preoccupata. Le alternative ci sono in Italia… Forse dovrebbe chiedersi come mai suo figlio in un’età a cui in altri paesi si è maggiorenni, abbia preferito una tre giorni tra scioperati e drogati, a una bella partita a S. Siro con tanto di urla da guerra, botte, odi viscerali verso l’arbitro e la squadra avversaria, scontri con la polizia, sprangate da orbi… Oppure perchè non qualche attività in parrocchia, magari con dibattiti sulla pedofilia clericale, oppure impegno in politica… Con chi? C’è l’imbarazzo della scelta su quale gruppo in Parlamento sia meno indagato degli altri. Quali sono dunque le alternative che lei offrirebbe a suo figlio, La stesse a sentire? Forse l’estraniarsi da tutto ciò che riguarda il mondo giovanile e fare il vecchio e posato ragazzo. Io credo che suo figlio deciderà per se stesso, in ogni caso. Sia che vorrà imparare a rubare come un politico, sia che voglia assumere sostanze che gli fanno allargare la coscienza. Lo sa che il vino con cui lei pasteggia a cena è una droga potentissima che dà assuefazione e dipendenza? Mi potrà obiettare che lei non è a quegli stadi, ma nemmeno suo figlio lo è solo per fumarsi della cannabis. Lei gli si metta pure contro, anch’io sono madre e con qualche annetto di più, e mia figlia 18enne fuma con me, sì! E allora? Come si permette Lei di giudicare usi e abitudini che non sono le Sue. Quando sento persone come Lei, capisco perchè lo Stato e il Vaticano ci fanno guerra. Che a Messa il prete ingurgiti vino invece di incensare con la cannabis non La autorizza a sentirsi dalla parte del giusto.
(Manuela Selber)
Per il genitore preoccupato
Capisco benissimo la sua posizione di genitore preoccupato, io stesso ho una sorella di 15 anni, non sarà la stessa cosa ma le posso garantire che non è molto diverso, almeno per quanto mi riguarda. Volevo fare alcune considerazioni sulla sua lettera tanto per confrontarci anche se sicuramente abbiamo idee differenti a riguardo.
Per prima cosa non capisco il criterio “per me molto grave” che divide le persone normali dalle anormali, perchè sembra proprio questo il succo, attraverso l’abbigliamento, la pettinatura, l’igiene o se fumano tabacco (gli oggetti venduti alla festa sono procurabili nei tabaccai di ogni città). Comunque, Hitler vestiva firmato e all’oggi un gran numero di modelle sono cocainomani. Capisco il suo disagio nel sentirsi un pesce fuor d’acqua, questa manifestazione inneggia allo sballo tanto quanto inneggiano allo sballo tutti gli altri luoghi con grande affluenza: le discoteche, i concerti, passando per le scuole, le piazze delle città alla sera, ecc. ecc. ecc. Con un’unica importante differenza: che in questo caso tutto viene organizzato alla luce del sole, nome della festa (canapa) e non “marijuana” incluso. Le persone che la organizzano, me compreso, vivono, lavorano a Felina e dintorni e sarebbe un suicidio non essere attenti a quello che accade durante l’evento, SOPRATTUTTO STIAMO ATTENTI AI RAGAZZINI. Glielo dico perchè all’ingresso alcuni genitori mi hanno fatto domande sulla sicurezza della festa a cui ho dato la mia piena disponibilità dicendo ai loro figli che in qualsiasi momento, per qualsiasi problema o domanda potevano rivolgersi direttamente a me. Non è una festa a condizionare un ragazzo ma l’educazione che riceve in casa propria e il rapporto di fiducia con i genitori. Questo è il problema. Mi chiedo cosa farà lei quando suo figlio gli dirà che passerà un fine settimana a Riccione o in Spagna o in Puglia o allo zoo di Vezzano…
Comunque anche quest’anno abbiamo dibattuto al pomeriggio sul tema canapa all’interno del Parco Tegge, dibattito al quale non sono riuscito a partecipare causa turno alla cassa. Un altro errore: la canapa in questione è certificata e non è assolutamente alterante, a Felina da molti anni abbiamo un campo di canapa dal quale si ricava il liquore “canapino”, campo registrato e perfettamente in regola.
La musica è un espressione che marca ogni generazione. Ad ognuna la sua. Metterci la testa e il buon senso è segno di una buona educazione. E uno dei messaggi che può essere trasmesso all’interno della festa della canapa è quello di un sano, rispettoso ritorno alla terra anche coltivando canapa tessile come facevano i nostri nonni. Il fraintendimento è un dare per scontato che sia tutto preso alla leggera e che si pensi che, perchè si è giovani, non si è in grado di andare al di sotto della superfice. Demonizzare a priori, senza darsi la possibilità di ascoltare tutte le campane, significa elargire giudizi che rischiano di infangare le buone intenzioni di chi prova a guardare al di là del proprio naso.
La saluto e le auguro una buona vita.
(Mattia Rontevroli)
P.S. – In tre giorni con 5000 persone non c’è stata una persona che ha alzato un dito su qualcuno o che sia stato maleducato con i gestori del Parco Tegge, questo per me è già un successo e noi abbiamo cercato di gestire la festa nel miglio modo possibile.
Chiudiamo tutto!
La festa della canapa è un ritrovo di consumatori di cannabis… chiudiamola! La Notte Rosa è un ritrovo per alcolizzati… chiudiamola! Le scuole sono luoghi di spaccio… chiudiamole!
Etc. Etc.
Chiudiamo in casa i nostri figli!
Non può essere questo il futuro che do a mia figlia, come genitore devo stare attento, vigilare, ma anche insegnare cosa è giusto e cosa è male, ma la scelta finale è sempre e rimarrà sempre dei nostri figli. Per esperienza personale ho fatto le mie scelte stando in mezzo a una realtà dove senza feste della canapa di sigarette artificiali ne giravano molte. Oggi e come ieri i ragazzi vedono e scelgono autonomamente.
(Luca C.)
Sono basita
Ringrazio chi ha dato il consenso per questa manifestazione, non ho dormito per 3 giorni, in linea d’aria la mia casa minimo è a un chilometro, musica assordante dentro alle mura di casa fino alle 5 del mattino. Noi paghiamo le tasse, lavoriamo tutti i giorni, non ci stordiamo. Sono d’accordo con la protesta dei genitori, mi ritengo fortunata, mio figlio non ha l’età della stupidera e non partecipa per mia fortuna a queste manifestazioni. Spero solo che le forze dell’ordine continuino con retate e arresti per la salvezza dei nostri figli e dei figli dei figli. E’ ora di finirla!
Saluti.
(O.A.)
Ho gli stessi pensieri del signore che scrive la lettera… Ci pensavo proprio ieri… Non penso che la canapa nonostante abbia dei possibili utilizzi diversi dal fumarla sia comunque un prodotto utilizzabile da noi (qual è il motivo di cotanto interesse???)… Se il fine è la coltivazione perchè non fare la festa del granoturco e fare conoscere ai nostri giovani le radici della cultura contadina montanara???
(F.C.)
