Riceviamo e pubblichiamo il seguente contributo di Marino Rivoli, capogruppo consiliare della minoranza a Collagna, sugli sviluppi della vicenda legata all'autovelox di Acquabona.
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Ricordando che la Corte dei conti regionale, sezione regionale del controllo per l’Emilia-Romagna, nella deliberazione n. 455/2010/PRSE, nel capitolo dedicato agli esiti preventivi 2010 profili e criticità e/o irregolarità approvazione bilancio preventivo, in merito agli equilibri di bilancio, nell’evidenziare diverse irregolarità contabili e comportamenti contrastanti con i principi di sana gestione finanziaria, specifica che il mancato vincolo di destinazione dei proventi derivanti dalle sanzioni pecuniarie al Codice della strada, nella quota prevista dalla legge, costituisce un’irregolarità contabile.
Premettendo che l’articolo 208 del nuovo Codice della strada, nell’indicare la destinazione puntuale delle risorse vincolate nella quota predetta, richiede che essa debba essere chiaramente definita in una delibera, da predisporre annualmente, da parte dell’organo esecutivo dell’ente locale o dell’Unione dei comuni. Tale delibera pare che non sia stata adottata.
L’ente preposto per il controllo si raccomandava, pertanto, l’attenzione sulla necessità di un esatta applicazione della norma succitata ma dopo una ennesima nostra verifica pare evidente che allo stato attuale non sia stata rispettata. Resta facoltà dell'ente destinare in tutto o in parte la restante quota del 50 per cento dei proventi alle finalità previste da uno specifico comma.
Il giudice di pace di Castelnovo ne’ Monti in merito a ricorsi avverso a sanzioni pecuniarie a seguito di verbale di violazione al Codice della strada emesso dalla Polizia municipale dell’Unione dei comuni dell'alto Appennino reggiano ha ravvisato un comportamento poco corretto annullando diversi verbali evidenziando forti perplessità sulla opportunità di posizionare tale apparecchiatura.
Premettendo che in occasione del Consiglio comunale del 27 novembre 2010 si sono deliberate con nostro voto contrario le variazioni di assestamento generale del bilancio di previsione annuale, nella stessa seduta consiliare si deliberava in merito ad una variazione di bilancio per destinare gran parte dei fondi ricavati con l’autovelox per il finanziamento di opere pubbliche pare non compatibili ed in spregio a quanto disposto dall’articolo 208 del Codice della strada. Il sindaco Caccialupi dichiarava altresì che una parte degli introiti era trattenuto dall’Unione dei comuni per finanziare opere relative alla circolazione stradale sul territorio del comune di Collagna.
Consapevoli che i proventi derivanti dalle sanzioni pecuniarie per infrazioni al Codice della strada sono vincolati, il mese scorso abbiamo presentato una ulteriore interrogazione indirizzata al sindaco, nella quale abbiamo richiesto informazioni in merito a quante violazioni sono state rilevate dallo strumento in oggetto per eccesso di velocità limitata a velocità inferiori ai 65 km/h, a velocità ulteriori e la differenziazione fra le sanzioni inflitte ai residenti e ad altri cittadini in transito lungo la SS 63. Le nostre richieste interessavano anche i ricorsi presentati, l’esito degli stessi e la metodologia ed i criteri adottati per investire tali proventi. La risposta del sindaco mi confermava che le sanzioni inflitte per velocità inferiori ai 65 km/h erano poco più di 4000 e quelle per velocità più elevate erano attorno alle 1300; mi confermava inoltre che i ricorsi che sono stati fatti sono 53 al Giudice di pace e 26 alla Prefettura-Ufficio territoriale del governo; accolti 36 ricorsi dal Giudice di pace mentre la Prefettura non si è ancora pronunciata in merito. La somma incassata, detratte le spese, al 31 dicembre 2010 era di poco inferiore ai 250.000 euro. 80.000 euro già impegnati per la costruzione del distributore carburante a Collagna e 40.000 già impegnati per arredo urbano in località Cerreto Laghi; per la restante somma, incassata nel 2010, la giunta delibererà quanto prima tenendo conto delle normative di legge.
La Corte dei conti regionale ha posto l’attenzione sulla necessità di un'esatta applicazione della norma del Codice della strada succitata e sostiene che il mancato vincolo di destinazione dei proventi derivanti dalle sanzioni pecuniarie per infrazioni al Codice della strada nella quota prevista dalla legge costituisce un’irregolarità contabile.
