Proponiamo l'intervista che segue, curata dalla nostra collaboratrice Cinzia Formentini.
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Alma, quale è lo stato di salute della Fa.Ce. e quali sono i progetti in cantiere per il 2011?
A livello di impegni e di progetti direi che la Fa.Ce. è veramente in forma; qualche preoccupazione c'è dal punto di vista economico in quanto la crisi si fa sentire anche da noi. In questo anno proseguono tutte le attività ormai consolidate di palestra, teatro e musica; abbiamo ripreso con successo l'attività in piscina anche grazie alla collaborazione della nuova struttura che ci ha concesso uno spazio-acqua il giovedì dalle 15 alle 15,45 mettendo a disposizione anche una istruttrice, Laura Origliani, che già aveva lavorato con i nostri ragazzi. Il finale in mezzo alle bolle dell'idromassaggio completa degnamente il pomeriggio all'Onda della Pietra.
Grosse novità per il laboratorio teatrale che da quest'anno, grazie alla straordinaria disponibilità dei gestori, svolge la sua attività direttamente sul palcoscenico del Teatro Bismantova, con grande gioia dei ragazzi e soddisfazione degli insegnanti, Francesca Bianchi e Matteo Carnevali, per le notevoli opportunità che può dare questa nuova collocazione.
Anche il laboratorio musicale ha subito una svolta significativa, il gruppo si è attrezzato con strumenti personali proprio come tutti gli studenti dell'Istituto musicale, sono strumenti di percussione, djembé, in quanto forniscono ai nostri ragazzi maggiori possibilità di improvvisazione. Poi l'importante progetto di collaborazione internazionale sta impegnando i ragazzi e gli insegnanti, Ezio Bonicelli e Luisa Magnani, ma sta dando a tutti una gran carica.
In questi anni la vostra associazione si è sempre distinta come officina di idee e luogo affettivo per ragazzi diversamente abili e per le loro famiglie. Quanti sono i ragazzi che hanno “costruito” con voi la Fa.Ce.? Un ricordo speciale?
I “nostri” ragazzi sono tutti i ragazzi che frequentano i centri diurni della montagna in quanto la nostra storia nasce da loro ormai più di dieci anni fa. Di questi 16/17 partecipano ai laboratori extra-time. Tutti sono speciali. Il ricordo affettuoso va a chi ci ha lasciato lungo la strada, ma che continua a camminare al nostro fianco, soprattutto nei momenti più duri.
Quest’anno, per la prima volta dopo tanti anni, le tradizionali bancarelle della solidarietà che il mese di dicembre accoglievano e davano “aria di festa” in piazza Gramsci sono state trasferite nella centrale piazza Peretti e l’impressione di molti è stata di poca visibilità e di isolamento. E’ stata una vostra scelta? Ci spiega?
Questo è un argomento che ci amareggia in quanto lo spostamento ci è stato imposto per consentire la visibilità del monumento di piazza Gramsci. Purtroppo questo ci è costato moltissimo, sia dal punto di vista economico, ma soprattutto moralmente.
Comunque il Natale è passato, rifletteremo su quanto è successo, ma dobbiamo comunque andare avanti perchè le cose da fare sono ancora tante.
Il progetto Francia.
La fortuna di questo incontro, avvenuto tramite Stefano Bonilauri, compositore e insegnante dell'Istituto musicale, ha aperto straordinarie opportunità di conoscere e farsi conoscere. Il laboratorio musicale è nato come un'avventura poiché la musica per i disabili è solitamente pensata come musico-terapia, mentre per noi l'idea iniziale era semplicemente dare ai ragazzi la possibilità di fare musica tirando fuori tutte le loro doti e abilità. L'opportunità di avere localmente un validissimo Istituto musicale era da utilizzare; Giovanni Mareggini, Ezio Bonicelli e Luisa Magnani sono stati la componente aggiuntiva per realizzare questa idea nuova. Questo modo di fare musica è perfettamente in sintonia con il gruppo francese Le Percussion de Treffort che lavora da più di venti anni con ragazzi disabili, guidato da Alain Goudard, vero funambolo della musica. Il progetto di collaborazione internazionale comprende vari paesi europei e asiatici, e noi, piccolo gruppo musicale di Castelnovo ne' Monti, rappresentiamo l'Italia.
Il progetto è in continua espansione e anche la nuova vicedirettrice dell'Istituto musicale provinciale (Peri-Merulo), Doriana Marin, ha aderito subito con entusiasmo a questa esperienza decisamente nuova. Prime tappe dovrebbero essere ad aprile qui a Castelnovo un seminario e una esibizione del gruppo francese; sempre ad aprile verranno esposti dei quadri dei ragazzi dei centri diurni della montagna a Bourg-en-Bresse in occasione della manifestazione artistica pluridisciplinare 7BIS CHEMIN DE TRAVERSE. Per dare la massima visibilità le opere dei ragazzi verranno collocate presso uffici pubblici ed anche abitazioni private e resteranno esposti per un anno intero; ad ottobre un concerto a Versailles dei nostri ragazzi con le Percussions dove verranno suonati insieme pezzi musicali imparati separatamente; a novembre esibizioni musicali e teatrali a Chambéry. Quindi, al termine di questo anno intenso, si riuniranno tutti questi eventi in una pubblicazione che raccoglierà le esperienze di tutti i protagonisti di questo progetto, ragazzi, insegnanti, famiglie, volontari, ecc...
Problema contingente per noi è trovare un nome al gruppo musicale, i ragazzi ci stanno lavorando, ma ancora non hanno trovato un accordo...
La crisi del volontariato e la difficoltà a collaborare. Con poche risorse si rischia di perdere esperienze preziose e importanti opportunità per i più deboli. Forse è il momento di lavorare insieme.
Questa è sempre stata la nostra filosofia. La dimostrazione è che abbiamo sempre collaborato nelle varie iniziative e manifestazioni. Purtroppo la società sta andando verso un innegabile egoismo. Le risorse sempre più scarse portano a guardare solo il proprio orticello e innescano spesso delle guerre fra poveri decisamente inutili e svantaggiose per tutti. Posso dire che noi montanari siamo ancora collaboranti, in città è molto peggio.
E i Coccodè? Quando li rivedremo?
I Coccodé stanno preparando lo spettacolo per il TeatroLab, tradizionale Festival teatrale primaverile realizzato da Etoile. Si esibiranno presumibilmente domenica 27 marzo, la mattina, ma daremo informazioni più precise in seguito. Non è escluso che si replichi ad aprile in occasione della visita degli amici francesi.
Ringrazio la vostra redazione per la collaborazione e per gli spazi che sempre ci concede. Ne approfitto per lanciare un appello: il gruppo di ragazzi del Centro Erica di Cavola ha problemi con i trasporti e hanno dovuto rinunciare a partecipare ai laboratori extra-time, se qualche volontario autista volesse dare una mano, permetteremmo loro di riprendere queste attività che avevano intrapreso con impegno e soprattutto piacere.
Chi fosse disponibile può contattare Alma: tel. 328 4665260.