La libertà di ognuno finisce dove inizia quella degli altri
Io abito a Felina ad una distanza di almeno 1 km dal Parco Tegge, eppure venerdì notte io e tutta la mia famiglia abbiamo vissuto una notte da incubo. Fino alle quattro di mattina non è stato possibile riposare e i rumori che sentivamo ci facevano stare male fisicamente. Ricordiamo a chi si vanta della partecipazione di 3000 persone che la mattina di sabato tanta gente deve lavorare. Io mi stupisco di come un comune possa autorizzare eventi del genere. Sono della stessa opinione del genitore preoccupato, io ho un bambino ancora piccolo, ma è necessario che i messaggi che diamo ai giovani siano costruttivi e non distruttivi. Che mondo ci troveremo tollerando queste cose e chi manterrà tutti questi cervelli bruciati?
(Patrizia Bianchi)
Dai commenti si evince il tipico provincialismo, qualunquismo e bigottismo tutto italico. La festa della canapa di Felina non è un ritrovo per fumatori di cannabis, ma una sorta di fiera dove vengono esposti prodotti fatti di fibra di canapa, olio di canapa per usi alimentari, ed altro.
Inoltre sono stati fatti dei dibattiti interessanti, relativamente al senso di una legge che equipara droghe pesanti e leggere. Classica buffonata tutta italica, chiaramente. Nonostante la droga più pesante sia l’alcool (sì, avete sentito bene, non ho detto eroina), tutti continuano a scandalizzarsi per una sostanza (droga? siamo sicuri) che non ha mai causato nè causerà mai morti. Nonostante ogni fine settimana centinaia di ragazzi vengano portati al pronto soccorso in preda a coma etilico, l’italiano medio si scandalizza per qualcuno che si fuma una canna. Cervelli bruciati? Chi lo ha detto? Giovanardi? L’unico ad avere il cervello bacato è proprio lui.
(Paolo di Tarso)
Sì – No…
Non capisco… Le sigarette sì e la canapa no? La canapa la piantavano i nostri nonni e se fumata fa molto meno male delle sigarette… Chiedetelo a un qualsiasi medico. Le feste con ballo liscio sì e le feste con musica “diversa” no? Solo perchè i giovani stanno in giro 2 ore in più? Una volta l’anno non si più dormire 2 ore in meno? L’evasione fiscale, gli scontrini e le fatture non fatte, il lavoro in nero sì ma l’autorizzazione ad un raduno di giovani no? Le ruberie dei politici, le loro prostitute, l’esempio deleterio che danno sì e invece i cani e la “dubbia igiene” di alcuni giovani no?
Cioè… Voi che vi scandalizzate per questo evento (e per alcune parti forse avrete anche ragione! – che ne so…), vi scandalizzate anche per le altre cose o volete solo mettere commenti perbenisti col vostro nome sotto?
Non capisco questo accanimento. Davvero. La nostra società va a rotoli e il problema sono 2 giorni di festa a Felina? Mi sembra che l’operato delle nostre forze dell’ordine abbia evidenziato che il problema droga in montagna è molto diffuso. Non è un problema di una festa. Magari! E che quindi bisognerebbe essere d’esempio per i giovani su tutti gli aspetti della nostra vita. Tutti assieme e tutti i giorni. Fare della repressione, accanirsi o cancellare una festa temo proprio che non serva a niente.
I perbenisti ai giovani non piacciono… Ai giovani piacciono le persone coerenti.
Buona giornata.
(Luca)
Per Mr. F.C.
Qual (senza apostrofo) è il motivo di cotanto interesse? Mi scusi, ma che domanda è? L’ha posta anche a chi ha organizzato la festa dell’asparago selvatico a Vezzano? E se ci tiene davvero a promuovere il granoturco, organizzi LEI la festa del granoturco! Io le assicuro che verrò! Ma prima si risponda da solo: qual è il motivo di cotanto interesse per il granoturco?
(Ivan Campi)
Precisazione della redazione
@CAbbiamo scelto di pubblicare tutti i commenti che sono arrivati in redazione che non fossero offensivi o che pretendessero con arroganza di venire pubblicati. Siamo consapevoli che alcuni commenti siano molto discutibili, chi legge farà le proprie considerazioni. Ci teniamo a ribadire che questa è una testata portata avanti col lavoro di volontari, che hanno un lavoro e dedicano il tempo che possono a @CRedacon#C. Vi sono lettori che inveiscono e scrivono con arroganza insulti alla redazione, per poi continuare a inviare i loro commenti con la pretesa di pubblicazione. In linea di massima cerchiamo di dar voce a tutti coloro che ci scrivono in modo educato, avendo cura di verificare l’identità di chi ci scrive e seguendo il criterio se il commento aggiunge, arricchisce la notizia o è solo uno sfogo personale che utilizza questo mezzo per fini propri. I saccenti e gli arroganti sono stati invitati a non scriverci più. Le persone che hanno una loro opinione, anche discordante con la linea editoriale, sono benvenute. Purché ci sia rispetto del lavoro che facciamo, lo ripetiamo, come volontari.
(La redazione)#C
Controsenso col patrocinio del Comune
Ho letto tutti i commenti e sono veramente perplesso su tanti argomenti.
1. Dai commenti dei partecipanti vi è l’ammissione che alla festa della canapa vi sia stato un uso massiccio di droghe leggere. Potendo essere d’accordo sul fatto che sia peggio andare allo stadio, bere fino a stare male oppure sballare con altri tipi di droghe, ci tenevo a sottolineare che le droghe leggere in Italia sono ILLEGALI. L’ammissione di farne uso in una festa di quel tipo è gravissimo. Il prossimo anno faremo la festa della coca, sarebbe un evento incredibile, gente che viene da tutta Italia, migliaia di partecipanti, ma ricordiamoci che il rispetto delle regole è fondamentale per una società civile. Vuoi fumarti un cannone????? Tua libera scelta, rischio tuo. Ma fare una festa di questo è un CONTROSENSO COL PATROCINIO DEL COMUNE.
2. Io sono stato al sabato a dare un’occhiata e lasciamo stare il volume eccessivo della musica (e vi assicuro che ho partecipato ad eventi in tutta Italia) ma l’orario fino al quale si è protratta è stato veramente un insulto a chi durante l’anno si vede arrivare i carabinieri se sfora di 10 minuti…
3. Dove erano le istituzioni???? Vogliamo fare una festa ad alto rischio di utilizzo di droghe leggere (cosa che il Comune con “Piazza pulita” si è impegnato a combattere) perchè il prossimo anno non mandiamo un carabiniere ogni 50 partecipanti???? Tanto gli organizzatori se operano nella legalità non hanno nulla da temere.
Detto questo e giudicando me stesso molto tollerante verso le altre opinioni dico: ha senso fare una festa in cui il consumo di droghe leggere è una cosa normale, andando contro la legge italiana??? Ha senso il NON RISPETTO degli orari invadendo le libertà di chi non è interessato dalla festa????
Gradirei commenti costruttivi, non i soliti vai al concerto di Ligabue e li si fanno tutti dei cannoni oppure vai al Papeete e li gira la coca… Rispondetemi senza tirare in ballo altre situazioni altrimenti si innesca il gioco dello stupratore che dice che esistono i pedofili, additandoli. Siamo in Italia, siamo liberi ma come cittadini siamo tenuti a rispettare la legge.
(Omar Verellino)
Ma il Comune tace?
