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“Caro Giovanelli, il suo Parco è troppo elitario e ha fallito. E le spiego perchè”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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"Con una lettera aperta ai dirigenti delle forze politiche e sociali dell’Appennino reggiano - pubblicata nei giorni scorsi su Redacon - il presidente del Parco, Fausto Giovanelli, rivolge un invito a coloro che sono impegnati, con ruoli di responsabilità nella vita pubblica, a dare un giudizio sull'ente da lui presieduto per impostare un lavoro volto a migliorare il futuro della nostra montagna.

L’Udc,che già in altre occasioni ha dato il suo contributo sia sulla Sanità in montagna, sia sull’insediamento non realizzato della centrale a biomassa di Fora di Cavola e su altri temi caldi, non vuole certo sottrarsi a tale invito, e intende dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita nel territorio.

Il Parco Nazionale ormai esiste da tempo, ma non è ancora entrato nella visione delle persone come una opportunità, ma è sentito come l’ennesimo contenitore poco efficiente, per non dire inadeguato, a dare risposte concrete ai cittadini.

Purtroppo l'attività del Parco, troppo elitaria e lontana dalle esigenze concrete della gente giustifica questa opinione. Aver portato a Ligonchio una delle due sedi del Parco è un valore, ma questa scelta poteva concretizzarsi da subito, invece abbiamo perso alcuni anni fino al cambio di maggioranza al Comune di Ligonchio per vederne la luce. Se il centro-destra a Roma avesse fatto lo stesso ragionamento che Giovanelli ha fatto per Ligonchio, il Senatore non sarebbe più presidente.

Giovanelli si sofferma sui successi (?) avuti nei tre anni di vita del Parco sullo sviluppo economico e sociale, ma qui confermo che le ricadute sul benessere dei cittadini per le azioni intraprese sono molte scarse.

Le porte del Parco, vedi quella della Sparavalle, fino ad ora hanno creato più critiche che riconoscimenti. Il Progetto “Lupo” è stata una scelta demenziale, dopo aver speso cifre stratosferiche per farlo ritornare sui nostri monti, ci troveremo a dover difendere e a rimborsare gli agricoltori per la sua presenza. Mettere in rete gli immigrati italiani nel mondo, come volano per far decollare il turismo, fa notizia sui giornali ma non ha alcun risultato comcreto. Rafforzare il gemellaggio con le Cinque Terre, quando bisognerebbe annullarlo e farlo con Reggio Emilia, non mi pare che sia un progetto che ha fatto innamorare i cittadini al Parco. Le “ciaspolate “ per atleti, come le improbabili scuole di Succiso. Sono astrazioni senza fondamento, non concretezze di governo.

Queste sono alcune considerazioni , ma Lei ci chiede di fare un passo avanti e uscire dalle polemiche e farci carico di elaborare un progetto attivo con parole nuove quali eccellenza, alleanza di mercato, in sostituzione di quelle tradizionali aiuto-provvidenze che hanno dimostrato forti limiti. Vede Presidente, quello che ci preoccupa è proprio questo astrattismo, questa verbosità che appare fine a se stessa, e che porta la gente a parlare da sola, anche se con importanti funzioni.

A fianco di queste nuove parole noi ne riproponiamo una, quella fondamentale, bisogna ripartartire dell”UOMO”, perché se noi non cerchiamo di invertire l’andamento demografico nella montagna del crinale, dove abbiamo un nato ogni cinque morti, tra dieci anni avremo un paesaggio bellissimo ma deserto. Quindi dobbiamo parlare di economia concreta, che parte dal ricucire lo 'strappo' che si è realizzato tra il territorio dell'Appennino e le aree metropolitane forti della via Emilia che sentono la propria montagna nelle Alpi e non nell'Appennino. Ci rendiamo conto di cosa significa invertire anche in parte questa tendenza? Significa benessere diffuso e non solo di natura turistica, significa cominciare a riportare i giovani sul territorio offrendogli opportunità per viverci e crearsi una famiglia, significa attivare un formidabile meccanismo economico. Presidente lasci stare i paroloni che facciamo fatica a capire tutti, forse anche lei, e riportiamo i piedi per terra perchè le cose sono già molto complesse per come stanno, non rendiamole anche confuse. Mettere a punto questo progetto “UOMO” è cosa molto impegnativa e necessiterebbe di tutte le energie disponibili, ma credo che il costume settario manifestato dal Parco sia un oggettivo ostacolo, a meno che non venga rimosso; sarebbe la prima vera novità.

(Robertino Ugolotti, membro della direzione provinciale Udc)

6 COMMENTS


  1. Dissento da questo signore che non conosco e che, a mio giudizio, non conosce l’operatività del Parco; un esempio modesto ma significativo: Sologno, la mia Sologno che dall’agosto 2010 con DPR é entrata nell’allargamento dei confini; il Parco da noi é venuto, ha bonificato castagneti abbandonati, ha appoggiato recuperi di natura culturale come quello delle fornelle per produrre la “calce rosa” utilizzando tale prodotto per ristrutturare edifici vetusti ma altamente simbolici, ci ha portato i ragazzi di “orizzonti circolari” con loro e nostra grande soddisfazione, ha distribuito “cittadinanze affettive” alla nostra gente in giro per il mondo. Se questo non é “partire dalla gente di montagna” mi dica questo signore che cosa é!!!

    (Lino Giorgini)

  2. Il vero problema!!!
    Robertino, se quello che hai scritto è farina del tuo sacco devo ammettere che hai fatto un grosso salto di qualità anche se con moderazione. Il problema non è il Parco ma il suo presidente, che lo utilizza solo per il suo interesse e quello del suo partito, ignorando come ha sempre fatto le vere esigenze dei montanari. Spero che il centrodestra tiri fuori gli attributi (on. Alessandri, on. Barbieri e consigliere regionale Filippi) e lo mandi a casa come lui ha fatto con Zobbi Tarcisio, per il bene della montagna e dei montanari. Se così non sarà vedremo come votare per
    il futuro, in quanto non siamo piuù disposti a dare fiducia a chi non ci vuole bene e non ci aiuta.

    (Marco Coriani)

  3. Sig. Coriani
    Egregio sig. Coriani, trovo molto offensivo il suo intervento, di certo il Parco nazionale non è proprietà di qualcuno o di qualche partito, ma proprietà dell’intera comunità del crinale!!!! Il suo centrodestra tiri fuori gli attributi per dare una mano, non solo per fare polemiche sterili!!!

    (Luca Marco Cagnoli)

  4. Risposta a Cagnoli
    Caro sig. Cagnoli, quando vorrà togliersi il prosciutto che ha sugli occhi saprò che vuole il bene della montagna, perchè adesso sta difendendo l’indifendibile. Mi dica lei: avrebbe speso tutti quei soldi per le porte? Lei spenderebbe con il cellulare del Parco duo o tre stipendi di un operaio!!!!!
    Sveglia, mio caro, è primavera.
    Saluti.

    (Coriani)

  5. Egregio Coriani
    Guardi, io il prosciutto lo tengo in cantina e non sugli occhi!!! Capisco che è facile fare polemiche e difficile fare proposte!!!! Proponga, carissimo Coriani… Proponga e venga a dare un contibuto serio e non ideologico, il Parco è di tutti gli abitanti del crinale!!!!!!!!

    (Luca Marco Cagnoli)