Martedì 15 marzo calca le scene del Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti il leggendario personaggio creato da Miguel De Cervantes: il Don Chisciotte, interpretato da Claudio Di Palma, intenso e leggero, autore di performances meravigliose e di rara poesia. Accanto a lui, un robusto Panza trova vita nella straordinaria agilità attoriale di Lello Arena, tra i più amati e conosciuti di sempre.
L’opera di Cervantes viene trasformata e trasportata da Ruggero Cappuccio ai giorni nostri, pur mantenendo intatta la poesia dell’opera classica. “Il testo - afferma l’autore - si concentra sul conflitto tra modernità efferata e umanità poetica, sulla solitudine, l’illusione, nel lirismo di una realtà che non è più o che non è mai stata, ma vive fresca nella memoria come ricordo presente”. Don Chisciotte, al secolo Michele Cervante, è un uomo contemporaneo, solo, fragile ed emarginato dalla società in cui vive, ma rapito e posseduto dall’anima del cavaliere della Mancha. Accanto a lui, come sempre, c’è il suo aiutante, scudiero e compagno, che diventa nell’opera di Cappuccio Salvo Panza.
La regista Nadia Baldi ha espresso il significato del suo lavoro: “La mia regia colloca i protagonisti in uno spazio indefinito, li muove su un piano metafisico e ostinatamente rituale nei gesti e nei modi, esalta la meccanicità ossessiva dei personaggi e li sospinge nella leggerezza della fantasia.
E’ un lavoro che si attesta su confini immutabili, ma non per questo facilmente rintracciabili: quelli che da millenni vivono invariati nel cuore degli uomini. La messinscena, nell’interpretazione di Claudio Di Palma e Lello Arena riconsegna la vicenda di Don Chisciotte alla contemporaneità, attraverso un’indagine interiore tesa a svelare il rapporto tra dolore e bellezza”.