Ho letto oon divertimento tutti i commenti. Ho apprezzato il tono garbato di Mattia, che se ho capito bene ha organizzato la festa. Forse va fatto tesoro di alcuni suggerimenti e apportare modifiche alla suddetta festa? Forse c’è tanta ingenuità dietro questa manifestazione? Però mi meraviglio che il Comune taccia, dopo essere più volte stato tirato in ballo. Come mai? Tutti in ferie? Nulla da dire? Non ci sono più regole? A chi tocca stabilirle? Sono d’accordo con chi dice insegniamo ai giovani a distinguere piuttosto che proibire. Però anche l’esterno deve avere una coerenza? Demagogia? Paura di perdere voti? Aspetto con fiducia una risposta.
(Un cittadino fiducioso nelle autorità)
A Omar Verellino
Non stupiamoci dell’uso di droghe perchè NESSUNO è in grado di controllare l’andamento di migliaia di persone e cercare di fermarle. Non accade ai grandi eventi, immaginiamoci qui a Felina. Come ho già detto, è la festa della canapa, non della cannabis. Smettetela di collegarla ogni volta con tale droga perchè dopo un po’ viene veramente difficile rispondere agli stessi commenti ma viene altrettanto facile stufarsi ed incominciare a cambiare i toni della discussione.
Il Comune ha dato il patrocinio, niente altro. Non ci ha dato la delega per l’orario, non ci ha dato denaro per i bagni chimici né per altro. Siamo stati completamente ignoranti da ogni organo istituzionale e abbiamo costruito il tutto tramite soldi, lavoro e fatica completamente NOSTRI. Dove erano le istituzioni? Le istituzioni sono solamente capaci di parlare, di fare fumo e costruire su macerie. Filippi sono tre edizioni che lo invitiamo al dibattito annuale (dato che ogni volta coglie il momento per spararne una delle sue, inventandosi storie e gettando fango ovunque), ma niente. Alessandro Raniero Davoli aveva promesso che sarebbe venuto a controllare la situazione, lo abbiamo aspettato per ore, ma niente, sparito anche lui. CHIUNQUE era libero di venire, di controllare e criticare, ma mi pare che la maggior parte delle critiche venga da chi la festa non l’ha vista o, ironicamente parlando, l’ha sentita a causa del rumore.
Parliamo del rumore. Di cosa vi stupite? E’ COSI’ OVUNQUE, IN TUTTO IL MONDO. Molti spettacoli vanno avanti fino le ore 4 o 5, qui abbiamo staccato tutto alle 3,30 il primo giorno, alle 3 il secondo (sabato) e all’una il terzo ed ultimo giorno. Sarebbe come se a Baiso si lamentassero del Sophia che va avanti fino alle 5 tutti i venerdì. Qui si tratta di una festa che una volta all’anno porta migliaia di persone da tutta Italia e non solo, fa girare il mercato e dalle ceneri di un posto desolato fa nascere vita e speranza.
La notte rosa a Castelnovo ne’ Monti può andare avanti fino alle 6-7 di mattina mentre la festa della canapa no? Città Slow idem ma la festa della canapa no? Dovreste solamente ringraziare il lavoro di un’associazione gestita da pochi ragazzi che con le proprie forze andando contro tutto e tutti organizzano serate di informazione o per Emergency con donazioni, contro l’omofobia e cineforum per tutti. Il fatto che si chiami festa della canapa o associazione culturale Cannabis Info non vuole dire che di tutto quello che circonda la canapa non ce ne freghi altamente, anzi. Quello che tristemente fa ridere è che in Italia o qui in montagna TUTTI si lamentino del fatto che nessuno faccia qualcosa, che la politica è vecchia e che i giovani sono dei cioccapiatti che non hanno voglia di fare niente. PER UNA VOLTA che qualcuno si muove (con ragioni nobili, quali uguaglianza sociale, antirazzismo e una nuova politica di gestione delle risorse) siete TUTTI pronti a criticare perchè c’è qualcosa che non va.
Volete che si cambi nome? Fatelo presente, fate critiche, parlate e parlate, ma fatelo in modo COSTRUTTIVO E RAZIONALE, VI PREGO.
(Commento firmato)
Caro genitore, il senso e il motivo di questo evento è totalmente diverso di quello che ha inteso lei. La canapa nel mondo è una delle piante piu forti e semplici da coltivare, cresce e produce praticamente in assenza di acqua ed è stata usata fin dall’antchità. Con le materie prime della canapa si possono produrre, in modo pulito ed economicamente conveniente, tessuti, carta, plastiche, vernici, combustibili, materiali per l’edilizia ed anche un olio alimentare di altissime qualità. Vorrei ribadire che la festa promuove questo tipo di canapa ed è un modo per cercare di sensibilizzare le persone su come potremmo utilizzare le nostre risorse senza danneggiare il pianeta e noi stessi. Se lei in questi anni avesse partecipato in modo più approfondito e senza pregiudizi a questa festa, queste cose le sarebbero state spiegate in modo molto piu appropriato. Io ho 65 anni, non ho mai fatto uso di sostanze stupefacenti ed ho partecipato comunque alla festa con i miei tre figli e mio nipote che ha due anni e mezzo e sono stato molto bene. E’ ovvio che su 5000 persone ci possano essere stati quelli che abbiano esagerato, ma nonostante tutto il rispetto verso gli altri ha prevalso e ho trovato che l’ambiente fosse molto più tranquillo e confortevole rispetto a tanti altri bar, feste, discoteche, ecc. ecc. qui in montagna.
(Piero)
@CRiceviamo e pubblichiamo dal consigliere Fabio Filippi#C
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A Castelnovo ne’ Monti operazione antidroga “Piazza pulita”, a Felina festa della canapa
Quali i valori di riferimento?
Castelnovo ne’ Monti è il paese delle contraddizioni, da una parte le forze dell’ordine e la magistratura impegnate in una maxi operazione antidroga “Piazza pulita”, che ha portato all’arresto di 68 persone, una settantina di denunciati come consumatori ed una ventina di chilogrammi di droga sequestrati; dall’altra abbiamo l’Amministrazione comunale che continua, come se niente fosse, a supportare feste pericolose, come quella della canapa. A Felina di Castelnovo ne’ Monti, infatti, da oggi 15 luglio, al 17 si rinnova la cosiddetta festa della canapa, pianta da cui si ricava il Thc (vero e proprio composto stupefacente).
La cannabis non può essere considerata in alcun modo una droga leggera e, chiaramente, non può esserne tollerato l’uso. Attraverso lo studio degli effetti sul cervello si è visto che la sostanza è in grado di produrre danni e condizioni di rischio per la salute mentale e agli altri organi e apparati. I cannabinoidi sono pericolosi per la salute pubblica e provocano danni cerebrali. La politica dovrebbe lavorare sulla prevenzione e l’informazione, ad iniziare dalle scuole, dalle famiglie, dalle parrocchie, dalle stesse sedi degli enti pubblici e dai luoghi di aggregazione: è sul territorio che si combattono e si vincono le battaglie. Non possiamo dare ai giovani dei messaggi sbagliati e contraddittori.
Dietro a queste manifestazioni che si vendono come eventi culturali, d’informazione oltre che di divertimento, si celano ambigui tentativi di diffondere quell’aberrante cultura del “non è vero che la droga leggera fa male e chi la contrasta è un incompetente bacchettone”. Non possiamo accettare che passi questo messaggio sbagliato, diseducativo e dannoso per le famiglie e per la società. Iniziative come quella di Felina sono pericolose. All’interno della festa è possibile acquistare semi, kit per drogarsi, congegni per coltivare e conservare la marijuana. Come se tutto rientrasse nel lecito e nella normalità. Con la salute dei giovani non si scherza. Inoltre, ci ha molto sorpreso la massiccia campagna per pubblicizzare la manifestazione. Chi l’ha finanziata? Chi ci guadagna da questa festa? Scuole, istituzioni e associazioni dovrebbero sforzarsi per educare alla vita e ai valori veri, a quella vita normale fatta di sacrifici, di gioie e dolori, di regole, di diritti e doveri ma soprattutto di conquiste meritate con il tempo e la fatica, rifiutando il tutto e subito. Non si risolvono i problemi assumendo droghe.
