Riceviamo e pubblichiamo.
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Mi unisco al collega di coalizione Miles Barbieri nell’augurare un proficuo lavoro al neoeletto Sindaco di Casina Gianfranco Rinaldi, auspicando, naturalmente, una produttiva collaborazione tra maggioranza e opposizione, per il bene comune; lo stesso augurio lo porgo anche ai neosindaci: Paolo Bargiacchi per Collagna, Gianluca Rivi per Castellarano e a Oreste Zurlini per San Martino in Rio.
Non condivido invece le parole di Miles Barbieri quando parla dell’utilità del doppio incarico: alla guida dell’amministrazione e alla guida della Croce Rossa. Al contrario, l’incompatibilità tra i due ruoli è evidente; è la stessa Croce Rossa Italiana a stabilirlo: un organo che tra i principi fondamentali richiama i valori dell’imparzialità, della neutralità e dell’indipendenza. Una coerenza che da sempre viene riconosciuta alla Croce Rossa e ai suoi vertici.
Mischiare la leadership politica diretta all’interno di un ente pubblico e la politica indiretta ai vertici di un’organizzazione umanitaria di volontariato non può che portare, per la cittadinanza, a poco di buono. Ci sono sempre delle eccezioni, ma sono noti i casi di chi ha cercato di sfruttare il proprio ruolo politico per scalare i vertici della Croce Ross e viceversa. Diverse persone si sono avvantaggiate della loro posizione nell’organizzazione di volontariato per poi trarne vantaggi in ambito politico. Comportamenti che condanniamo e deploriamo. Inoltre, sia la mansione di amministratore pubblico che di dirigente della Croce Rossa sono compiti complessi ai quali va dedicato tanto tempo e tanto impegno.
Mescolare le due attività spesso produce inefficienze in entrambi gli ambiti. Discorso completamente diverso per i semplici volontari, coloro che non rivestono ruoli dirigenziali e che quindi hanno pieno diritto a svolgere attività politiche di primo piano. Anzi, il loro ruolo è fondamentale.
(Fabio Filippi)