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Rallentatori a Berzana

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La bella favola dei rallentatori di Berzana, graziosa borgata ai piedi della Pietra. Quando si arriva al bar della Croce è sufficiente prendere la strada a sinistra che fiancheggia per qualche metro la statale anziché imboccare il diritto che porta in galleria e dopo qualche centinaio di metri si arriva a Berzana. E’ proprio una bella borgata, ben esposta al sole che guarda la discesa verso Gatta: ci si vive proprio bene, in un ambiente naturale e le 90 persone che vi risiedono non farebbero cambio con nessun altro posto al mondo.

C’è però un problema che per i residenti non è da poco. Si dà il caso che tutte le mattine e tutte le sere parecchi montanari che scendono a valle per lavorare anzichè imboccare la galleria alla Croce seguono proprio il percorso descritto e attraversano, andata e ritorno la bella borgata. La strada è parecchio stretta, passa vicinissima alle case e la fretta degli automobilisti che sfrecciano a velocità incredibili crea un forte disagio e una reale situazione di pericolo. Ma le 90 persone pensano che con un paio di rallentatori del traffico si possa rimediare al problema con buona pace di tutti.

Correva la primavera del 2009 e le elezioni erano alle porte, ma la fortuna volle che tra gli abitanti ci fosse “l’assessorone con la penna” che, battendo a tappeto tutte le famiglie fiutò l’en plein di voti garantendo a sè e agli altri l’installazione degli agognati rallentatori del traffico da posizionare all’inizio e alla fine dell’abitato. Le elezioni vanno alla grande perché Berzana, quando prende un impegno (di voto) lo mantiene!

Passano le elezioni, poi le ferie d’agosto, poi il Santo Natale, poi Pasqua, poi ancora agosto e via discorrendo ma di rallentatori neanche l’ombra! Cominciano, a Berzana, a chiedere conto all’“assessorone con la penna” del fatto che tutto tace e a forza di dai e dai salta fuori la storiella che non ci sono i soldi (in Comune), quindi niente rallentatori e le promesse... Beh, si sa che sotto le elezioni…!!!!!!!

Berzana però non si arrende visto che il problema c’è sempre ed è fonte di notevole disagio. Le famiglie convocano l’”assessorone con la penna” e, pur masticando amaro per la delusione, propongono addirittura di acquistare a loro spese i rallentatori col patto che almeno il montaggio e la parte burocratica possano essere a carico dal Comune. Immediatamente realizzabile ed esecutivo sono le parole dell’esperto ”assessorone con la penna” che impegna sé stesso e il Comune a fare almeno questo atto di generosità dovuta nei confronti degli abitanti di Berzana che procedono all’acquisto in breve tempo e aspettano che il Comune incarichi il personale all’installazione.

Ma, ahimè, siamo alle solite. Da qualche mese i rallentatori sono disponibili a Berzana ma nessuno si presenta a posizionarli: l’”assessorone con la penna” di nuovo svicola, tergiversa, schiva, si schermisce ma il lavoro non è ancora fatto e, forse, non si farà almeno a carico del Comune.

Morale della favola, capita spesso che le sirene delle promesse elettorali inducano i naviganti a sbagliare rotta ma di certo gli automobilisti da e per la bassa passano sempre più veloci da Berzana senza mai sbagliarsi grazie alle mancate attenzioni dell’”assessorone con la penna” alla sua borgata. Tuttavia la speranza è l’ultima a morire e la consegna di questa favola montanara ai media potrebbe fare il miracolo (mediatico) di attirare l’attenzione di chi può sul caso affinchè la borgata di Berzana possa essere di nuovo considerata slow e sicura. Grazie per aver letto fino in fondo.

