“Mi sono chiesto spesse volte ove passi il confine tra la necessaria resistenza e la resa, davanti al destino. Molti si adattano, paghi e con furbizia, a ciò che è dato. Ma credo che dobbiamo porre mano a cose grandi”,
Queste parole di Dietrich Bonhoffer costituiscono il leitmotiv di un corso di formazione organizzato dall’Associazione Campo Samarotto, dal Titolo SAMAROTTO SOPRA LE NUVOLE: RESISTERE OGGI.
Tre appuntamenti nell’arco delle prossime 3 settimane su cosa possa significare oggi la resistenza.
Non solo fare memoria della resistenza e dell'impegno per la libertà' e la democrazia per il quale hanno versato il sangue migliaia di uomini e donne, ma anche soprattutto per educarci ad una memoria attiva, che ci spinga oggi a fare fronte alla barbarie, alla decadenza morale al disastro antropologico. In questo senso la proposta di formazione e riflessione si chiude con la testimonianza di Svetlana Broz. Dopo aver attraversato i luoghi degli eccidi del nostro appennino Monte Sole, Monchio, Costrignano e Cervarolo, chiudere con Svetlana Broz testimone dell'assedio di sarajevo e delle stragi commesse dalla follia dell'uomo nei vicini balcani ci riconduce alla necessità di una vigilanza permanente contro il male e alla urgenza di una politica capace di riconciliazione e di perdono.
Si inizia il 26 maggio, alle 21, al Cinema Corso di Reggio Emilia con la proiezione del film “Sopra le nuvole” e a seguire l’incontro con i registi Sabrina Guigli e Riccardo Stefani e con l’avv. Italo Rovani, legale dell’associazione famigliari vittime di Cervarolo.
Il corso proseguirà domenica 5 giugno, al mattino, ore 10, presso la Scuola di Pace di Santa Giulia (Monchio di Palagano) incontro con Danilo Morini Presidente Provinciale dell’Alpi, L’Associazione dei partigiani cattolici. Nel pomeriggio alle 15,30 presso l’Aia di Cervarolo, incontro con lo storico Massimo Storchi, autore del libro “Il primo giorno d’inverno” e con Giacomo Notari Presidente provinciale dell’Anpi.
Si concluderà Domenica 13 giugno con la visita alle ore 17 del Museo di casa Cervi a Gattatico e a seguire l’incontro con Svetlana Broz, della Ong gariwo-sarajevo una grande organizzazione umanitaria che opera per la riconciliazione e la convivenza pacifica fra le varie etnie della ex jugoslavia, dopo tanto odio, tanti lutti e tanta sofferenza.
L’associazione Campo Samarotto ha sede a Reggio nell’omonima via. Parlando di camposamarotto si intendevano gli orti dei benedettini della Chiesa di San Pietro. Vengono citati per la prima volta in un testamento del 1510, come “campus Sancti Maroti”: Campo di San Maroto. Maroto è un nome di origine persiana, che significa “messaggero”