La Caritas vicariale informa che in questo periodo sono in programma due importanti iniziative per aiutare concretamente chi - e non sono pochi - in questo momento ha bisogno.
Presso la chiesa della Resurrezione di Castelnovo ne' Monti è attiva la raccolta di generi alimentari suddivisa in settimane, in ciascuna delle quale si raccoglierà, di volta in volta, olio, latte e tonno.
A Felina la settimana dal 2 al 9 aprile presso i market Sigma Castello e Belvedere verrà effettuata una raccolta alimentare per far fronte a momenti di vera difficoltà da parte di tante persone.
"Facciamo un bilancio dell'attività dello scorso anno - scrive in proposito Nazzarena Milani - Gli indicatori sono tutti in aumento, segno che lo sforzo di prestare aiuto, in un periodo che ha visto aumentare le fragilità economiche di tante famiglie, italiane e straniere, è stato concreto e reale".
"Nel 2010 le famiglie assistite sono aumentate del 15% e sono più che raddoppiati i pacchi alimentari distribuiti. Il centro d'ascolto di Castelnovo, presso la chiesa della Resurrezione, è aperto ogni sabato dalle 14,30 alle 15,30. Durante lo scorso anno sono state 154 complessivamente le famiglie aiutare, per un totale di 478 persone, in gran parte bambini, ragazzi e madri. A queste famiglie sono stati distribuiti anche vestiti (+ 128% il dato del 2010 sul 2009), mobili e oggetti per la casa (+ 144%), pacchi di pannolini per la prima infanzia (+ 136%). Scarpe, vestiti, mobili, giocattoli e coperte sono usati e arrivano alla Caritas attraverso donazioni di privati e raccolte particolari".
"In totale - appunta sempre la Milani - la Caritas che fa capo al centro di ascolto di Castelnovo ne' Monti ha fatto, nei 12 mesi dello scorso anno, 1107 interventi (+ 80% sul 2009). Il raggio d'azione è piuttosto ampio, la maggioranza delle famiglie si concentra fra Castelnovo, Felina e Gatta, ma sono state aiutate anche famiglie di altri comuni, soprattutto di Vetto e del crinale".
Quello della Caritas "è un lavoro silenzioso e delicato. Incontrare gli altri e le loro povertà significa anche guardare negli occhi le nostre povertà, toccare con mano i danni di uno sviluppo non condiviso, i risultati di una società sempre chiusa sempre più chiusa e ostile. Significa anche collaborare con i servizi pubblici dello stato sociale, mobilitare le coscienze, aprirsi all'incontro con il diverso".
Gli italiani rappresentano il 20% del totale. "La sala d'attesa del centro d'ascolto di Castelnovo è un punto d'incontro di tanti mondi e di tante storie. Non è semplice, ma è l'unica strada possibile. Senza condivisione non c'è futuro".