E' stata inaugurata la fontana, che accoglie i visitatori alle porte di Cervarezza, con una cerimonia che si è tenuta nella serata di venerdì 20 maggio.
Il progetto è stato curato dallo studio di progettazione AU dell'architetto Stefano Teneggi e realizzato dalla ditta RESTEURO srl amministrata da Cesino Sassi.
I fondi provengono dal Piano di Sviluppo Rurale, asse 3, misura 313.
IL COMUNICATO A FIRMA DEL SINDACO
Con la realizzazione della porta di accesso e della fontana del Borgo di Cervarezza l’amministrazione comunale ha inteso valorizzare un elemento che da sempre ha contraddistinto Cervarezza e la sua vocazione turistica: le acque minerali di Cervarezza, le sue terme e le sue fonti che sgorgano dal monte Ventasso.
Cervarezza può davvero essere contraddistinto come il paese dell’acqua. Fin dal lontano 1953 un gruppo di persone del posto compresero le potenzialità delle acque minerali di Cervarezza e nacque la Samicer; oggi la Samicer è l’azienda forse più importante del Comune, che imbottiglia acqua minerale dai nomi Ventasso e Santa Lucia e produce oltre 50 milioni di bottiglie all’anno.
Le Terme di Cervarezza rappresentano l’unica realtà termale presente sul territorio montano della provincia di Reggio Emilia; la qualità delle acque e delle sorgenti che sgorgano dal monte Ventasso è ben nota alle migliaia di persone che sostano e si approvvigionano di acqua dalle numerose sorgenti del paese ed in particolare dalla Fonte del Frassineto.
La realizzazione della fontana, all’ingresso del centro abitato, sulla statale 63 vuole rappresentare un biglietto da visita, un invito all’accoglienza ed alla sosta in uno dei paesi con la più antica e radicata vocazione turistica dell’Appennino Reggiano.
La realizzazione della fontana di Cervarezza rappresenta un modo originale e nuovo per segnalare ed indicare la presenza, a valle della SS63, di un borgo vitale, con un centro commerciale naturale, con alberghi, pensioni e ricettività turistica: in una parola un invito alla visita ed alla sosta nel centro storico di Cervarezza.
Nelle nostre intenzioni la fontana di Cervarezza intende anche valorizzare l’ingresso del Borgo come elemento d’informazione turistica delle principali attrazioni ed eccellenze del paese. Un sistema di bacheche e pannelli informativi per comunicare le numerose attrazioni presenti: Osservatorio Astronomico, Cerwood, Campeggio, Terme, la Porta del Parco, Centro Commerciale Naturale di Via della Resistenza, Museo del Sughero e UIT.
Un investimento al di fuori dei soliti schemi dei lavori pubblici dei Comuni (fognature , illuminazione, viabilità ecc), un investimento, io credo, coraggioso, per valorizzare il meglio e quello che davvero contraddistingue in positivo Cervarezza e l’appennino: la bellezza, la qualità e l’accoglienza.
Un investimento che è stato possibile grazie all’inserimento del nostro comune, già dal 2007, nell’itinerario turistico enogastronomico “Strada dei vini e dei sapori delle Colline di Scandiano e Canossa”, con lo scopo di inserirsi in un percorso ad elevata potenzialità turistica che potesse ampliare la conoscenza delle attrattive turistiche del nostro territorio e delle produzioni tipiche e tradizionali ad esso collegate.
Grazie all’inserimento in questo circuito turistico, il nostro Comune, unico nel territorio provinciale, ha presentato sul bando specifico relativo agli Itinerari un progetto di promozione e valorizzazione della caratteristica principale di Cervarezza Terme: l’acqua.
L’intervento è stato realizzato grazie al fondamentale contributo della Provincia di Reggio Emilia che su un costo di 94.292,40 euro ha concesso un finanziamento di 57.921,50 euro ai quali si devono aggiungere 20.000,00 euro come stanziamento aggiuntivo del Comune di Busana per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e sistemazione esterna dell’area.
