"Il giorno sull'orlo della notte" nasce da un'idea di Giovanni Mareggini: l'idea di portare il fare teatro e fare arte fuori dal teatro come edificio o spazio fisico. Portarlo in luoghi magici e portare una forma di teatro o quasi teatro: la parola, la musica e le arti figurative in una sola notte e in un solo luogo. Il tema e il tempo sono quelli pasquali, non soltanto dal punto di vista religioso ma più in generale come un momento della vita dell'uomo e delle stagioni. Tempo che scandisce l'uscire dalle ombre della notte per abbracciare il giorno, l'attesa della luce e il suo illuminare.
La rassegna è nata grazie alla consulenza di Daniele Gianotti e alla grande disponibilità di amici del teatro, come Umberto Zobbi, Dino Tondelli, per citare quelli della sera di apertura a Sarzano. Ma anche di tanti altri come Marina Coli, Paola Novellani, Dario Sabattini, i ragazzi di HOWL Benedetta Valdesalici e Sara Fabbiani, i ragazzi del laboratorio di teatro del Cattaneo Matteo Ferri e Carlotta Tamburini; artisti come Fabrizio Silvetti, Luca Guerri e Manuela Pecorari, Corrado Tagliati che ci ha donato anche l'immagine per costruire la cartolina, dal titolo significativo: l'altra metà dell'ombra.
Si parte nella magia di Sarzano, che fonde insieme natura, storia e cultura.
Un percorso di letture di grandi maestri del pensiero come Pascal, Bonhoeffer, Capograssi e Dossetti sr e in mezzo a fare filo la poesia di Leopardi nella voce di Morena Fulloni. La Corale della Resurrezione che intona canti popolari e sacri di ogni tradizione, dalle laudi al gospel. Le fotografie di Silvetti raccontano di archi e porte e volte di chiese e moschee, come a inventarsi un ponte di pietra e aria e ombre tra la terra e il cielo." spiega l'amministratore, Emanuele Ferrari.
Prossimo appuntamento lunedì 18 aprile alle 21 a Castelnovo Monti all'oratorio di via Primo Maggio che riapre per l'occasione.
“Sono particolarmente felice di questa iniziativa che conferma il Teatro Bismantova come teatro del territorio per il territorio, teatro di tutta la Comunità Montana capace di farsi comunità e dare riconoscimento ai luoghi e alle realtà culturali che sono la nostra ricchezza, la cifra della nostra eccellenza. Sono grata a Giovanni Mareggini e Emanuele Ferrari per l’opera che svolgono con competenza, generosità e coraggio, per l’attenzione costante a cogliere ed esprimere le potenzialità culturali di tutta la montagna, a tessere fili e tendere reti capaci di favorire l’incontro tra artisti, moltiplicando possibilità e realizzazioni. In più inventando soluzioni accessibili ai comuni con bilanci sempre da inventare, soprattutto in campo culturale. Un teatro vicino che ci fa andare lontano, un direttore e un vicedirettore e tanti collaboratori, stabili o sempre diversi che siano cui volentieri esprimo tutta la mia gratitudine in questa stagione per me di bilanci di fine mandato”, conclude l’assessore alla cultura di Casina, Giovanna Caroli.