(Lista civica "Persone e montagna")

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12 COMMENTS

  1. Le promesse non sono state fatte solo a Berzana, ma anche a Campolungo
    Anche a Campolungo sono stati promessi i rallentatori, molti cittadini si sono rivolti al Comune per richiederli nel tratto rettilineo che arriva fino alla chiesa, visto che le macchine sfrecciano a velocità altissima e a volte anche in sorpassi da superstrada. Il Comune ha sempre accolto in modo positivo le richieste ma i rallentatori non si sono visti… Questa estate quando è stato rifatto l’asfalto nel tratto incriminato si sarebbero potuti mettere anche i rallentatori; questo quanto diceva il sindaco, ma i rallentatori non ci sono.
    Io spero che non accada mai nulla in questo tratto di strada (si noti che in estate presso la chiesa c’è un campo estivo che coinvolge tantissimi bambini).
    Parole, parole, parole…

    (Barbara)

  2. Senso unico
    Passo spesso dalla strada di Berzana per andare a casa e solo nel senso verso Gatta. Proporrei di istituire un senso unico nella suddetta strada: o verso Gatta o in senso contrario. Io proporrei nel senso venendo da Gatta; in salita le macchine vanno più piano se chi le guida usa la testa.

    (Roberto Zappaterra)


  3. In merito alla polemica venutasi a creare vorrei ricostruirne il percorso. Nei giorni scorsi lavoravo a casa di un ragazzo (che faceva parte della lista “Persone e montagna”) che mi ha spiegato che tutti i giorni passa da Berzana per lavoro. Gli ho detto che sono in tanti a farlo e che questo ci causa alcuni problemi, ma che presto sarebbero stati installati dei rallentatori. Ho spiegato che il Comune qualche tempo fa ci disse che non c’erano i soldi per installarli e che quindi ce li siamo procurati noi come cittadini e che al momento eravamo in attesa che siano installati. Ora però la polemica che è stata creata e che ritrovo qui mi ha molto stupito, anche perchè nella frazione siamo assolutamente tranquilli sul tema, consapevoli che l’installazione non sarebbe stata possibile nei mesi scorsi con la neve ed il maltempo. Tanto più che secondo me la metà dei residenti non sa nemmeno che stanno andando avanti le pratiche per mettere i rallentatori.
    Ringraziamo l’assessore Bertoncini per il suo interessamento e per il fatto che porta avanti questa istanza del paese e restiamo convinti che entro breve i rallentatori potranno essere installati.

    (Marco Monticelli, Berzana)


  4. Brava Barbara. Sono di Berzana e solo ora mi accingo a leggere questo interessante testo. Assessore a parte il problema a Berzana c’era da molto prima. Qualcuno ha chiesto alle alte “scranne” ma gli è stato risposto che non c’erano soldi (strano!) e i bolidi simili alla formula uno a velocità elevata continuano a sfrecciare. Noncuranti che non ci sono solo alberi e buche ma persone per magari passeggiate “quasi” salutari a piedi. Se la responsabilità è questa, meditate gente meditate…

    (Mariapia Corsi)

  5. Rallentatori
    Non entro nel merito promesse non mantenute non essendo al corrente dei fatti, però, sulla logica di Berzana ma soprattutto di Campolungo, tutti i paesini del comune, provincia, regione ecc. dovrebbero essere dotati di rallentatori il che, oltre essere problematico ed oneroso per la collettività, costituirebbe un grande disagio per la stragrande maggioranza dei conducenti “disciplinati” penalizzati dal dover superare questi fastidiosi ostacoli e soprattutto un grande pericolo per la sicurezza del traffico sia per i conducenti che per le vetture. La domanda che sorge spontanea è: perchè Berzana e Campolungo e non anche tutti gli altri? In riferimento, invece, alla “bella favola” dell’articolo, percorro frequentemente la strada di Berzana per andare a Castelnovo, più per abitudine che per evidenti vantaggi e, conoscendola benissimo, sentire il termine “sfrecciano” mi scappa un po’ da ridere: Berzana ha già i rallentatori naturali: curve strettissime, strada stretta, cunette, ecc.; altri paesini non hanno nulla di tutto questo e, pur essendo più “penalizzati”… non si lamentano!
    Cordiali saluti.

    (E. Fiorini)


  6. Ultimamente ho percorso via Allende (@Ca Castelnovo ne’ Monti, ndr#C) in direzione del caffè London e ho notato alcuni rallentatori in gomma che giacciono a lato della via. Potrebbero essere riposizionati o posizionati altrove con poca spesa.

