Giovane coppia di Baiso arrestata dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti che interrompono l’attività di spaccio: andava avanti da 7 anni.
Per i due indagati l’accusa è di concorso in spaccio di stupefacenti.
Stando alle risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti il marito dal 2004 gestiva, negli ultimi anni con il supporto della moglie, una redditizia attività correlata allo spaccio di sostanze stupefacenti. I suoi clienti giovani abitanti nei comuni dell’Appennino reggiano che si rifornivano direttamente presso l’abitazione della coppia o meglio con consegne a domicilio a seconda delle esigenze dei clienti che erano tutti “schedati” sulla rubrica del cellulare dell’uomo in maniera singolare.
Per ricordarsi dei clienti infatti venivano associati i nomi di battesimo al tipo di autovettura in uso per cui Caio Sempronio veniva registrato ad esempio come Caio BMWX3 etc.
Un parco clienti di tutto rispetto quello della coppia che rintracciati uno per uno dal certosino lavoro dei Carabinieri ha consentito di ricostruire nel dettaglio le modalità dell’attività di spaccio che andava avanti almeno dal 2004 consentendo di acquisire nei confronti della coppia incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Questa a grandi linee l’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti, sotto il coordinamento della D.ssa Valentina SALVI, Sostituto presso la Procura reggiana, che ha chiesto ed ottenuto a carico dei due indagati le relative ordinanze di custodia nei confronti del 30enne Hicham MOUMANI condotto in carcere e della moglie Khadija ANNA 24enne ristretta in regime di arresti domiciliari nella sua abitazione di Baiso dove i due risiedono.
Gli odierni capi d’imputazione che hanno portato all’emissione di queste due ordinanze di custodia cautelare documentano, dall’anno 2004 a fine aprile 2011, cessioni sistematiche di sostanze stupefacenti del tipo cocaina a giovani abitanti nei comuni montani per diverse centinaia di cessioni documentate dalle indagini dei Carabinieri. Il cerchio e’ stato chiuso a fine aprile quando nel corso di una perquisizione domiciliare nel’abitazione della coppia i militari rinvenivano un bilancino di precisione con residui di cocaina, due telefoni cellulari e diversi ritagli di buste di plastica utilizzate per il confezionamento delle dosi.
Controllati gli SMS presenti su uno dei due telefoni si accertava che il tenore degli stessi faceva chiaro riferimento a richieste da parte di terzi di forniture di droga con tanto di accordi per la consegna. Gli stessi nominativi con cui i clienti erano registrati nella rubrica indicavano nomi o caratteristiche fisiche degli acquirenti associati alle auto in loro uso. Estrapolati tutti i nominativi venivano individuati tutti i clienti, sentiti poi dai Carabinieri. Dalle dichiarazioni testimoniali raccolte si apprendeva che il MOUMANI era solito cedere cocaina al prezzo di 80 euro al grammo e che tale attività, risalente già dagli anni 2004/205 perdurava sino alla fine dello scorso mese di aprile ed era svolta con sistematicità anche con l‘ausilio della moglie.
Il GIP del Tribunale di Reggio Emilia accogliendo le richieste restrittive della D.ssa Valentina Salvi, sostituto presso la Procura reggiana, che concordava con le risultanze investigative dei carabinieri di Castelnovo Monti, emetteva le relative ordinanze di custodia cautelare trasmettendo i relativi provvedimenti ai Carabinieri che ieri 15 maggio 2011 vi davano esecuzione arrestando la giovane coppia.
Lui e’ finito in carcere, lei ai domiciliari.