Si era nei primi giorni di maggio dello scorso anno quando si consumava, nella nebbia di Bagno, la tragedia dell'incidente automobilistico in cui perdeva la vita la 28enne Glenda Bucci.
La famiglia era originaria del ligonchiese e nel ligonchiese lei era voluta tornare per gestire il Rifugio Bargetana.
Per ricordarla, a distanza di poco più di un anno dalla sua scomparsa la famiglia invita a partecipare alla inaugurazione del Sentiero Glenda (629a) che in circa 40 minuti di cammino porta dalla località Forcone al Rifugio Bargetana.
Il ritrovo è fissato domenica 12 giugno al Forcone (a circa un'ora dalla Presalta sopra Ligonchio) alle ore 11.
Al Bargetana ci sarà un rinfresco per tutti i partecipanti. Nella nota i familiari scrivono che "questo sentiero era un desiderio di Glenda, con l'aiuto di cari amici siamo riusciti a renderlo una realtà! Ci auguriamo che domenica prossima sarete a percorrerlo ufficialmente con noi!".
Ci saremo senz’altro…un caro saluto a Nadia, Alice e Romeo.
(Marco Bertoia e amici di Cerrè)
Per non dimenticare…
Non conoscevo Glenda ma ne appresi la notizia un anno fa su RedAcon, leggendo poi i commenti degli amici e parenti: ne sono rimasto molto colpito. E’ bello vedere oggi questa iniziativa, la passione di Glenda per l’Appennino e il suo ricordo rimarranno per sempre anche anche nei cuori di chi non ha avuto la fortuna di conoscerla. Faro’ quel sentiero. Un abbraccio ai familiari.
(Miriano)
Un caro e sincero augurio di “buona camminata” all’AMICA, alla “RAGAZZA IMPRENDITRICE”, alla MONTANARA Alice. Il sentiero è e sarà un simbolo della volontà dei nostri giovani di proseguire nel viaggio che rappresenti, anche per il futuro, la speranza della nostra gente. La gente della nostra montagna ha un disperato bisogno di speranza e di segnali positivi. Ti siamo vicini nel percorso e cercheremo di condividere con te le inevitabili fatiche che dovrai affrontare. Siamo certi che raggiungerai quel traguardo che con l’inaugurazione del “sentiero” vuoi raggiungere. Un caro augurio anche ai tuoi genitori perchè trovino, nella bellezza della nostra montagna, un momento di serenità.
(C.V. e colleghi)