La nonna dei reggiani vive a Toano. Ada Pompilia Ferrari, che il 3 marzo scorso ha festeggiato i 107 anni, è infatti la persona più anziana della provincia. Altri sei nonnetti d’acciaio dall’invidiabile età di 105 anni sono invece - come conferma Lamberto Melloni, responsabile dell’Ufficio provinciale di statistica - due donne “del distretto di Montecchio e tre del distretto di Reggio Emilia, nonché un uomo del distretto di Scandiano”.
Ada, che è residente a la Ca’ di Cerredolo con il figlio Italo Palladini e la nuora Marina Sala, ama la lettura e i varietà televisivi. “Il suo personaggio preferito - racconta Marina - è sicuramente Gerry Scotti. Si tiene aggiornata con giornali e riviste e legge libri, specialmente sulla vita dei santi”. Oltre ai figli Italo e Rosina (altri tre figli, tra cui due donne, sono deceduti), la signora Ferrari conta sette nipoti e sei pronipoti, “di cui una - prosegue la nuora - è già da tempo madre di una ragazzina e di una bimba. E’ al vertice di una piramide che include cinque generazioni e gode ancora di buona salute. E’ ben presente anche se è piuttosto sorda, ma alla sua età è un difetto che le si può perdonare”.
Ada Ferrari è una dei diversi toanesi che negli ultimi tempi hanno superato la soglia dei cent’anni. “A dicembre Rosina Amorini di Corneto compirà 101 anni - sottolinea il sindaco Michele Lombardi - mentre Domenica Clorinda Genni Belli di Cavola ha festeggiato il secolo di vita lo scorso primo gennaio. Pochi giorni fa ci ha poi lasciato Irma Piacentini di Manno, di 100 anni, e nel dicembre scorso un’altra centenaria, Virginia Venturelli di Toano. Nel dicembre 2008 è quindi deceduto Angelo Mandreoli di Massa, che aveva oltre 104 anni, e nel 2004 e 2005 sono scomparsi Battista Lugari di Cavola e Severina Caselli di Vogno, rispettivamente di 102 e 103 anni”.
A Toano, dunque, si può vivere “più a lungo”? “Da questi dati - conclude il primo cittadino - sembra proprio di sì, anche perché altri nostri residenti stanno avvicinandosi alla fatidica soglia: da qui al 2015 sono infatti sei gli anziani che potrebbero spegnere le cento candeline”.