Tutto ciò premesso visto l’altalenare dei numeri sentiti nell’ultimo periodo, che ci fanno pensare ad una gestione poco corretta dell’autovelox di Acquabona e un non corretto utilizzo dei fondi ricavati, rendiamo noto che abbiamo già informato i referenti politici provinciali sull’accaduto. Nel frattempo abbiamo già inoltrato una richiesta di verifica alla Polizia forestale di Reggio Emilia ed alla Guardia di finanza in merito agli 80.000 euro spesi per il distributore di carburanti di Collagna, a nostro avviso in spregio all'articolo 208 del Codice della strada; e abbiamo approfittato per chiedere una verifica dei permessi ambientali e urbanistici in considerazione alla diatriba con confinanti, finita al Tribunale amministrativo di Parma, e alle numerose polemiche.
Visto e considerato che al momento della deliberazione in Consiglio comunale delle ultime modifiche al bilancio dell'ente è stato fatto presente del diverso utilizzo dei fondi derivati da sanzioni per infrazioni al Codice della strada ma è stato approvato con mio voto contrario, nei prossimi giorni invieremo una missiva al Procuratore capo della Corte dei conti, organo di controllo, perchè verifichi eventuali violazioni alle normative attualmente in vigore ed alle raccomandazioni da parte della Corte dei conti regionale.
La nostra azione è intesa a permettere in primo luogo che i soldi incassati sino ad oggi siano realmente destinati ad un miglioramento della sicurezza stradale sul territorio del nostro Comune e da quanto previsto dall’articolo 208 del Codice della strada. E se è vero che un'eventuale rimozione dell’autovelox porterebbe un mancato introito per il Comune, è anche vero che noi viviamo in una zona turistica in cui operano molteplici aziende con svariate mansioni e che l’autovelox, senza ombra di dubbio, oltre a prelevare danaro dalle tasche dei cittadini che hanno superato di soli 5 km il limite dei 50 all’ora praticamente al di fuori del centro abitato, ha causato un ritorno di immagine negativo non solo all’interno del Comune ma soprattutto al di fuori di esso tra le persone che vengono sul nostro splendido territorio e costituiscono la linfa vitale per una parte della nostra economia.
Siamo poi intenzionati a presentare una richiesta di verifica della corretta gestione dell’apparecchiatura agli organi di P.G. competenti in quanto nutriamo grosse perplessità in merito ad alcuni comportamenti e qualora riscontrassimo scorrettezze sarà nostra premura presentare una mozione comunale nella quale si chiederà di rimborsare i proventi delle sanzioni.
(Marino Rivoli, capogruppo “Per la libertà”, Collagna)
Bravi, credo anch’io che questo autovelox, per com’è utilizzato, sia una delle più grandi vergogne della nostra montagna. Se avessero avuto un po’ più di buon senso in merito alla velocità minima di taratura, poteva essere una valida occasione per parlare di sicurezza stradale. Speriamo che i danni che sta creando al turismo non siano irreversibili e che questo modo di fare venga fermato in fretta…
(Davide Vignali)
Ecco, avevo scritto tentando di vincolare i miei pochi denari estorti (ribadisco estorti, poi fatemi causa) ad un utilizzo serio quale il miglioramento del tratto di strada disastrato tra Collagna e il Cerreto ed ecco il risultato! Cosa posso fare? A quel distributore sarà difficile che io mi fermi, farò attenzione ad evitarlo e il Comune non potrà far conto sul mio marketing di montanaro affezionato; e poi c’era pure qualcuno, sindaco (minuscolo) compreso, che sosteneva trattarsi di difesa per gli abitanti di Acquabona; ma via!!!
(Lino Giorgini)
Ma daiiiii
Tutti sanno dell’autovelox, tutti, anche i bambini, cartello presente bello grosso, autovelox ben visibile, sono solo 200 metri dove devi rispettare il limite dei 50, non penso sia la morte di nessuno, anche perché se passi ai 100 e schiacci il vecchio o il bambino dopo si innesca la polemica. Le moto vanno forte, i giovani non capiscono, ecc. ecc. Basta con falsi moralismi.
Ok per la verifica sull’utilizzo dei proventi.
Saluto.
(Lollo)
Punti di vista
Sig. Giorgini, se Lei (maiuscolo) ha preso la multa (come me) è perchè ha commesso una violazione, ovvero non ha rispettato il limite dei 50, per poco o per tanto non importa! Ma quello che m’importa è sapere dal Sig. Rivoli quale è la posizione della sua lista riguardo l’autovelox di Acquabona in vista delle prossime elezioni comunali. Se vincerete verrà tenuto o verrà tolto? E inoltre, non pensa che vi fosse urgente bisogno di un distrubutore di benzina a Collagna, dato che non l’abbiamo, e con quale denaro pensava di installarlo se le casse del comune sono vuote?
Grazie per le risposte.
(A.G.)
E basta!