(Fabio Filippi)
@C Pubblichiamo la copia dell’interpellanza in attesa della risposta da parte della pubblica amministrazione.#C
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INTERPELLANZA
Il sottoscritto, Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della libertà;
Premesso che
che dal 15 al 17 luglio 2011 a Felina di Castelnovo ne’ Monti è in programma la manifestazione denominata “Festa della canapa”;
sottolineato
– che la canapa è la pianta da cui si ricava il Thc (composto stupefacente);
– che a Castelnovo ne’ Monti in questi giorni è stata svolta dalle forze dell’ordine l’operazione antidroga “Piazza pulita”, sono state arrestate 68 persone, una settantina di assuntori sono stati segnalati all’autorità competente e sono stati sequestrati oltre 20 chilogrammi di droga;
– che la cannabis non può essere considerata una droga leggera. Attraverso lo studio degli effetti della cannabis sul cervello si ricava che la sostanza è in grado di produrre danni e condizioni di rischio per la salute mentale e per altri organi e apparati. E’ dimostrato dal punto di vista scientifico e delle neuroscienze che i cannabinoidi provocano gravi danni cerebrali;
– che la politica deve lavorare sulla prevenzione e l’informazione, ad iniziare dalle scuole, dalle famiglie, nelle parrocchie, nelle stesse sedi degli enti pubblici e nei luoghi di aggregazione: è sul territorio che si combattono e si vincono le battaglie;
rilevato
– che dietro a queste iniziative che si inquadrano come eventi d’informazione oltre che di divertimento si cela un tentativo di diffondere quell’aberrante cultura del “non è vero che la droga leggera fa male e chi la contrasta è un incompetente bacchettone”. Un inno allo sballo, alla rivolta contro le regole;
– che manifestazioni come quella di Felina possono sembrare apparentemente innocue, ma in realtà, all’interno della festa, è possibile acquistare semi, kit per drogarsi, congegni per coltivare e conservare la marijuana. Come se tutto rientrasse nel lecito;
– che per promuovere l’iniziativa è stata organizzata una massiccia campagna pubblicitaria con articoli sui media e manifesti affissi in tutta la provincia;
interpella la giunta per sapere
– se l’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti abbia patrocinato la festa;
– chi abbia concesso agli organizzatori della festa l’area del Parco Tegge;
– a quanto corrisponda l’importo dell’affitto per l’uso dei pubblici spazi del Parco Tegge;
– se reputi sbagliato il messaggio rivolto ai giovani dagli organizzatori della Festa della canapa;
– se consideri i cannabinoidi sostanza pericolosa per la salute pubblica;
– se intenda contrastare iniziative come quella di Felina.
(Fabio Filippi)
Pensare con la propria testa
Ritengo di pensare con la mia testa, giusto o sbagliato che sia, vorrei solo dire un paio di cose su questa diatriba:
1. penso che si giusto cominciare a pensare che la cannabis non sia equiparabile alle droghe pesanti/chimiche, a meno di rientrare in un piano proibizionista che vieti alla stessa stregua alcool e tabacco;
2. la festa di Felina è quello che è, mi potete ripetere fino alla noia che è pro canapa italiana… pro l’uso della canapa per fare qualsiasi cosa… non prendiamoci in giro; se fosse così e si parlasse di coltivare canapa italiana come se fosse una coltivazione da reddito contadino ci sarebbe molta meno gente, oppure è un raduno di contadini 2.0 che presto faticheranno nei campi dall’alba ogni mattina come i nonni che coltivavano la canapa per campare?
(Corrado Parisoli)
Per Omar
Rispondo volentieri a Omar:
1) la festa al suo terzo anno ha come tutti gli altri anni lavorato ed organizzato l’evento nel rispetto della legge promuovendo la pianta canapa, legalmente coltivabile. Se durante la festa alcune persone hanno fatto uso di sostanze e non hanno problemi a parlarne apertamente sono liberissimi di farlo. Noi abbiamo lavorato nel rispetto delle regole, con tanto di entrata a pagamento “registrato” e un servizio d’ordine molto attento a che non si verificasse nessun tipo di spaccio, rissa, ecc. ecc..Stessa cosa non si può dire per la maggior parte delle feste della provincia;
2) la musica era tarata al massimo consentito dall’Arpa e l’orario di chiusura “musicale” è stato rispettato, soprattutto sabato sera, alle ore 3:00, come tutte le altre manifestazioni estive del Comune, città slow, notte rosa, ecc.;
3) gli organizzatori hanno operato nel massimo della legalità;
4) la manifestazione si è svolta senza alcun incidente;
5) la domanda sulle istituzioni non la capisco, alcuni anni sono venuti, altri no.
Le dico una cosa, perchè non va a controllare lei di persone tutte le altre feste? Solo perchè non si chiamano festa della canapa? Le cose sono due: o le piace vincere facile o non riconosce le piante.
(Mattia Rontevroli)
Bingo
Bene, ora ci siamo proprio tutti, tutto va sempre a finire in parole al vento, demagogia, massicce prese di posizione e come sempre si dimentica il singolo, la libertà di scelta e di espressione. Nessuno,,dico nessuno, è stato preso a forza e portato al Parco Tegge a vedere, annusare, inalare nessun tipo di additivo strano o strani aromi. Permessi, dati, locali, dati, controlli effettuati, basta, veramente basta. Vogliamo tornare al rispetto e la considerazione delle scelte altrui. Momento difficile per tutti, economico, culturale, stiamo pagando anni di forsennato sviluppo economico. Anni in cui abbiamo abbandonato tutto, cultura, tradizioni, educazione e rispetto; ora tutto finito, bastano due giornate nere in borsa e il nostro mondo crolla, i nostri miti e i nostri sogni; questo per capire a cosa ci siamo affidati. Penso sia giusto parlare e trattare di questi problemi, disagio giovanile, dipendenze e vuoti, ma nessuno, secondo me, si può alzare a paladino della ragione e perbenista assoluto. Qui parliamo di individui, storie, vite; qui deve saltare fuori l’unicità delle persone, non i soliti stereotipi e pregiudizi. Grazie.
