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“Dove va l’Act?”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Nei giorni scorsi Act ha comunicato che le fermate degli autobus di linea venivano spostate dal terminal del parcheggio della caserma Zucchi a piazzale Europa, cambiando non solo il terminal di arrivo ma anche modificando il percorso di attraversamento delle linee all’interno della città per arrivare a destinazione.
Questo nuovo percorso sta producendo diverse lamentele sia a livello della città ma in modo particolare a coloro che dalla montagna raggiungono la città sia per motivi di lavoro, perché crea loro problemi di tempi, che a volte li vedono costretti ad arrivare in ritardo, o di non poter accedere nel ritorno con l’autubus con linea diretta Reggio Emilia-Castelnovo ne' Monti, così con il rischio di veder allungato il loro tempo lontano da casa, sia per gli studenti che si recano sia a istituti superiori o all’università o a chi, magari anziano, raggiunge per esami specialistici l’ospedale S. Maria Nuova.

Questa nuovo sistema ha visto inoltre la sospensione anche di alcune corse che da Castelnovo raggiungevano comuni come Quattro-Castella passando dal versante della val d’Enza, così anche in questo caso cittadini che utilizzavano questo mezzo pubblico si sono ritrovati a fare calcoli centesimali per trovare le giuste coincidenze o ad utilizzare il proprio automezzo per raggiungere il posto di lavoro.

Nei giorni scorsi è cominciata anche la discussione sul futuro di Act in previsione di fusioni con altre società e già da ora si stanno facendo sempre più insistenti le voci che ci auguriamo rimangano tali che per migliorare servizio e produttività si faranno ulteriori tagli e magari riduzione di posti di lavoro anche nel territorio della montagna e del suo capoluogo Castelnovo. come Udc chiederemo nei prossimi giorni anche con interrogazioni in Comunità montana e in Provincia affinchè si apra un tavolo di discussione per vedere quali siano le intenzioni di Act e delle altre forze politiche per affrontare in termini chiari e concreti e con quali tempi e modi si vogliono affrontare questi problemi sia nell’interesse sia dei cittadini che della azienda che è di proprietà pubblica.

(Robertino Ugolotti, membro direzione provinciale Udc)