Quando era stato ospite per una serata al teatro Bismantova, nel marzo 2010, lo aveva preannunciato: “Quando sarà intitolata una strada a mio fratello tornerò volentieri”.
Ed ora Giovanni Impastato, fratello di Giuseppe Impastato, per tutti “Peppino”, ucciso a Cinisi nel 1978, ha mantenuto quella promessa.
Poche settimane prima di quell’incontro era stato il consiglio comunale a deliberare che una strada di Castelnovo, ancora da individuare all’epoca, sarebbe stata intitolata al giovane attivista assassinato dalla mafia: a portare il suo nome sarà la strada che da via Matilde di Canossa sale al plesso scolastico Cattaneo – Dall’Aglio.
L’intitolazione avverrà il 25 maggio, appunto alla presenza del fratello Giovanni, ed a pochi giorni dall’anniversario dell’assassinio di Peppino, che avvenne il 9 maggio di 33 anni fa.
Spiega l’Assessore alla cultura Francesca Correggi: "Attorno alla presenza di Giovanni Impastato abbiamo allestito due giorni di iniziative: sarà infatti a Castelnovo il 24 ed il 25 maggio ed abbiamo deciso di impostare gli eventi soprattutto sull’incontro ed il confronto con i giovani. Non è casuale che ad essere intitolata a Peppino sia proprio la strada che va al complesso che ospita il Cattaneo – Dall’Aglio e un corso del Motti: con gli studenti è stato sviluppato negli ultimi anni un approfondito ed ampio percorso sulla legalità ed il contrasto alle mafie, che ha visto a Castelnovo Monti la presenza di personalità quali il magistrato Nicola Gratteri, ed i giornalisti e scrittori Antonio Nicaso ed Antonio Roccuzzo. Incontri di informazione ed approfondimento che hanno insegnato come la conoscenza e la cultura possano, insieme ad altri strumenti, essere una parte importante nella lotta contro le mafie. In questo crediamo di interpretare il messaggio dei fratelli Impastato, che hanno fatto entrambi della cultura la propria arma”.
Il programma di iniziative per la presenza di Giovanni Impastato e l’intitolazione della strada a Peppino è stato intitolato “Legalità e rispetto delle regole: ricordare per imparare. Dedicato a Peppino Impastato”, e prevede per martedì 24 maggio, alle 20,45 nella sala concerti dell’Istituto Merulo, una conversazione tra Giovanni ed i ragazzi del centro giovani “Il Formicaio”.
Il 25 alle 9,30 Impastato sarà nell’aula magna del Cattaneo Dall’Aglio, dove ci saranno i saluti delle autorità, il suo intervento ed i contributi dei giovani giornalisti della redazione del periodico scolastico Howl.
Alle 11,30, all’incrocio con via Matilde di Canossa, ci sarà l’intitolazione ufficiale della strada che sale alla scuola a Giuseppe Impastato.
Alle 12,30 infine a Palazzo Ducale sarà inaugurata la mostra fotografica “Peppino Impastato: ricordare per continuare”, del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo.
La mostra è stata donata dal consorzio solidarietà sociale “Oscar Romero” al Cattaneo – Dall’Aglio come premio per l’attività di studio ed approfondimento condotta nell’ambito del progetto “Percorsi di Cittadinanza e Legalità” condotto nello scorso anno scolastico.
Sarà visitabile tutti i giorni dalle 16 alle 19 ed al mattino su prenotazione a Palazzo Ducale fino al 3 luglio (per informazioni e prenotazioni tel. 0522 610204), mentre in seguito sarà esposta in modo permanente nei locali della scuola.
Le iniziative sono state allestite dal Comune di Castelnovo con la collaborazione di Cattaneo – Dall’Aglio, Istituto Motti, Coop consumatori Nordest, Consorzio Oscar Romero, Provincia di Reggio e Regione Emilia Romagna.
Trovo stupenda la scelta dell’amministrazione di dedicare quella piccola salita (100 passi su per giù) a Peppino Impastato…
Strada che porta alla Scuola, strada che porta alla cultura, alla conoscenza degli altri e di se stessi, della storia e del futuro…strada che porta alla lotta contro tutto ciò che è ingiusto, corrotto, mafioso.
