Sarà una giornata importante sabato prossimo, 7 maggio: una giornata in cui Castelnovo riguarderà indietro alla propria storia, a momenti e personaggi che hanno lasciato segni profondi nella comunità del capoluogo appenninico e che meritano ancor più risalto in questo 2011 in cui si celebra un anniversario rilevante, quello dei 150 anni dell’Unità d’Italia, occasione per riflettere e porre accenti sui passaggi principali che hanno forgiato la storia del nostro Paese e dei nostri paesi.
Il primo momento di rilievo sarà alle ore 11,30 di fronte al Teatro Bismantova, quando sarà ufficialmente scoperta la nuova lapide in memoria dei deportati a Kahla e nei campi di prigionia del terzo reich dal 1943 al 1945. La lapide sarà posizionata a fianco di quella già presente, sulla parete esterna prospiciente via Roma, che ricorda il rastrellamento e l’imprigionamento nello stabile del teatro di numerosi castelnovesi e montanari nel 1944. Uomini che, richiamati in loco con l’inganno di fornire lasciapassare per potersi muovere liberamente sul territorio, furono invece imprigionati e dopo alcune ore caricati su camion in direzione Germania, dove vennero distribuiti su diversi campi di lavoro dalle condizioni disumane. Tra questi il Reimahg di Kahla completamente sotterraneo dove venivano costruiti i caccia a reazione Me 262, da cui in molti non fecero più ritorno.
Spiega il sindaco Gian Luca Marconi: “La nuova lapide recherà tutti i nomi che, anche a seguito dell’ultima, recente ricerca effettuata, è stato possibile reperire allo stato attuale delle conoscenze e dei documenti d’archivio, dei castelnovesi che sono periti nei terribili campi di prigionia e lavoro del Reich. La nostra volontà è ricordare queste persone anche in relazione al 150mo dell’Unità d’Italia, perché la loro vicenda umana è stata una pagina tragica quanto importante della nostra storia. Abbiamo scelto la data del 7 maggio perché durante la stessa mattinata a Kahla, dove diversi di questi uomini hanno trovato la morte, saranno officiate le celebrazioni internazionali, in occasione dell’anniversario della liberazione del campo da parte degli Alleati, a cui parteciperanno delegazioni da tutti i Paesi che hanno avuto caduti. Il nostro Comune ha inviato delle corone di fiori che saranno deposte ai monumenti memoriali, e sarà rappresentato da un gruppo di parenti delle vittime che saranno in Germania per ricordare i loro cari”. Il programma dell’inaugurazione della nuova lapide a Castelnovo prevede la partecipazione dello stesso Sindaco Marconi con un intervento commemorativo, la benedizione da parte del Parroco don Evangelista Margini, la deposizione di una corona con l’accompagnamento musicale di Dario Schenetti ed Elena Muratori, allievi dell’Istituto Merulo.
IL TESTO DELLA TARGA COI NOMI DEI CADUTI
Comune di Castelnovo ne’ Monti
SONO CADUTI A KAHLA E NEI CAMPI DI PRIGIONIA
DEL TERZO REICH DAL 1943 AL 1945
BEZZI INELLO
CARLINI ROBERTO
CASALI ARMANDO
COLI ATTILIO
COMASTRI PIETRO
DEL RIO VITO
FERRARINI EZIO
GIGLIOLI DANTE
GUGLIELMI FERDINANDO
GUIDI ANSELMO
GUIDI RENATO
MAILLI LINO
MANFREDI AUGUSTO
MANFREDI GIUSEPPE
PEDORI ENNIO
PERETTI DINO
PERETTI PIERINO
PIGNEDOLI REMO
PRIMAVORI UGO
REGGIONI GIM ALDO
RIVI GUIDO
RIVOLVECCHI ULTIMIO
ROMEI MARIO
RUFFINI PIERINO
SANTI FERRUCCIO
SIMONAZZI UGOLINO
TAGLIATI GIUSEPPE
TOSCHI FRANCESCO
ZUCCOLINI ERMETE
In memoria - 7 maggio 2011
* * *
Sempre sabato, ma nel pomeriggio, dalle 17.30, sarà ufficialmente intitolata in località Casino di Cagnola la piazza situata dietro al bar – trattoria presente nel borgo, a Don Alfonso Ferretti, che di Cagnola è stato Parroco dal 1906 al 1949.
“Don Alfonso –spiega il Sindaco Marconi- era conosciuto dai più col nomignolo di “Don Scarpone”. Era nato nel 1879, e fu ordinato nel 1902. Rimase in servizio a Felina fino al 1906 e poi divenne Parroco di Cagnola, ove rimase fino alla morte. Fu tra i primi ad introdurre la proiezione di film in montagna: girava tutte le parrocchie con un proiettore, da qui il soprannome, diffondendo film e documentari sulla cultura cattolica e richiamando molti giovani. Aprì un cinema a Castelnovo nel 1910, e fu anche attivissimo nell’Azione cattolica, di cui fu responsabile per la montagna. Fu anche amico e consigliere dell’Onorevole Pasquale Marconi, che lo curò in ospedale negli ultimi mesi di vita. Una figura carismatica ed importante”.
La piazza da poco realizzata, che porterà il suo nome, ha anche una utile funzione per il borgo di Casino: permetterà di posteggiare le auto comodamente e senza rischi a coloro che abbiano bisogno di sostarvi, senza invece parcheggiarle a lato della Provinciale 513 come avveniva finora.