In questa sede desidero anche esprimere un sincero ringraziamento alla Provincia di Reggio Emilia per il complesso degli interventi realizzati e finanziati sulle misure dell’Asse 3 che hanno consentito la realizzazione di altri 2 importanti investimenti sul territorio comunale:
- recupero e valorizzazione di Via Galassi, importo lavori 120.000,00 euro, contributo provinciale 76.420,40 euro;
- recupero e valorizzazione del Borgo di Frassinedolo, importo lavori 132.000,00 euro, contributo provinciale 83.821,50 euro.
Su questo tema l’auspicio è che la proficua collaborazione che c’è stata tra l’Unione dei Comuni e la Provincia possa proseguire anche nella definizione delle priorità e degli interventi da realizzare sui bandi del Piano di Sviluppo Rurale in scadenza nei prossimi mesi.
Vorrei concludere ricordando le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera: un ringraziamento doveroso alla Strada dei Vini e dei Sapori e del suo presidente ai tempi della presentazione del progetto, Luigi Benassi, al progettista Arch. Stefano Teneggi, all’impresa esecutrice Resteuro srl, alle maestranze che hanno realizzato le opere in muratura (Gabriele Poletti e Daniele Bianchi) e l’impianto idraulico (Ivo Catozzi), ai tecnici e dirigenti del servizio agricoltura della Provincia e dell’Ufficio Tecnico dell’Unione, ed infine un ringraziamento particolare al grafico Luca Correggi (per l’occasione “precettato” dalla mamma e assessore Daniela Pedrini) che ha realizzato e curato (gratuitamente) l’aspetto grafico delle bacheche informative.
Il sindaco
Alessandro Govi
Agricoltura?
Ecco come vengono spesi i soldi per l’ agricoltura.
E’ sufficiente attaccare qualche cartello con scritto: strada dei VINI e dei SAPORI per poi accedere a contributi; poi se vini e sapori non ci sono, non ha importanza.
L’ agricoltura montana va a rotoli, ormai quasi inesistente, i pochi contadini rimasti lamentano dei troppi danni subiti dagli animali selvatici che devastano i seminativi, i boschi ed i prati, si lamentano della situazione disastrata delle strade di campagna, alcune non più praticabili, si lamentano del dissesto idrogeologico causato dalla non regimazione dei canali di raccordo dei terreni con gli alvei dei torrenti, dell’ infestazione del seminativi, appunto da troppi animali……..
L’ agricoltura che in montagna, in passato era il settore trainante, ora è praticamente l’ ultimo, i risultati ed i danni ambientali, sono però evidenti, nessuno ha sostituito, o tentato di farsi carico dell’ importante opera dei contadini, che giornalmente si prendevano cura del territorio.
Tornando alla fontana inaugurata, non esprimo considerazioni in merito all’opera, in quanto già espresse nelle sedi opportune, per chiarezza però occorre precisare che il finanziamento dell’asse 3 è stato di circa 60000 euro, i rimanenti circa 50000 euro sono usciti dalle casse comunali. Non ho ricevuto risposta sui costi futuri e gestionali della fontana, cosa succederà in inverno, quando a 1000 mt di altitudine il gelo si farà sentire? Chiaramente, in inverno le pompe saranno ferme. Speriamo non succeda nulla.
Era troppo semplice realizzare una fontana, più contenuta per lo spazio disponibile, senza pompe e tecnologie? Da un lato si installano pannelli per la produzione di corrente e dall’ altro si accendono pompe che consumano 24 ore su 24.
Era troppo semplice utilizzare pietrame locale? Posato con tipologie dei luoghi? Le tante fontane ed ex lavatoi presenti nella montagna sono una testimonianza del passato e della nostra cultura, quest’ opera è completamente fuori luogo.
L’ ente pubblico non si lamenti però che non ci sono soldi per i servizi indispensabili e per le manutenzioni!
Considerazioni del gruppo di minoranza in Cons Comunale a Busana Montagna Alternativa
Fabio Leoncelli