Home Cultura A Sereno Variabile un pezzo d’Appennino assieme alla Bonifica

A Sereno Variabile un pezzo d’Appennino assieme alla Bonifica

19
0

CASTELNOVO MONTI - (18 maggio 2011) – C'era un bel pezzo d'Appennino nell'ultima puntata di sabato scorso di “Sereno Variabile” in scena tra gli impianti e i percorsi del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.

Infatti, il popolare e quarantenne programma televisivo di Rai Due, condotto da Osvaldo Bevilacqua, nei giorni scorsi ha visitato un contesto ambientale particolare dove da maggio 2011 si snoda un nuovo percorso lungo i luoghi della bonifica, tra antico e moderno. Ne è nato, a firma dello storico giornalista Mario Refrigeri un suggestivo servizio di 11 minuti. E se da un lato il percorso si è snodato tra la capitale naif Gualtieri, l’impianto idrovoro di Boretto e la cassa di espansione di Ca’ de’ Frati di Rio Saliceto, la montagna era ben rappresentata con produttori e persone.

“Sereno Variabile ha accettato la nostra proposta di raccontare questo ambiente di pianura Padana unico – ha spiegato Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale –, si esprime una variabilità eccezionale di prodotti agro zootecnici rinomati in campo nazionale. Triplice è il segreto di questo fenomeno non noto a molti: opere di bonifica (prima lo scolo delle acque poi risanamento e irrigazione), tradizione (varietà autoctone ed esperienza) e modernità dei sistemi di produzione”.

“Una intelligente opera di promozione territoriale – l’ha definita Francesco Villani, vicesindaco di Gualtieri – ma soprattutto un modo per fare capire cosa sono questi territori grazie all’opera di bonifica che, quindi, è cosa viva e attuale”.

“La presenza di ‘Sereno Variabile’ e il Convegno multidisciplinare che inizierà giovedì – ha spiegato Gabriele Arlotti, responsabile della comunicazione per il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e nostro redattore – sono l’inizio di una serie di attività previste a partire da maggio 2011 per la messa a disposizione del patrimonio consortile a tutta la collettività”.

Ma l'Appennino ha tenuto banco con la presenza di prodotti tipici locali, presentati nella tavolata finale da Gianni Brancatelli del Podere Elisa e, come testimonial, il viso incantevole della casinese Elisa Montruccoli in abito tricolore. Nel mentre i ragazzi dell’istituto Alberghiero per la Ristorazione Motti hanno curato la presentazione, sotto l'egida dello chef, delle specialità tra le quali il Savurett, la celebre composta di frutta per cui si sta spendendo un progetto del Comune di Carpineti e del Consorzio Conva, e il salame Fiorettino, il tipico insaccato coi lardelli tagliati a mano, e la pancetta Canusina del salumificio Pavesi.

Non ultimo, a Rio Saliceto ci si è spostati presso la cassa d’espansione ‘Ca’ de’ Frati’, parcheggio temporaneo dell’acqua in caso di piene. Una zona che è pure area di protezione speciale di oltre 100 Ha, unica nella Pianura Padana, raccontata da Luisa Borettini, presidente Guardie ecologiche volontarie della Provincia e molto nota in Appennino.