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Otto marzo in rosso / Agghiacciante a Castelnovo, picchia, accoltella e prova a non fare scappare la giovane moglie

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CASTELNOVO NE' MONTI (10 marzo 2011) - Il vizio per il gioco, non condiviso dalla moglie, ma soprattutto l’uso smodato di bevande alcoliche: sarebbero questi i probabili motivi che hanno trasformato un operaio 26enne abitante a Castelnovo Monti, in un incubo per la giovane moglie che, dopo l’ennesimo grave episodio di violenza, peraltro avvenuto alla vigilia della festa delle donne, è riuscita a trovare il coraggio e la forza di raccontare in una dettagliata denuncia le angherie da tempo subite da parte del marito.

I militari del nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo, a conclusione degli accertamenti, hanno così tratto in arresto con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali l'uomo che, al al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere reggiano a disposizione della Procura reggiana titolare, nella persona del sostituto dell'inchiesta, Isabella Chiesi.

L'ultima fase ha preso origine ieri mattina, mercoledì, intorno alle 10.00 quando i militi sono intervenuti presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Sant’Anna”, dove una giovane donna era ricorsa alle cure essendo stata oggetto, la sera precedente, di violenze da parte del marito che peraltro gli aveva lanciato un coltello che l’aveva colpita lievemente all’emicostato sinistro. La stessa, che veniva medicata e dimessa con una prima prognosi di 7 giorni per ferite ed ecchimosi da percosse, denunciava ai carabinieri di essere vittima da moltissimo tempo di maltrattamenti, soprusi e minacce da parte del marito che, spesse volte ubriaco, era solito picchiarla. L’ultimo episodio, appunto, era avvenuto alla vigilia della ricorrenza dell’8 marzo, festa della donne, quando intorno alle 22,00 l’uomo picchiava la sventurata, con tanto di lancio di un coltello per poi romperle il cellulare e non farla uscire di casa in modo tale da non farle chiedere aiuto.

La mattina successiva con la scusa di dover sostenere una visita medica la donna riusciva a fuggire e a recarsi in ospedale da dove partiva l’allarme ai carabinieri.

I militari del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti nella mattinata di ieri hanno raggiunto l’uomo presso la sua abitazione trovandolo ancora in evidente stato d’ebbrezza e dove alla luce dei riscontri acquisiti anche in sede di sopralluogo - veniva recuperato anche il coltello lanciato contro la moglie ndr - e tratto in arresto il (pessimo) marito, in ordine ai citati riferimenti normativi violati.

Come emerso, sono raccapriccianti i contenuti della denuncia poi formalizzata dalla donna che ha ripercorso gli oltre 5 anni di matrimonio. Mentre il marito spendeva tutti i soldi nel bere e nel gioco lei era costretta a vivere in casa trovandosi talvolta nella condizione di non mangiare non avendo i soldi per la spesa. Di ritorno dal paese d’origine nell’ultimo viaggio a Bologna non avendo i soldi per il treno è stata costretta a chiedere l’elemosina per sè, il marito e i suoi figli per tornare a casa. Umiliazioni congiunte a condotte violente e aggressive che vedevano l’uomo picchiare la moglie quando questa si ribellava: violenze commesse anche sotto gli occhi della suocera che consigliava al figlio di stare attento a non lasciarle i segni…

3 COMMENTS

  1. Ma nome e cognome?
    Perché non facciamo (e non dico alla redazione ovviamente) nome e cognome di questa persona? Ci sarà un tribunale che accerterà l’accaduto ma è agghiacciante leggere che anche in un paese come Castelnovo capitino queste cose. Donne, più che festeggiare la festa della donna serate con spogliarellisti e mazzi di fiori pensiamo tutti insieme a quanti problemi ci sono da risolvere riguardo al ruolo della donna nella nostra società riguardo soprusi, violenze, lavoro, famiglia, diritti, ecc… Le parole di Napolitano sono state davvero straordinarie, altro che mimose.

    (Luca Malvolti)

  2. Nomi e cognomi
    Credo che rendere pubblico nome e cognome in questo caso soddisferebbe solo la curiosità di tanti e non sarebbe di tutela per quei poveri bambini che loro malgrado si trovano coinvolti… Per quel che riguarda la festa della donna festeggiata in questo modo credo che sia veramente un offesa per le donne vere che lottano per avere un posto nella società per i meriti personali e non per l’aspetto fisico. Con i vari spogliarelli maschili che ci sono in giro per quella ricorrenza ci mettiamo allo stesso livello di certi maschi che ragionano “non col cervello”.

    (Silvana Aguzzoli)