La settimana internazionale organizzata da Reggio Children, in collaborazione con il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, il Comune di Ligonchio e l’associazione Amici dell’Atelier, ha portato in crinale più di cento persone.
«Direi che abbiamo coperto l’intera disponibilità di posti letto in tutta Ligonchio e frazioni», spiega Stefania Barbantini, del Comune. «Un tale afflusso, specie a inizio stagione, da noi non si era mai visto, e questo è senz’altro il primo risultato positivo, ma non il solo. Questa esperienza è per noi un’importante occasione per lavorare con gli operatori del territorio, diffondendo buone pratiche e offrire loro un sostegno concreto. Inoltre è stata un motivo per coinvolgere tutti gli abitanti che, ciascuno in base alle proprie possibilità, ha dato una mano a sistemare il paese».
Non è stato trascurato nulla: dai fiori nelle camere ai depliant turistici in lingua; dai negozi aperti anche la domenica, al mercatino dei prodotti tipici e dell’artigianato; dall’accoglienza fin dal primo arrivo in albergo, ai giochi sociali.
E nulla ha lasciato al caso l’organizzazione di Reggio Children che ha supportato sia gli operatori che i partecipanti provenienti da venti paesi diversi.
«Un’esperienza entusiasmante – racconta Francesca Cremaschi, giovane imprenditrice che, con la sua famiglia gestisce, nella frazione Cinquecerri di Ligonchio, l’Albergo Ristorante "K2". Francesca, 35 anni, dopo aver studiato a valle ha deciso di tornare in crinale, «è una scelta di vita quella di cercare di rimanere sulla nostra montagna. Qui la gente ce la devi portare, le difficoltà sono grandi, ma più grandi sono anche le soddisfazioni. L’esperienza che stiamo affrontando è estremamente positiva; per me è un accrescimento culturale fatto di scambi, nuove amicizie e scoperte, anche in cucina: la ricetta dello gnocco fritto in cambio di un ottimo pollo al curry. Le persone che alloggiano nella nostra struttura si dimostrano felici e soddisfatti, e anche qualcosa di più. Sempre connessi su internet sono arrivati a presentarci le loro famiglie dall’altra parte del pianeta, come una ragazza statunitense che ha voluto farci salutare, attraverso la Rete, il suo bambino mentre giocava in un parco di New York».
Le impressioni tra gli operatori sono condivise.
«All’inizio eravamo un po' titubanti – spiega Donatella Raffaelli, che gestisce, con suo marito, la "Locanda Tini" a Ospitaletto – ma grazie anche a un’ottima organizzazione abbiamo superato il momento iniziale e da subito abbiamo stabilito con i nostri ospiti un rapporto di stima reciproca e familiarità».
«Al loro arrivo, dopo un viaggio lunghissimo, erano spaesati – racconta Sandro Casanova dell’Albergo "Del Lago" di Ligonchio – ma già dal giorno successivo si sono rilassati, si vede che sono contenti e a loro agio».
Da Emilia Paoli, all’azienda agrituristica "Locanda del 25", la colazione e la cena si fa tutti insieme, scambiandosi impressioni e ricette, come tra vecchie amiche. «Per noi - afferma Emilia – questa è come una partita di calcio da vincere. Sono entusiasta di partecipare a quest’esperienza e orgogliosa di Ligonchio, del Parco e di Reggio Children che ci hanno dato questa possibilità. Le persone che vengono da noi sono i nostri migliori biglietti da visita. Se questa diventa la prima di tante esperienze, è il nostro futuro».