Non sono forse i giovani i “liberi di pensiero”, quelli “che ci credono” e che possono cambiare il mondo?
Peppino Impastato non può che essere un buon esempio per tutti!
(Laura Bagnoli)
Da giovane posso solo dire che é una bellissima notizia… Già ci avevano avvisato dall’anno scorso ma la data non era ancora stata fissata… Peppino è nel mio cuore, così come lo sono Falcone, Borsellino, Beppe Diana, Aldo Moro e tutti coloro che si sono battuti per combattere contro la mafia o comunque per cambiare qualcosa in seno alla LEGALITA’… Io parteciperò insieme alla mia classe e,dato che siamo una quinta,c redo non ci possa essere modo migliore di chiudere in bellezza.. Sarà sicuramente interessantissimo quest’incontro… E’ bello emozionarsi per cose così importanti… Io mi emoziono anche per questo… Ho entusiasmo nelle mie idee, ci tengo e voglio fare qualcosa nel mio piccolo. Grazie Peppino, grazie al film “I cento passi”, grazie Luigi lo Cascio… insomma grazie a tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò.
(Laura Ferretti)
Bravi ragazzi
(GS)
Ero presente alla serata di martedì sera e sono uscito, assieme ad altri, disgustato prima della fine,quando mi sono reso conto che si trattava di propaganda politica contrabbandata come conferenza su mafia e legalità. Ciascuno è ovviamente libero di avere le proprie opinioni ma l’onestà intellettuale imporrebbe di trattare simili argomenti (anche per rispetto a chi,come il fratello del relatore, ha perso la vita nella lotta contro la criminalità organizzata) in modo meno fazioso.
(Francesco Tondelli)
Fazioso?
Secondo me caro Tondelli se qui c’è uno fazioso quello sei proprio tu.
Se ti aspetti che qualcuno che parli di legalità e lotta alla criminalità, parli bene di questo governo,allora hai fatto bene ad uscire.
(Fabio)
Credo che Giovanni Impastato sia stato intellettualmente onesto: lo ha detto da subito, “ho sempre condiviso e sostenuto le idee politiche di mio fratello Peppino”. Peppino è stato militante del Psiup, poi di Lotta Continua, poi di Democrazia proletaria: che suo fratello facesse qualche commento critico sull’accanimento del Governo contro i Magistrati non deve stupire più di tanto, e credo che chiunque si fosse informato un attimo prima di venire alla conferenza se lo sarebbe potuto aspettare. Del resto se la mafia ti ha ammazzato il padre ed il fratello, un minimo di incazzatura è comprensibile…E’ poi vero che da Lotta Continua sono arrivati alla ribalta della politica nazionale anche Giuliano Ferrara e Paolo Liguori, ma il fatto che qualcuno abbia compiuto un percorso un pò più coerente non mi sembra così negativo… Ad ogni modo chiunque fosse presente ha avuto la possibilità e la capacità di ascoltare e poi rielaborare personalmente tutto ciò che è stato detto: l’idea che ciò che viene detto da un pulpito mediatico sia per forza “inculcata” in menti “amebe” è tipica di questo periodo berlusconiano, ma non reale. Ha fatto comunque male ad andarsene prima della fine, dato che è stato lasciato spazio di intervento anche al pubblico ed avrebbe potuto presentare le sue rimostranze.
(Commento firmato)
Bisognerebbe leggere più spesso Gramsci…
“Uscito disgustato”? Propaganda politica contrabbandata? Giovanni è venuto anche a scuola, portando una testimonianza importante, trasmettendo valori super partes, che DOVREBBERO essere universali. Perché bisogna trovare la faziosità ovunque? E, in ogni caso, perché condannare chi si espone di più? Dubito fortemente che si sia trattata di propaganda, avendo assistito più volte ai suoi discorsi.
Avere un personaggio del genere nel nostro comune è un’incredibile opportunità che ci viene offerta, per noi studenti in modo particolare. Ci vorrebbe più rispetto per chi si batte quotidianamente contro la mafia, in favore della legalità. O dobbiamo continuare a vivere massificati nell’indifferenza?
(Giulia Bedini)