    (Il Grillo Parlante)

  7. Da Barbara a Barbara
    Ieri sera a teatro mi sono stati fatti i complimenti per l’intervento su @CRedacon#C! Ma non l’ho scritto io. Quindi, a onor del vero, visto che fra poco saremo in 3 Barbara a Campolungo, firmiamo apponendo anche il cognome! Così, se non altro, potremo prendere ognuna i nostri complimenti e non. Buona giornata a tutti.

    (Barbara Valentini)

  8. Rispetto per la penna!
    Dal 15 ottobre 1872, giorno della sua nascita, il corpo degli alpini ha dato vita a pagine di storia tra le più brillanti e significative delle nostre tradizioni sia in tempo di guerra che in interventi umanitari per consolidare la pace. Da quando esistono fino ai giorni nostri sono stati sempre in prima linea ovunque fosse necessario un aiuto ai più deboli, assistenza alle popolazioni provate da eventi drammatici, terremoti, catastrofi naturali, assistenza alle popolazioni e ai singoli. Per tutto questo trovo sgradevole e di pessimo gusto menzionare la penna in un articolo di contestazione pseudo-politica stando seduti su di un comodo divano. RISPETTO PER LA PENNA e per favore teniamola lontana da queste “beghe condominiali”.
    Cordiali saluti.

    (L. Mariani)


  9. Hai ragione, Marco. Non sapevo neanche io che erano arrivati i tanto agognati rallentatori. Forse ragionando i soldi non ci sono davvero perchè ne sono stati tolti alle comunità montane che per mia ignoranza non so se esistono ancora. Concordo con te col fatto di ringraziare dell’interessamento l’assessore alla solidarietà Bertoncini, che il suo operato lo svolge “alla grande” (aiuto alle popolazioni aquilane del sisma del 2009, colletta alimentare e 1000 altre cose). Avrei da ridire invece su altri fattori. Se alcuni paesi non si lamentano avendo problemi peggio di noi magari non trovano il coraggio di farlo… Altra cosa: se chi conosce benissimo il paese sottilizza sul reale pericolo vuol dire che non lo conosce poi bene come dice. Io tutti i santi giorni la percorro ed i comportamenti indisciplinati ci sono, eccome! Se verranno poi posizionati i “fastidiosi ostacoli” impareremo ad andare più piano tutti. Con gioia dei pedoni e delle nostre auto. Utima cosa e forse la più importante: GIU’ LE MANI DALLE PENNE NERE!

    (Mariapia Corsi)

  10. Mio malgrado tirato in ballo
    Come mio stile mi piace lavorare molto e parlare poco, ma essendo stato tirato in ballo voglio solo dire che non ho mai promesso nulla se non di impegnarmi per provare a risolvere i quesiti o le segnalazioni che mi vengono fatte dalla gente e dare risposte e non mi risulta neanche che altri colleghi della giunta lo abbiano fatto. Ringrazio Marco, il quale, abitando a Berzana, ha detto la verità. Si è gia iniziato l’iter burocratico e una volta terminato speriamo di poterli installare. E ringrazio tutte le testimonianze di solidarietà che mi sono arrivate dal mondo del volontariato e per il termine “assessorone con la penna” sono veramente orgoglioso di averla portata e di portarla in tutte le attività di volontariato e solidarietà che facciamo come alpini.

    (Savio Bertoncini)

  11. Quello che penso…
    Beh… che dire… ora abbiamo un bellissimo cartello che ci indica via Berzana con tanto di divieto di transito escluso autorizzati… Grazie al cielo abito a Berzana quindi non ho bisogno di “essere autorizzata” per arrivare a casa mia (spero!)… Per chi dovrà venire a trovarmi per esempio mio fratello o mia sorella che abitano fuori Berzana o per il furgoncino del pane che passa tutti i giorni a servire gli anziani del paese non so… servirà domanda in carta bollata al comune? Il cartello comunque fa degnamente compagnia alle buche che contornano la strada e che direi sono ottimi rallentatori naturali… Ultima cosa: ma non era meglio concentrarsi sullo stato della strada, pietoso, e segnalare a chi di dovere questo problema pittosto che creare polemiche inutili su rallentatori inutili?

    (Milena Guglielmi)