Mercoledì 23 marzo, alle ore 15,30, nella sede del Municipio di Piazza al Serchio, verrà firmato un protocollo d’intesa sul progetto di valorizzazione di Pietro da Talada, artista conosciuto anche come “il maestro di Borsigliana” e dei luoghi in cui ha vissuto ed operato. Saranno presenti il sindaco del Comune di Piazza al Serchio, Paolo Fantoni, il sindaco di Busana, Sandro Govi, Giorgio Pregheffi, assessore alla cultura dell’Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano, Mario Puppa, presidente della Comunità montana della Garfagnana ed il presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano Fausto Giovanelli; interverranno inoltre la prof. Clementina Santi e la dott.ssa Rachele Grassi come membri del Comitato scientifico che sta portando avanti attivamente il lavoro di studio e ricerca.
Gli obiettivi e le azioni in cui il progetto è articolato si propongono di realizzare allo stesso tempo una ulteriore valorizzazione della figura di Pietro da Talada e delle sue pregevolissime opere pittoriche, oltre che dei territori in cui il maestro ha vissuto ed operato unendo così i due versanti appenninici dalla valle del Secchia a quella del Serchio.
Le fasi del lavoro che si sta portando avanti sono molteplici, ci si propone infatti di ricostruire in modo completo e documentato il lavoro dell’artista, grazie anche alla collaborazione di esperti; il materiale raccolto verrà quindi riunito in un volume che sarà pubblicato dalla Banca dell’identità e della memoria. Uno degli obiettivi primari del progetto è anche quello di far conoscere e mettere in luce tutti i luoghi in cui toccati dal maestro durante la sua vita, costruendo così un itinerario artistico e culturale tra i due versanti dell’Appennino che diventerà un vero e proprio percorso turistico dal paese di Talada fino alla Versilia, fruibile da parte del pubblico grazie alla stampa di un depliant in cui saranno riportate tutte le tappe della vita e del lavoro di Pietro da Talada.
Con questo progetto si vuole quindi coniugare l’approfondimento dell’aspetto artistico e culturale dell’artista con un’idea di sviluppo turistico che parta proprio dalla valorizzazione delle eccellenze del territorio, puntando a diffondere la conoscenza della figura di Pietro da Talada e dei luoghi in cui si possono ammirare le sue opere, ma anche bellissimi paesaggi e beni culturali, ad un pubblico più ampio, incrementando l’antico legame tra i due versanti dell’Appennino in modo da moltiplicare le occasioni di contatto tra le due aree per favorire un flusso turistico nuovo, proprio grazie alla valorizzazione dell’artista, delle sue opere e dei luoghi che le custodiscono.