L’attivo gruppo che lavora sotto le insegne della minoranza consiliare castelnovese “Persone e montagna” (e della collegata “Impresa montagna”) si fa promotrice di un’iniziativa volta a capire meglio i contorni dello stato del commercio del capoluogo montano. Un settore storicamente rilevante, se non trainante tout court, dell’economia locale. E per farlo ha deciso di lanciare un questionario che sarà distribuito nei prossimi giorni a tutti i singoli operatori del settore. Ma non solo a loro: sono stati coinvolti anche le relative associazioni di categoria, gli istituti di credito e i commercialisti.
Secondo il consigliere Mario Attolini nelle premesse della conferenza stampa che si è tenuta ieri “c’è bisogno di riavvicinare la gente, fa acqua un certo modo di amministrare”, ad excludendum. “Si sono viste poche idee in questi anni, il commercio va fatto ripartire e la prima cosa da fare è raccogliere le impressioni degli interessati”. “Penso però – aggiunge – che invece le idee ci siano, come mi capita spesso di verificare parlando in giro con le persone, e vanno tirate fuori”.
Federico Tamburini, consigliere e capogruppo, spiega poi i dettagli tecnici del progetto, il suo timing, come viene chiamato, vale a dire la scaletta: nei prossimi giorni distribuzione dei questionari, a fine marzo loro ritiro e alla metà aprile assemblea pubblica in cui verranno riportati e discussi i risultati della consultazione. Indi: proposte di intervento conseguenti.
Afferma Tamburini: “La nostra è una sincera preoccupazione per le sorti del paese. L’importanza della sua tenuta economica vuol dire anche attenzione per i collegati riflessi sociali. E in questo discorso è coinvolto tutto il crinale, non solo Castelnovo”. “Critiche all’amministrazione comunale? La crisi è reale e tocca anche da noi, certamente, ma qui l’abbiamo subìta senza la forza per progettare un piano per il commercio. Occorre combattere la rassegnazione e ridare speranza”. “Nel giro di poco tempo le superfici di vendita aumenteranno non poco, nel capoluogo nell’area ex piscina e a Felina col nuovo supermercato. Che si pensa di questo?”. Le parole d’ordine del capogruppo sono: scelta dell’ascolto, responsabilità, partecipazione.
Sono presenti all’incontro con la stampa di ieri pomeriggio anche diversi esponenti di un’altra opposizione, quella di centrodestra, “Castelnovo libera”, con i consiglieri Alessandro Davoli e Luigi Cagni (e più tardi arriva anche il sindaco di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi). Chiediamo quindi se la proposta sia in realtà di due liste. “Abbiamo avanzato la proposta, che è nostra, a tutti, perché riteniamo che abbia bisogno della massima unione e condivisione”, replica Tamburini. “E noi l’abbiamo subito apprezzata e appoggiata”, soggiunge Davoli. Che sinteticamente completa: “Un’occasione mancata per l’Amministrazione comunale”.
Giudico l’iniziativa di “Persone e montagna” positiva, vadano avanti e saremo pienamente disponibili ad analizzare quanto emergerà dal questionario. Ogni iniziativa costruttiva e propositiva va ovviamente sostenuta. Per quanto mi riguarda mi dispiace non aver ricevuto alcun invito per la presentazione, altrimenti o io o il vicesindaco (anche lei non ne era al corrente) sabato pomeriggio avremmo potuto partecipare. Ad ogni modo anche da parte nostra stiamo naturalmente cercando di lavorare insieme agli operatori del settore: sono già stati convocati alcuni incontri nei prossimi giorni con i commercianti e le associazioni di categoria anche in vista dell’approvazione del bilancio di previsione. Sappiamo che quello appena concluso è stato un anno difficile, che la congiuntura economica negativa, a livello nazionale ed internazionale, sembra ristagnare e le possibilità di un comune per intervenire a sostegno del settore sono sempre più limitate. Mi permetto di ricordare però che quando a settembre l’assessorato al commercio organizzò un convegno su alcune esperienze partite in Italia di Centri commerciali naturali, anche a seguito della iniziativa pionieristica attivata a Castelnovo che però si fermò dopo alcuni anni, emerse chiaramente come, nei luoghi dove tali esperienze hanno avuto successo (come Montecatini), esso si è basato soprattutto su una forte compattezza ed unità di intenti tra tutti i commercianti e tutte le associazioni di categoria, elemento che forse è stato proprio quello che non si è riusciti a raggiungere finora a Castelnovo.
(Gian Luca Marconi)
Invito
Prendiamo atto della posizione dell’Amministrazione nei confronti dell’iniziativa e invitiano sin d’ora il sindaco Marconi, il vicesindaco, gli assessori e i consiglieri tutti all’assemblea aperta che si svolgerà approssimativamente a metà aprile nella quale valuteremo le risultanze del questionario. Sarà anche l’occasione dell’analisi e della progettazione conseguente.
(Federico Tamburini Federico e Mario Attolini, lista “Persone e montagna”)
Il commercio a Castelnovo ne’ Monti non è solo un settore “delle attività economiche” e soprattutto non riguarda solo i commercianti ma tutta la comunità dell’Appennino. Il commercio è l’essenza storica (e attuale) della direzionalità di Castelnovo ne’ Monti rispetto l’Appennino reggiano e si esplica in un servizio che diffonde su una più ampia area rurale l’effetto città. Le difficoltà del commercio e del piccolo commercio in particolare non sono solo locali, ma hanno localmente ricadute molto importanti sulla qualità del vivere e sulla capacità dell’Appennino di attrarre e/o trattenere persone. Osservando da vicino le difficoltà e la perdita di ruolo di centri analoghi come Fivizzano e Pontremoli rispetto ad Aulla, meno dotata di servizi sociali e pubblici ma più dinamica nel commercio, credo giusto sottolineate la necessità di idee, interventi e investimenti pubblici e privati, per riqualificare Castelnovo ne’ Monti come centro commerciale. Ci sono temi urbanistici, architettonici, organizzativi e imprenditoriali da affrontare e anche temi di nuovo mercato (di nuovi turismi per esempio). L’espressione “centro commerciale naturale” dal punto di vista evocativo e dei significati è davvero eccellente. L’esperienza appena avviata negli anni passati merita di essere rimeditata e riproposta in grande stile. In proposito anche il Parco nazionale può essere partner e fornire idee e servizi, oltre che nuove relazioni. Forse non molti sanno che, secondo scritti del ‘600, Castelnovo ne’ Monti era definito “un porto di mare tra i monti”, ove si commerciava tra l’altro pesce e sale. Tempi diversissimi certamente, ma qualcosa su cui riflettere c’è ancora. Allora non c’era il turismo e tantomeno il progetto “Parchi di mare e d’Appennino”, ma va riflettuto come la vicinanza col mare e la relazione con altri territori è decisiva per il futuro del turismo e del commercio in tutto l’Appennino reggiano e dal crinale a Castelnovo ne’ Monti.
(Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano)
Ringrazio i consiglieri Tamburini ed Attolini per l’invito. Noi continueremo il nostro lavoro ed i nostri incontri con le associazioni di categoria, i commercianti, gli artigiani, gli imprenditori ed i sindacati anche nelle prossime settimane. Ascolteremo volentieri il contributo di “Persone e montagna” e ci confronteremo, nelle reciproche funzioni e responsabilità amministrative, sul futuro di questo importante comparto socio-economico del nostro territorio.
(Gian Luca Marconi, sindaco)