Tante, tropppe parole, a volte a proposito, a volte a sproposito sono state dette in riguardo alla questione. Ma fra queste molto sgradevoli sono le critiche ipocrite, false e strumentalizzate per fini politici e personali! Come d’altronde purtroppo troppo spesso succede. Acquabona, al di là di ogni dubbio, aveva bisogno di questo deterrente, e siccome l’Anas non ha permesso l’installazione di altri strumenti l’autovelox è rimasto l’unico attuabile ed il fine principale è la tutela degli abitanti di Acquabona, non rimpinguare le casse del Comune. Forse si poteva mettere una pattuglia fissa tutti i giorni dell’anno che gentilmente facesse segno di rallentare! E che fermasse i più indisciplinati e che facesse loro una bella ramanzina…! La taratura è giusta, perchè a ridosso del velox iniziano già le case, BISOGNA RALLENTAREEEE! Poi la ciliegina, cavalcare il discorso turistico. Ma mi chiedo: il turista frequenta solo luoghi liberi da autovelox, tutor, posti di blocco, ecc. ecc.? Ai veramente pochi che asseriscono, come bambini offesi, “io non vengo più”, beh, cari miei, vendete l’auto e compratevi una bicicletta, perchè ormai la situazione controllo velocità è così in tutta Italia! Ma il rammarico più grosso, con tutte queste ripicche e rimostranze, è che abbiamo perso un’occasione per dimostrare il nostro senso civico. Io amo dove vivo, sia il posto sia le persone che vi abitano, e per nessuna ragione al mondo lo abbandonerei; vorrei che la gente si rendesse conto della fortuna che abbiamo, siamo una sorta di isola felice rispetto al resto del mondo, cerchiamo di mantenerla tale, anzi miglioriamola, lasciamo da parte polemiche inutili e non costruttive ma lavoriamo tutti insieme e per il bene di tutti.
Saluti a tutti.
(Marco Galeazzi)
Poveri noi…
Poveri noi gestiti come al solito da un orda di simil politici improvvisati che pensano sempre ai propri interessi e mai dico mai al bene del cittadino. Premetto che ho vissuto fino a qualche anno fa ad Acquabona e che il paese è in ostaggio degli eccessi di velocità da che la SS 63 è stata modificata dopo la frana che ne portò via un pezzo. Il sig. sindaco e la giunta tutta hanno utilizzato l’autovelox come scusa per fare cassa e non come avevano detto di utilizzare i soldi per migliorare la vivibilità del paese, ma a quanto sento sta migliorando il solito Cerreto Laghi e Collagna (che peraltro ha già un buon uso civico che sistema ciò che il Comune dovrebbe fare). Mi devo complimentare invece con l’opposizione che per una volta non polemizza nè strumentalizza ma vigila su ciò che il buon senso dovrebbe fare (e non lo dico per elogiare l’opposizione ma per descrivere un comportamento alquanto civile in un paese che di civile ha ormai poco). Sig. sindaco e signori amministratori, non è che sistemando due viuzze in mezzo al paese o sostituendo due lampioni che si ottiene la fiducia ed il consenso della popolazione. E’ già la seconda volta che vi fate scappare la possibilità di costruire con poche spese il marciapiede in paese: la prima quando allargarono la SS 63 proprio nel tratto che dalla frana va alla piazza; il secondo quello che costeggia il cimitero sino alla curva… Il fine dell’autovelox e dei 50 km/h era buono, ma alla fine state solo facendo i vostri soliti giochetti mettendo di mezzo come al solito la popolazione di Acquabona… Per i soliti lamentoni che piangono perchè avete preso la multa ricordatevi che i limiti vanno rispettati e se non vi piace la nostra montagna perchè ci sono gli autovelox… beh, allora non vi rimane che starvene a casa per la nostra gioia e quiete… Oppure andate in Trentino, dove ogni 5 km ne hanno collocato uno. Provate a lamentarvi anche lì…
(G.U.)
Que si parla di correttezza, diritti e doveri, le polemiche le facciamo fare ad altri
Carissimi signori, sulle pagine di questo prezioso strumento di informazione avevo asserito che stavamo valutando attentamente tutta la vicenda legata all’installazione dell’autovelox e lo abbiamo fatto. Certo far delle polemiche al bar si fa presto, ma svolgere le dovute formali verifiche bisogna seguire un iter formale e di tempo purtroppo ne è passato. Personalmente ero e sono favorevolissimo a regolamentare la velocità in quel tratto di strada e mi ricordo altresì in occasione di una discussione in tal merito in Consiglio comunale di aver dato disponibilità per un interessamento verso organi superiori per l’installazione di un semaforo, che intervenisse qualora la velocità fosse superiore a quanto consentito, visto il mancato permesso dell’Ente che gestisce la strada in questione, ma si è voluti procedere con l’installazione dell’attuale apparecchiatura. Apparecchiatura che di fatto non siamo mai stati interpellati sul reale utilizzo della stessa o eventualmente sulla sua taratura. Per quanto riguarda i numeri vi informo che le sanzioni emesse fra i 56 ed i 65 km/h sono state 4102 e quelle per velocità superiori a 65 km/h sono state 1296 al 31 dicembre 2010. Quindi a mio avviso se non ci sono mai stati grandi incidenti in tal zona, come evidenziava l’Ente stesso al Giudice di pace, si poteva benissimo partire con una taratura di intervento di 70 km/h; di certo non vi sarebbero state tante polemiche e una ottantina di formali ricorsi.
