Domani sera, 18 luglio, il centro storico di Castelnovo ne' Monti sarà illuminato da scintille e fiammiferi. Anzi, da “Falistre e Fulminant”, in dialetto della montagna. E’ infatti questo il nome del coro che si esibirà in piazza Unità d’Italia, alle ore 21. Si tratta di una esperienza musicale unica, scaturita dalla vulcanica e “surreale” (come la definisce lei stessa) personalità di Mara Redeghieri. Abbiamo fatto due chiacchiere insieme.
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Falistree Fulminant. Cosa significa?
Falistra (le coriste) è un vocabolo dialettale delle nostre lande che significa piccolo scoppio di luce, propriamente "scintilla" in italiano. Può avvenire durante la combustione del fuoco di legna, soprattutto se lo si vuole rincalzare o ravvivare con gli appositi ferri del camino. Fanno "falistre" anche i fuochi artificiali o i metalli riscaldati e piegati alla fiamma ossidrica. Fulminant (i musicisti) è sempre dialetto per fiammiferi di legno, essi stessi possono produrre falistre quando sfregati prima dell'accensione.
Un coro di voci femminili che cantano canzoni da osteria, donne della montagna con la passione del canto, alcuni musicisti che vi accompagnano, le prove nelle taverne, le chiacchiere, le risate, un gruppo che è cresciuto piano piano. Quando avete cominciato a crederci?
Questi nomi di battesimo sono stati partoriti alle Pietre Bianche di Felina a casa di Stella Balestrazzi e del suo benemerito consorte Mario Zanni una sera di autunno dell'anno 2009, dal primo nucleo ristretto di coraggiosi soci fondatori (all'incirca dieci persone). Scegliamo il dialetto per dare connotazione locale e definire il nostro spirito, ironico e gioioso.
I primi accordi programmatici del Coro:
- chiunque potrà entrarne a far parte, che il canto popolare è clemente anche con gli stonati;
- le canzoni dovranno essere cantate a due voci con l'alto e il basso, da sole ragazze;
- i musicisti porteranno pazienza con le ragazze e diventeranno la colonna portante della struttura;
- ci riuniremo un giovedì al mese nelle rispettive case dei partecipanti portando qualcosa da bere e da mangiare.
L'idea mi arriva per controbattere cose del mondo contemporaneo che purtroppo mal sopporto: il traffico, il Karaoke, i dj...
La scelta di repertorio non è semplice, le canzoni devono essere facili, orecchiabili e allegre, provenienti dal nostro territorio e da quello che cantavano i nostri vecchi alle sagre e in osteria. Molte le cantava già mia madre in casa durante le faccende domestiche... "Sveglia mulinaio", "Pellegrin che vien da Roma", "Dai Tognet", "Sento il fischio del vapore", "Sciur padrun"... aggiungiamo poi alcuni brani in nostro dialetto locale.
Mara la Maestra, così ti chiamano le allieve. Maestra, un ruolo "very important". Vi divertite?
Sì e la nostra forza diventa la compagnia che ci facciamo e che rendiamo agli altri ed il calore che riusciamo a trasmettere. Domani sera ci esibiamo nella piazzetta dell'Unità di Castelnovo ne' Monti, un luogo che di canti da osteria ne ha sentiti risuonare parecchi.
LUNGA VITA al CANTO POPOLARE!
Mara intervistata anche a Radionova
E’ stata una serata fresca e con una ventata di aria nuova. Non mi riferisco certo al clima, ma alla simpatia e alla genialità delle Falistre… se sono aperte davvero le iscrizioni e mi volete, vengo anch’io.
(Cristina Mascazzini)
Che bello!!!! Brava Mara!!!
Purtroppo io non c’ero ma voci autorevoli mi hanno detto che siete state molto brave e simpaticissime, complimenti! Complimenti anche per l’idea: ci mancava qualcosa di questo genere al femminile su da noi e se accettate adesioni io ci sto senza pudore… Cosa c’è di meglio di una bella cantata in compagnia?
(Pierangela)