(Massimo Mercati)
Permettetemi un po’ di sano umorismo… Ricordo che nemmeno le scorie nucleari sono prive di effetti nocivi eppure c’era chi proponeva di fare un sito di stoccaggio proprio nella nostra zona. Detto questo, mi chiedo come il consigliere Filippi si permetta di “insegnare” alle altre famiglie quali siano i valori… Come ci si può permettere di ergersi a giudice di altri? E’ certo che le famiglie come la mia che hanno partecipato alla festa della canapa non ci siano figli educati ai valori della famiglia, della amicizia, del lavoro, al rispetto della legge? Invito il signor Filippi che è di Casina come me a fare un giro in qualche bar e dirmi quanti ragazzini vede consumare smodatamente alcol, giocare alle slot (anche senza avere i 18 anni di legge) e poi vorrei che mi spiegasse cosa c’è nel gioco d’azzardo di “morale”… Vorrei far presente che ci sono stati molti casi, anche locali, di famiglie rovinate dall’alcol e dal gioco. Ultimamente a Reggio si è aperta un’associazione per aiutare i dipendenti da slot, in aumento anche in montagna, eppure proprio il consigliere Filippi aveva proposto l’apertura di un casinò nella nostra montagna. Allora chiedo COERENZA, chiedo che si schieri apertamente contro il gioco da azzardo, contro la cultura dell’abuso di alcol e visto che io da cittadina non posso lo invito a fare un’interpellanza anche sulla diffusione e pericolosità della dipendenza da gioco e su come intendono attivarsi le amministrazioni. Solo allora accetterò lezioni di morale, per ora mi propongo come “guida” al signor Filippi; al mio ritorno dall’estero sarò felice di accompagnarlo io stessa in paese e fagli notare quanta incoerenza ci sia. Non che ci sia bisogno di farlo ma giusto per chiarire la mia posizione non sono una consumatrice di stupefacenti, ho cercato di educare al meglio i miei figli, spiegando loro tutto il più chiaramente possibile e infine pur non condividendo l’uso di droghe nè pesanti nè leggere non mi piace la penalizzazione del consumatore, anche perchè vorrei mi fosse spiegato perchè gli alcolizzati, i giocatori, i fumatori non vengono puniti… A parlar di coerenza si fa presto…
(Monja)
Meno male che Filippi c’è!
Altrimenti la nostra vita che senso avrebbe? Solito intervento inutile del consigliere regionale, forse ancora sconvolto dall’esito del referendum… Quoto Monja, la sua compaesana, riga per riga!
(Commento firmato)
Ctrl C + Ctrl V
Noto con piacere che per il quarto anno consecutivo ci si ritrova a parlare delle solite cose, fa sorridere andare a cercare i vecchi articoli sulla festa e vedere che le argomentazioni di Filippi non sono altro che dei copia & incolla di vecchi comunicati stampa… Il che dovrebbe già far riflettere di per sè…
In qualità di organizzatore rispondo ad un paio di quesiti:
– l’Amministrazione comunale ha patrocinato l’evento, come da quattro anni a questa parte… non c’era bisogno di un interpellanza per saperlo, visto che il logo del Comune si trovava su ogni locandina/flyer appeso per le province dell’Emilia;
– l’Amministrazione comunale non ha sborsato un centesimo per la festa, nè noi organizzatori avremmo voluto un centesimo pubblico da destinare all’evento; abbiamo piacere di camminare con le nostre gambe, senza alcun tipo di aiuto, soprattutto per evitare facili strumentalizzazioni;
– l’evento nel suo complesso è costato a noi organizzatori una cifra che si aggira intorno ai 35000,00 €, in gran parte anticipati da noi stessi grazie ai risparmi personali di ognuno (lavoriamo tutti regolarmente, quindi possiamo permetterci di investire i soldi guadagnati come meglio crediamo); la parte restante, come ogni anno, era affidata all’incosciente teoria del “guadagno ipotetico” ricavato da ingressi e bar;
– di anno in anno ci siamo impegnati affinchè la proposta musicale fosse sempre di maggior rilievo, vista la carenza di alternativa non solo in Appennino ma nell’intera provincia di Reggio Emilia… quest’anno abbiamo proposto una @Cline up#C di livello internazionale, non per noi stessi, ma per dare una valida alternativa musicale in un luogo dove normalmente la varietà di generi musicali proposti si conta sulle dita di una mano…
– il Parco Tegge (che io sappia) è proprietà della Cooperativa Parco Tegge, non del Comune, quindi non vedo il senso della richiesta di sapere il canone di locazione del pubblico spazio quando questo spazio pubblico non è…
– le bancarelle non vendevano semi nè articoli per la coltivazione in quanto SEVERAMENTE VIETATO.
Personalmente mi sento molto amareggiato per tutto questo accanimento nei nostri confronti, ho visto una paese di 2000 abitanti raddoppiare la propria popolazione in 2 giorni, con giovani provenienti da tutta Italia e chi anche dall’estero, con un conseguente incremento delle vendita per bar, ristoranti, supermercati… Posso capire che il turismo da ospizio al quale ormai siamo abituati sia meno fastidioso di 5000 ragazzi dai 15 ai 30 anni, ma per 3 giorni all’anno si potrebbe anche portare pazienza, secondo me… Il resto delle polemiche sul lecito/non lecito è pura ipocrisia… l’evento è regolarmente autorizzato e con tutti i permessi in regola, il resto sono chiacchiere…
(Pietro Magnani, associazione culturale Cannabis Info)
Caro genitore preoccupato, per prima cosa, la musica, come ha detto Mattia, è stata tenuta sotto i livelli massimi dell’Arpa, con il rilevatore di decibel. Con il massimo rispetto, se lei non si fida di suo figlio vuole dire che l’ha educato bene. Suo figlio sa scegliere come un ragazzo adulto, non si preoccupi. Queste critiche nascono solo perchè il nome della festa è festa della canapa, vi posso assicurare che la droga c’era pure al Papeete a Castelnovo… Ma perchè nessuna lamentela? Eppure anche lì, nel bel mezzo della piazza, hanno tenuto la musica alta fino a oltre le 3, e io ho aspettato che smettessero per dormire. Come può la gente lamentarsi di un evento che porta così tanto turismo in montagna? Poi non venite a lamentarsi che qui in montagna non viene organizzato niente di interessante, perchè in questo caso l’organizzazione che ci sta dietro ha impiegato un anno per organizzare tutto ciò, il risultato a mio avviso è stato molto buono, e la gente? Si lamenta perchè su 365 giorni all’anno 2 giorni dorme 2 ore in meno???? E per il fatto dello sballo poi… Sarei curioso che qualcuno organizzasse un bella @Cstreet parade#C in centro a Felina con 50 carri che buttano su musica techno fino alla mattina, non fino alle 3, così dopo il vero sballo lo vedete veramente. I temi della festa erano gli usi della CANAPA, non della marijuana, è ben diverso; se non conoscete informatevi prima di criticare negativamente, e la gente che fumava le canne dentro ha solamente male intrapreso il nome della festa. Cosa deve fare l’organizzazione? Mettersi a perquisire ogni persona che entra???? Il ragazzo che giovedì è stato arrestato era presente alla festa perchè è stato processato e scarcerato. Mi dispiace perchè le persone che si lamentano stanno cercando di fare in modo di infangare questo evento senza nessuna vera motivazione, per motivi ridicoli, per via dei soliti pregiudizi, e vedo che anche i politici locali, oltre che a fare copia e incolla ogni anno in occasione di questo evento, e per di più dicendo anche cose false e infondate, non sono da meno.
Saluti.
(Gabriele)
Per Filippi
Dopo aver dichiarato di essere favorevole alla costruzione di una centrale nucleare vicino al Po e stoccare le scorie nucleari nelle grotte dell’appenino perchè non nocive pensa che la sua interpellanza possa avere il crisma della credibilità?
Cordiali saluti.
