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Trova upupa ferita la raccoglie e si attiva per farla curare

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Il salvatore del bellissimo esemplare di uccello è Gianfranco Davoli di Reggio Emilia che si stava recando con moglie e figlia nella bella borgata del vianese dove si svolgeva una bella manifestazione culturale. L'accesso alle automobili era vietato per l'occasione e parcheggiata l'auto,ha iniziato con i famigliari la lunga discesa che porta alle case e mentre camminava uno sbattere di ali attirò la sua attenzione. Infatti sul ciglio della stradina in mezzo all'erba ha visto un bell'esemplare di uccello con un becco lunghissimo e un ciuffo stupendo si è avvicinato e lo ha raccolto e qui ha constatato che era ferito sotto alla gola e che si trattava di un upupa, la moglie la conosceva in quanto da ragazza ne aveva viste.

Raggiungeva poi il borgo dove con l'aiuto di una ragazza espositrice, la signorina Sara Camagnani, si attivava e subito contattavano il giovane Luca Artoni di Reggio, volontario Lipu, che partiva dalla città e la ragazza dal Castello e si sarebbero incontrati a metà strada dove il giovane avrebbe prestato le prime cure all'uccello e poi lo avrebbe trsferito a Reggio presso il Cras che ha sede nell'ex polveriera e dove con la Lipu operano dei volontari e dei veterinari.

UpupaIl bell'esemplare nonostante la ferita sembrava essere abbastanza vispo e tutto lascia sperare che con le cure possa riprendersi ed essere successivamente liberato così almeno sperano e soccorritori. Qui il rapace riceverà le prime cure poi sarà ricoverato nelle confortevoli voliere in attesa della completa guarigione e poi essere liberato nel suo ambiente di provenienza dove potrà trovare alcuni suoi simili perchè dicono in zona che dopo un periodo che sembravano spariti ora sono ricomparsi.

Questa volta all'esemplare è andata bene, ha trovato persone sensibili e con un senso civico notevole e anche l'interessamento di tanti presenti fa ben sperare per il futuro. Anche se il canto "pu-pu-pu" era considerato presagio di sventura. Per questo motivo (associato al fatto che canti anche al crepuscolo) nella cultura popolare viene tuttora chiamato "uccello del malaugurio".

3 COMMENTS

  1. Mi sono sbagliato
    Me ne sono accorto, ho modificato un pezzo di alcuni anni fa riguardante un rapace e avevo chiesto alla redazione di correggerlo, ma non è avvenuto, mi dispiace, apprezzo l’appunto del lettore.
    Saluti.

    (Amidati)