(Castelnovo ne’ Monti, 18 maggio 2011) C’è molta attesa per la serata di domani, giovedì 19 maggio, quando al foyer del Teatro Bismantova sarà protagonista la storia “ritrovata” di Castelnovo. “La torre e il castello: un patrimonio storico, culturale ed ambientale per Castelnovo Monti” è il titolo dell’incontro, in cui verranno annunciati i risultati della prima campagna di scavi archeologici condotti sulla cima di Monte Castello, l’altura che sorge a ridosso del quartiere antico del capoluogo montano.
Spiega l’Assessore all’ambiente, che ha promosso la serata, Nuccia Mola: “Sulla cima del monte fino ad un anno fa era visibile solo una parte di una torre in sasso, a base quadrata. Ma nel 2010 è stata condotta una prima campagna di scavi archeologici, che ha dato risultati tutt’altro che trascurabili”. Proprio su questi risultati verterà l’incontro allestito dal Comune di Castelnovo domani sera al Foyer del Teatro Bismantova, alle 21, e che sarà coordinato dalla stessa Mola.
E’ di alto livello l’elenco dei relatori che parteciperanno alla serata: dopo i saluti del Sindaco Gianluca Marconi, infatti parleranno numerosi esperti e studiosi che si sono occupati a vario titolo del “Castello” sulla cima del monte. Di rilievo la presenza di Marco Podini, della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, che tratterà il tema “La tutela dei beni archeologici come strumento di conoscenza e prevenzione”.
Seguiranno poi gli interventi di Anna Losi, della cooperativa Archeosistemi, che illustrerà le ricerche condotte nell’estate 2010; Rosanna Costi, dell’associazione Archeomontagna, che parlerà dell’attività del volontariato archeologico; Chiara Cantini, Responsabile del settore Lavori pubblici del Comune, che illustrerà le “Prime indicazioni finalizzate alla messa in sicurezza delle strutture murarie; ed infine Walter Baricchi, Presidente del club Unesco di Reggio, che parlerà del “Castello ritrovato: una opportunità per la valorizzazione di Castelnovo ne’ Monti. “Credo che sarà una serata davvero interessante-conclude la Mola-, con l’ausilio di immagini e dati che potranno dare un quadro preciso del patrimonio storico, culturale, ambientale ed identitario che si cela su Monte Castello. Ringrazio il professor Umberto Casoli per il forte supporto che ha dato nell’organizzazione della serata.
Grande attesa.
Mentre si consuma questa grande attesa (???), consiglierei una visita alla zona. Erba alta, ruderi coperti alla bene e meglio, nessuna barriera, nessun nastro a delimitare dove non andare o dove può essere pericoloso, un minuscolo cartello di lavori in corso inchiodato a un albero. Sono stati spesi 30.000 euro (sembra) e l’amministrazione potrebbe dirci come. Sotto la torre, il taglio assurdo degli alberi ha portato il sottobosco a riempirsi di erbacce e rovi. La buona volontà dei ragazzi di Archeomontagna ha portato a ottimi risultati di tipo storico, purtroppo la pessima (a mio parere) gestione del cantiere rende il tutto triste e un pò bruttino.
(mc)
Occasione
Al di là dello stato dei “lavori” di scavo, che richiedono somme 100 volte superiori a quelle erogate, c’è un grande valore culturale che può essere messo in circuito pressoché a prescindere dal finanziamento dei lavori. È questo il merito dell’ iniziativa di giovedì sera. Mi spiace non poter partecipare… Ma il valore e le potenzialità ci sono. Culturali e forse anche economiche… In un futuro non molto vicino, ma comunque possibile, vedo anche possibilità di ricadute positive sulla difesa del centro commerciale di Castelnovo Monti oltreché sul recupero del paesaggio e della importante storia medioevale del nostro Appennino.
(Anche a nome del Parco naz.Fausto Giovanelli)