(E. Fiorini)
Mi sono data il tempo di leggere i commenti e ho tratto liberamente qualche conclusione. Onestamente credo che non ci sia mestiere e compito più difficile di quello del genitore. Non si nasce genitori, e si può solo provare con tutte le forze a farlo al meglio possibile. Trovo quindi difficile giudicare il lavoro svolto da un genitore sui propri figli. Ho visto i miei sudare per starmi dietro durante l’adolescenza (periodo complicato per chiunque, qualsiasi educazione abbia ricevuto)… Questo per rispondere a tutti quelli che si sono infuocati asserendo che se il figlio fuma è colpa della sua educazione. Che tristezza…
La preoccupazione è anch’essa un sentimento che spesso caratterizza un padre e/o una madre, ma anche tutti i rapporti d’amore. Apprezzo che il padre della lettera abbia voluto “verificare cosa c’era da suscitare tanto entusiasmo in mio figlio” e sia venuto alla festa. Ma, forse, avrebbe dovuto lasciare fuori i pregiudizi e qualche “sentito dire che…”. Si sono create troppe idee negative intorno alla festa della Canapa, come se fosse un luogo di perdizione dove appena entri mille diavoli tentatori ti infilano in tasca della marijuana. Il genitore nella lettera dice “dove si legittima un uso smodato, accettato, anzi incoraggiato”. La festa della canapa NON incoraggia a fumare e tantomeno lo legittima. Proviamo ad annusare l’aria ad una semplice festa di paese… tra una zaffata di porchetta e una di salsiccia… voilà!sorpresa! Non possiamo ragionare per pure associazioni di idee… E’ inoltre inutile espandere il discorso a tutte le piaghe sociali (alcool, cocaina, vendita del proprio corpo…) che abbiamo nel nostro Paese. Non c’è qualcosa più o meno peggio di un’altra. E comunque non siamo qua per dimostrare che ci sono cose peggiori del fumarsi una canna, ma piuttosto nel rispettare tutti ragazzi che si sono fatti un mazzo così. Non limitarsi a vedere le cose solo per il nome che portano (che anche quello…per travisarlo ci vuole impegno!) ma a cercare di vedere le cose a 360°. Chiediamo all’ideatore della festa del granoturco che sarebbe disposto a tirare fuori di tasca sua 35.000 euro… Dovremmo essere orgogliosi di avere ragazzi in montagna che hanno voglia di cambiare le cose, che si rimboccano le maniche per creare progetti importanti, e che, per fortuna, non si fanno buttare giù da commenti ignoranti. Chi di noi può alzare la mano e dire “Io ho realizzato qualcosa di importante”? Loro possono farlo.
(Elena Manfredini)
Mi scusi, Elena, il suo ragionamento non fa una piega. Quello che lascia perplesso è come mai tanto impegno dedicato proprio alla canapa? C’era comunque alla festa un grande striscione con scritto LEGALIZZIAMOLA, io ci sento dell’ambiguità, poca chiarezza. Non metto in dubbio l’impegno, ma perché indirizzato alla canapa? Perché una festa del genere con gli stessi gruppi e gli stessi giovani non dedicarla a un altro tema, solo per fare un esempio, come una responsabilizzazione dei giovani alle fonti di energia alternativa? Perché così sembra che l’impegno sulla canapa sia interessato a liberalizzare il consumo del THC. Io non sono contrario, sono favorevole alla sua liberalizzazione, ma in questa manifestazione c’è poca chiarezza. E credo sia questa ambiguità di fondo a spaventare. Dichiaratevi e abbiate il coraggio di motivare le scelte che ci sono dietro al consumo di cannabinolo. Con tranquillità.
(Riccardo Comastri)
Festa della canapa
Non c’è piu religione a questo mondo: gli darei io la “festa della canapa”, sì, nella schiena a forza di “nervate”. Si combatte tutti i giorni per cercare di togliere gli stuperfacenti dalla montagna e poi ecco li la “festa”. Sono preoccupato e non poco.
(Un montanaro)
Festa pericolosa o piazza pulita ipocrita?
Mi chiedo se i pezzi grossi verranno mai toccati da questo tipo di operazioni “Piazza pulita”. No perchè sono potenti, chi più chi meno ma in qualche modo influenti sulla piccola popolazione territoriale. Allora diamo la colpa alla festa della canapa per evitare di parlare con i nostri figli di guardarli negli occhi, di ascoltarli. E’ più facile e intanto teniamo la testa sotto la sabbia e si continua a proteggere i ben pensanti viscidi che però sono puliti e si vestono bene. A Castelnovo è l’abito che fa il monaco. Che rammarico.
(Natalia Gilioli)
Bravi ragazzi
Io penso che siano da ammirare i ragazzi che hanno organizzato la festa, non è facile prendersi un impegno del genere per dei ragazzi giovani, ma è sicuramente meglio quello che stare tutte le sere al bar a rincoglionirsi. Perchè accanirsi tanto su una festa che è piaciuta a tutti, giovani e meno giovani, famiglie, persone anziane che sono venute a vedere le bancarelle, coppiette, ecc…? Le persone che erano alla festa sono state educatissime con gli operatori della mensa e dei bar, i bagni anche alle 3 di notte erano puliti, è stata fatta la raccolta differenziata e dei volontari hanno pulito nei posti dove qualcuno aveva sporcato; e questi sarebbero pericolosi drogati da mettere in galera? Si fa la festa della canapa per sensibilizzare ad un ritorno a questo tipo di agricoltura, che veramente potrebbe salvare il mondo (e non esagero, informatevi). Pensate ad esempio che la carta di canapa è più resistente della cellulosa ed è fatta con una pianta stagionale, che non richiede diserbanti perchè è autodiserbante, che non impoverisce i terreni ma li arricchisce… Cosa vogliamo di più? Il nucleare e il petrolio? Poi ci sta che ci siano anche estimatori ed utilizzatori di questa pianta per motivi “ludici”, ma lo stesso possiamo dire del vino o della birra. Quante feste ci sono legate all’alcol e che ne incitano al consumo? Sono forse più giuste? Chi vuole informarsi seriamente sui PRESUNTI DANNI che farebbe la cannabis provi a sentire gente che ne fa uso da 20 o 30 anni e veda se sono tutti degli ebeti con la bava alla bocca o sono persone che magari ragionano e anche meglio di altri; le prove e le verità sono sotto gli occhi, basta volerle vedere con animo aperto e sereno. Certo dispiace per chi ha avuto problemi con il rumore, è inevitabile, ma in fondo sono solo due sere all’anno, proprio non ce la fate a sopportarle? E dai, un po’ di tolleranza non guasta!!
Buona giornata a tutti, peace & love.
(Silvia)
Per sostenitori della festa
Sono stato all’Eima (Expo inter meccanizzazione agricola) e ho avuto modo di riscoprire le tante qualità della canapa che pochi anni fa si trovava normalmente nei nostri campi. Nessuna musica ad alto volume, nessun personaggio “strano”, nessun odore particolare. Permettetemi di definire strano che chi vuole far conoscere la canapa ne sia un consumatore. Concordo: droga, tabacco, alcool tutti sullo stesso piano. Sarei curioso di conoscere le prescrizioni della commissione spettacoli per una maifestazione con 3000 partecipanti ma se state alle regole nessun problema.
Una domanda però l’avrei: io mi sballo guardando la Pietra, mangiando una pizza con i miei amici, ancor più aiutando qualcuno. Evito di bere un bicchiere perchè potrebbe causare guai a me e soprattutto agli altri. Possibile che non si possa gustare il mondo senza ubriacarsi, fumarsi 20 sigarette o farsi delle canne?
