Nel 2010 la disoccupazione sul territorio reggiano è aumentata, confermando purtroppo una tendenza che si trascina ormai da due anni e vede il mercato del lavoro in forte difficoltà. Sulla base dei dati raccolti dai Centri per l’impiego della Provincia di Reggio Emilia, al 31 dicembre scorso i disoccupati erano 23.599 (2.157 in più rispetto ai 21.442 dell’anno scorso): di questi, 7.055 sono stranieri, concentrati principalmente nella zona della città e nei distretti della bassa.
"La situazione resta pesante, ma il mercato del lavoro locale mostra anche alcuni, deboli, ma confortanti segni di ripresa – commenta il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi – Nel 2010, ad esempio, le assunzioni sono state 83.288, oltre 5.000 in più rispetto all'anno precedente, ma purtroppo ancora insufficienti a fronte del grande numero di lavoratori disoccupati nella nostra provincia. Inoltre, gran parte di queste assunzioni avviene con contratti a tempo determinato, mentre quelle a tempo indeterminato sono una netta minoranza e in ulteriore, lieve flessione rispetto all'anno scorso. E' il sintomo di come il sistema produttivo reggiano stia ancora vivendo un momento di incertezza”.
Tornando ai dati raccolti dai Centri per l’impiego, prevale la disoccupazione femminile che rappresenta circa il 60% del totale (ma circa il 50% dei disoccupati stranieri): inoltre, la forbice con la disoccupazione maschile si allarga vistosamente quando si analizzano i dati dei disoccupati da oltre 12 mesi e ancora di più con l'aumentare dell'anzianità di disoccupazione, a dimostrazione di come la fascia di popolazione con maggiori difficoltà sia composta in gran parte da donne.
Sul fronte della disoccupazione giovanile il quadro è invece rimasto stabile, “ma l'attenzione deve rimanere vigile e proprio sui giovani si dovrà continuare a lavorare nella direzione di rendere disponibili opportunità di formazione professionale mirate”, continua il vicepresidente Saccardi.
In aumento anche i lavoratori in mobilità, ovvero che hanno perso un posto di lavoro a tempo indeterminato: nel 2010 erano 4.882 rispetto ai 3.915 dell’anno prima, con una leggerissima prevalenza della componente maschile.
“La Provincia di Reggio Emilia continuerà con rinnovato impegno a sostenere le famiglie, le persone che non trovano lavoro e le stesse imprese”, conclude il vicepresidente Saccardi ricordando le tante iniziative da tempo messe in campo attraverso l’apposita Unità anticrisi, “dal protocollo con le banche per l’anticipazione sociale della cassa integrazione al piano straordinario di interventi formativi, dalla promozione di start up d'impresa grazie a Re-Up al progetto che proprio in questi giorni consentirà di attivare tirocini formativi al Tribunale, realizzando al contempo un'attività di supporto all’istituzione giudiziaria e di sostegno, anche economico, ai 12 disoccupati per ora coinvolti".