Per quanto riguarda i mezzi impegnati in quella zona prima dell’installazione dell’apparecchiatura, mi sembra di ricordare di aver visto molte volte i Carabinieri, qualche volta la Polizia stradale ma non ho mai visto la Polizia municipale, che a mio parere a Collagna è molto carente e va migliorata. In questi anni ci siamo trovati più volte a verificare atti comunali e più volte c’erano gli estremi per chiedere l’intervento degli organi di controllo dell’Ente comunale, ma, preoccupati per l’economia comunale e per varie attività produttive all’interno del nostro Comune, qualche volta siamo stati meno incisivi; lo stesso abbiamo bacchettato politicamente l’attuale Amministrazione, ma credo che innanzi ad una pratica gestita male come questa sia nostro dovere andarci in fondo.
Il distributore se si faceva a suo tempo, fregandosene di chi difendeva il proprio orticello, a quest’ora era già in funzione, senza nessun tipo di esborso pubblico; noi c’eravamo adoperati per farlo, certi che gli sbagli prima o poi si dovevano pagare, ma non siamo stati ascoltati. Malgrado quanto sopra il distributore come il marciapiedi ad Acquabona si costruivano lo stesso con il nostro bilancio comunale, ma a mio avviso l’attuale maggioranza in Consiglio comunale ha commesso errori eclatanti che di fatto non gli hanno permesso di investire in tal senso.
Per quanto riguarda la mia disponibilità a servizio della comunità di Collagna, come ho più volte asserito, non ho a suo tempo accettato l’incarico per fare i miei interessi personali, come in tanti casi mi è capitato di vedere terzi, ma ho accettato per fare gli interessi di tutta la comunità di Collagna e il prosieguo del mio operato sarà deciso umilmente assieme ad altri amici che di fatto hanno sempre dimostrato correttezza e sacrificio nello svolgimento delle proprie diverse funzioni. Anche le ultime prese di posizione ne sono una testimonianza. Certamente di “pentole” ne abbiamo scoperchiate tante, come mi rimprovera spesso il sindaco Caccialupi presentando qualche centinaia di atti, manifestando sempre la nostra volontà di chiarezza, trasparenza e rispetto dei diritti di altri, facendo prevalere la correttezza alla chiacchiera al bar. Di posizioni sull’apparecchiatura credo che il mio gruppo faccia senza prenderne in quanto credo che a livello provinciale abbiano ben chiara la situazione nel suo complesso e, malgrado il ritardo, la decisione sia già stata presa!
Cordiali saluti.
(Marino Rivoli)
Parlando in italiano e non in rivolese, da quello che ho capito l’art. 208 C.D.S. dice che i proventi degli autovelox gestiti dai comuni devono essere utilizzati così: 12,5% minimo: ammodernamento e implementazione della segnaletica stradale; 12,5% minimo: potenziamento e aggiornamento dei sistemi di vigilanza stradale (sia uomini che mezzi); 25%: opere che migliorino la sicurezza stradale, quali ad esempio rifacimento di manto stradale e/o barriere o realizzazione di percorsi pedonali e/o ciclabili ecc., ma solo sulle strade di proprietà dell’ente che gestisce l’autovelox, cioè COMUNALI (non la SS 63, ad esempio!!!); 50%: libera destinazione, cioè il Comune li usa come gli pare.
Se il Comune di Collagna nel 2010 ha incassato 250.000 € e ne ha spesi 80.000+40.000=120.000 € siamo ad una percentuale di destinazione libera del 48%, sicuramente inferiore al 50% consentito dalla legge… Dov’è lo scandalo? Se l’unica irregolarità è quella di non aver ancora “battezzato” il 50% vincolato con una delibera… Beh, a questo punto mi sembra proprio che nell’Amministrazione comunale siano semplicemente un po’ polli e che il Sig. Rivoli ami cercare di trasformare in tempeste tropicali anche le brezze mattutine.
Cordialmente.
(Commento firmato)