(mc)
Credo ci sia una predisposizione di fondo che porta a voler trovare a tutti i costi il marcio dove il marcio, di fatto, non c’è. Sono dispiaciuta e rammaricata per dover ogni anno affrontare, mio malgrado, critiche che di costruttivo hanno ben poco. Posso capire le preoccupazioni ma non comprendo il perchè dell’accanimento generalizzato. Puntare il dito indice, vantarsi di non bere, di non fumare, di passare il tempo a fare volontariato… Ma che roba è? E’ una gara a chi la spara più grossa forse (chi ha orecchie per intendere intenda)? Ma poi che ne sapete di chi frequenta e organizza la festa? Faccio parte dell’associazione culturale Cannabis Info da anni. Ebbene sì, associazione culturale. Di quelle che fanno volontariato e tutto il resto… Di quelle che si adoperano per agevolare l’integrazione multiculturale, che si mettono in prima linea per la difesa dell’ambiente, che si fanno spalare letame addosso per promuovere una pianta LEGALE, SANA e che certamente NON SI METTONO A INCENTIVARE (E PROMUOVERE) L’USO DI SOSTANZE ILLEGALI perchè è CONTRO, oltretutto, ai principi della festa. Persone normali, non certo delinquenti, che ogni mattina si alzano per andare a lavorare come tutti. E’ strano questo? Vedere che un paese come Felina (e non solo Felina) possa trarre giovamento economico, anche solo per 2 giorni, è strano anche questo? La collaborazione costruttiva tra varie generazioni è malsana forse? Qualcuno ha notato che la festa (perchè comunque festa rimane con annessi e connessi) si è svolta a cielo aperto, a norma e NON in un luogo sperduto? Dove i genitori hanno la possibilità di monitorare i propri figli e comunicarvici facilmente (e anche riportarli a casa volendo)? Insomma, da parte mia posso dire che l’impegno per tentare di rispettare e tutelare tutti c’è stato e che la maggior parte dei partecipanti ha agito nel rispetto dei luoghi e delle persone. Educatamente. Non punterò l’indice su altre feste e su personaggi ambigui sputasentenze perchè occhi e orecchie per intendere li abbiamo tutti ma solo mi chiedo il perchè del voler demonizzare a tutti i costi senza prima informarsi.
Grazie, buona vita.
(Elisabetta Corbelli)
Per Riccardo Comastri
Cerco di essere sempre il più pacato possibile su questa testata giornalistica… Non c’era nessun striscione con la scritta “LEGALIZZIAMOLA”. L’unico striscione che c’era era dell’associazione “Ascia” che ha tenuto il dibattito e che diceva “NON SIAMO CRIMINALI”. Con al di sotto il !!SITO!! dell’associazione, RIPETO DELL’ASSOCIAZIONE: legalizziamolaCANAPA.COM.
Quindi aspetto, tempestive, le sue scuse a riguardo, poichè ha dato un’informazione molto grave e fuorviante. A meno che non porti le prove di questo striscione, foto…
In caso contrario prenderò personalmente provvedimenti legali a riguardo.
Saluti.
(Mattia Rontevroli)
Festa della canapa
Se ce ne fosse bisogno, vorrei chiarire la mia posizione. Io non sono contro la legalizzazione della cannabis, anzi, forse potrebbe essere un modo per togliere soldi a malavita; non entro però nel merito di come si dovrebbe legalizzare perché mi pare un argomento troppo lungo e complicato e soprattutto non inerente alla discussione. Sono contro invece alla difesa della festa, come festa della canapa da reddito agricolo (coltivazione ed uso industriale/artigianale); ok qui da noi è normale il “tutti sanno ma si fa finta di nulla” non continuate a perorare la causa carta di canapa, ecc. Non volete legalizzare quella su! Difendete ciò che volete legalizzare, secondo me il gruppo ne trarrebbe vantaggio, quantomeno per la coerenza che dimostrerebbe.
(Corrado Parisoli)
Festa della canapa a Felina
Nell’anno 1936 io avevo 8 anni e mi ricordo che quando andavo nel campetto di canapa (coltivata per uno tessile) mi addormentavo. Ora penso, ma cosa vogliono questi giovani? Forse vogliono dormire (vita natural durante?). State ben desti, carissimi, perchè il mondo ha bisogno dei vostri cervelli freschi in grado di costruire un avvenire migliore.
(Angiolina Casoni)
Chiedo scusa
Sì, ha ragione lei, sig. Mattia, la scritta da me riportata era incompleta e inesatta e quindi le chiedo scusa. Di fatto non ci trovo nulla di male in chi vuole legalizzare le sostanze e non per questo li reputo criminali. I miei altri quesiti restano aperti.
Saluti.
(Riccardo Comastri)
Ho letto solo oggi con attenzione e rispetto gli interventi di molti cittadini, sulla festa della canapa di Felina. Lascio volutamente perdere gli eccessi celebrativi e negativi, le provocazioni e le strumentalizzazioni come quella di “accumunare” la festa stessa all’operazione “Piazza pulita” condotta dalle forze dell’ordine contro la diffusione e lo spaccio di droga nella nostra montagna. Il patrocinio del Comune fu dato inizialmente (alcuni anni fa) a questa iniziativa organizzata da giovani di Felina che volevano presentare gli utilizzi legali e più svariati della canapa. Era una festa certamente più piccola, più spontanea, locale ed “artigianale”. Si dibatteva dell’utilizzo diversificato e legale della canapa contrastandone invece l’uso come stupefacente. Festa della canapa e non della marijuana. Patrocinio e non sostegno finanziario. Certamente negli anni la festa si è trasformata, diventando più un evento musicale importante e meno un momento di riflessione e confronto sul corretto uso della canapa. Pochi dibattiti, poco confronto su tematiche relative ai contenuti della festa. Iniziativa più commerciale che culturale. La manifestazione tuttavia è sempre stata organizzata, anche quest’anno, con attenzione e responsabilità. Gli organizzatori, alcuni amministratori presenti e soprattutto le forze dell’ordine non hanno segnalato abusi di alcool e tanto meno di seppur “cosidetti leggeri” stupefacenti. Non si è verificato alcun incidente. Certamente venerdì sera non si sono rispettati gli orari ed il volume. Sabato gli organizzatori sono stati richiamati al rispetto delle regole ed il concerto di sabato è terminato all’orario previsto e con volume maggiormente compatibile con i limiti di legge previsti. Occorre tornare alle origini, diversamente la festa sarà un evento commerciale ben organizzato, ben controllato ma senza patrocinio del Comune. Ritengo poi molto positivo che un genitore abbia presenziato alla festa, verificandone contenuti e svolgimento visto che il figlio voleva assolutamente partecipare. Avrà sicuramente
constatato, come lui stesso dice, una situazione tranquilla, ragazzi con abbigliamento normale altri con vestiti stravaganti che ascoltavano una musica che certamente non corrisponde ai nostri gusti. Avrà certamente occasione di confrontarsi con il figlio sulle tematiche stimolate da questo evento. Correttamente il nostro cittadino-genitore fa osservare, come ho già detto, la mancanza di approfondimento e discussione su alcuni temi come l’uso legale della canapa e sulla legalizzazione e la depenalizzazione delle droghe leggere ad esempio. Su queste ultime tematiche l’Amministrazione comunale insieme ai servizi sociali e sanitari (Sert), alle associazioni dei genitori e di volontariato e alle scuole ha organizzato anche recentemente iniziative informative e preventive sul consumo di droga ribadendo e proponendo situazioni di impegno sociale e di vita di relazione alternativi agli stili di puro divertimento. In autunno ci sarà una importante iniziativa su queste tematiche e sul ruolo degli operatori di strada per la prevenzione del consumo di droghe e dell’abuso di alcool. Ricordo che un buon amministratore deve ascoltare e dialogare sulle problematiche della propria comunità e quindi anche su questi temi, con tutti i suoi cittadini ed in particolare con i giovani che sono il nostro futuro.
(Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti)
Per Comastri
Scuse accettate con piacere. Esponendo uno striscione “legalizziamola” avremmo incentivato il consumo di una sostanza illegale e per questo saremmo potuti essere denunciati. Il significato della festa, come ogni anno, è stato ben diverso.
Saluti cordiali.
(Mattia Rontevroli)
Rispondo al commento del sindaco Marconi, per definire alcune inesattezze. L’aspetto culturale dell’evento ed il tempo dedicato ai dibattiti non è stato minimamente ridimensionato negli anni, anzi negli ultimi due anni sono stati proposti in aggiunta al dibattito degli spettacoli teatrali inerenti al tema. Il teatro non è cultura? La musica non è cultura? L’interazione tra generazioni non è uno scambio culturale? Cosa è cultura e cosa no? Fare determinate attività alla sagra della porchetta è cultura mentre farle alla festa della canapa non lo è?
Per favore, siamo seri… Qua mi pare che ci sia la volontà di scaricarci data la troppa visibilità raggiunta per non scontentare quella parte di elettorato che preme affinchè questa manifestazione cessi di esistere. Per quanto riguarda l’orario di chiusura dovrei aprire un intero capitolo fatto di menzogne e trappole burocratiche, ma non avendo prove scritte, audio o video di quanto ci era stato garantito preferisco tenermele per me. Definirci un evento commerciale risulta per me offensivo, visto che la totalità dei guadagni della festa da 5 anni a questa parte non vengono ridistribuiti tra i soci dell’associazione ma vengono riutilizzati per promuovere cultura sul territorio durante tutto l’anno e per fare beneficenza (Botswana, Emergency, ecc). Il morale all’interno del gruppo è molto basso, noi non chiediamo mai soldi a nessuno e cerchiamo di operare nel MASSIMO rispetto delle regole, ma arrivati a questo punto, forse, è meglio levare le tende e cercare asilo in un altro comune. Certamente dispiace visto che, essendo quasi tutti di Felina e Castelnovo, il nostro principale obiettivo era di proporre questo ed altri eventi proprio in questo comune.
Saluti.
(Pietro Magnani)
Ho letto tutti i commenti, alcuni con grande interesse, condividendo, oppure no, altri ridendo o arrabbiandomi, ma va bene così, questo fa parte del confronto che è per sua natura positivo. Mi sento però di dare il mio personalissimo punto di vista. Non faccio ufficialmente parte dell’associazione Cannabis Info ma ho più volte collaborato con loro e ogni anno cerco di dare il mio contributo alla festa. Non uso droghe, non ho una strana pettinatura e vado in giro con le scarpe, a volte persino con i tacchi, però mi piace questa festa e mi fa piacere aiutare l’organizzazione. Giusto per chiarire i presupposti da cui parto. Io non sono un genitore e se provo a mettermi nei panni del padre preoccupato non posso che accogliere il suo punto di vista che non fa per molti versi una piega. E’ un padre che si preoccupa per il figlio e che si mette in discussione. Fino a qui direi che siamo all’interno di un’auspicabile normalità. Non voglio neppure entrare all’interno di un dibattito sulla legalizzazione o sulla distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere, sarebbero solo ennesime chiacchiere che nulla dovrebbero avere a che fare con questa festa. Non mi sembra infine che l’associazione festa della canapa-consumo di droghe sia corretto o utile, tuttavia questo è ciò che viene percepito e scritto nella maggior parte dei commenti… Si potevano fare più attività culturali all’interno della festa? Sì, si può sempre migliorare e per questo credo che chiunque sia rimasto deluso/preoccupato o dubbioso dalla festa dovrebbe ragionare su come migliorarla e magari fare delle proposte agli organizzatori (e no, prendere a “vergate” la persone non rientra tra quelle accettabili). Serve a qualcosa demonizzare una festa? No. In tre giorni ci sono stati 5000 giovani, di tutti i tipi e provenienti da ogni parte. E sono le stesse persone che qualunque adolescente potrebbe incontrare ogni giorno, a scuola, al bar o un domani se deciderà di andare a studiare o a lavorare in qualunque città. Capisco che questo possa preoccupare un genitore ma il punto rimane lo stesso: la scelta e la consapevolezza della responsabilità derivante da ogni scelta. A 16 anni si è malleabili? Sì, ma lo si è in ogni cosa e in qualunque contesto o festa, per questo è così difficile il lavoro di genitore/educatore. Tuttavia non è demonizzando una festa che si apre la possibilità al dialogo e al confronto ma piuttosto serve solo a catalogare: questo va bene, quello no. Questa situazione è demagogica, quella no. Se arrivano 5000 persone è chiaro che tra queste ci sia di tutto. Direi che è pacifico (anche se NON C’E’ STATO ALCUN PROBLEMA O DISAGIO, basta parlare con chiunque del Parco Tegge per avere la conferma). Anche in una qualunque montanarissima festa della birra si può scegliere: magari non si tratta di uno spinello (e dico MAGARI) ma comunque è possibile bere alcolici quanto si desidera; sta poi a ognuno decidere se farlo o no, se mettersi in macchina o no. E’ molto differente? Io non penso.
C’è poi l’aspetto musicale (non secondario): che piaccia o no, l’offerta musicale proposta nella festa è di altissimo livello e si differenzia da quello medio proposto nelle feste d’estate qui in montagna. Un esempio: domani sera sono previste due belle feste, a cui partecipano sempre molte persone: lo slow festival e la festa a Talada. L’offerta musicale: la rassegna bandistica e Omar la voce del cuore. Va benissimo, ma i giovani? E lasciamo perdere la questione volume o orari. Possono essere un disagio, va bene, ma si tratta di due sere all’anno!!!!Altrimenti poi non lamentiamoci se non c’è mai nulla da fare e i giovani vogliono andare via (sabato pomeriggio e sera c’era tanta gente in giro per il paese, a differenza del resto dell’anno, sembrava di stare in un paese vivo e a me – personalmente – è piaciuto, anche se io avevo le scarpe e loro no!).
(Giorgia Notari)
Per Comastri
Scusi se rispondo solo ora. Striscione a parte.
Prima domanda: la canapa è stata utilizzata e lavorata dai nostri nonni e sarebbe un valido sostituto del petrolio, dalle plastiche ai combustibili, ecc. ecc. (tema trattato da esperti, due anni fa alla manifestazione).
Seconda domanda: l’anno scorso abbiamo approfondito l’argomento attraverso dibattiti e stand informativi sull’uso della canapa nella bioedilizia (coibentazioni, ecc. ecc.) e sulla rigenerazione dei terreni coltivati a canapa.
Ogni anno abbiamo trattato un argomento diverso dato che questa pianta dai mille usi permette di avere materiale di dibattito in abbondanza.
Saluti.
(Mattia Rontevroli)