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Sulla centrale a biomasse di Fora di Cavola interviene Robertino Ugolotti, membro della direzione provinciale Udc

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Poche volte, per così poco, si è vista tanta confusione nel governo della montagna come per la centrale a bio-masse progettata da Iren a Fora di Cavola d’intesa con il Comune, la Comunità montana e la Provincia. Solo il TarR ha determinato una condizione di chiarezza annullando la delibera del Comune di Toano adottata per impedire la realizzazione della centrale dopo averla voluta.

Ora siamo tornati all’inizio, al “punto zero”, e per fare cose sensate vanno evitati i grossolani errori dell’autunno 2010. Anzitutto il ruolo della politica, che non deve essere arrogante né sfuggire alle proprie responsabilità. Il progetto Iren va spiegato bene alla gente, perché la nostra attenzione alla qualità dell’ambiente è giustamente elevata ed il consenso popolare va costruito onestamente con spiegazioni convincenti e credibili. Calare ciecamente il progetto sul territorio (così come è stato fatto) è un atto di arroganza inaccettabile e questo deve diventare chiaro per la presidente Garofani. D’altro canto, se gli amministratori hanno scelto questo progetto penso lo abbiano fatto ritenendolo fattibile anche sotto gli aspetti della sicurezza e salubrità. E allora non si può scappare in soffitta, come ha fatto il sindaco di Toano Lombardi e tutto il suo Consiglio comunale, di fronte alla comprensibile reazione spontanea della gente. Le cose vanno spiegate; Arpa, Iren, Usl sono strutture pubbliche operative e di controllo a disposizione degli enti locali per una imprescindibile opera di illustrazione e spiegazione che deve accompagnare un progetto di questo tipo.

In questi giorni l’Udc ha presentato in Comunità montana ed in Provincia mozioni per riportare l’argomento al centro dell’attenzione, per decidere cosa fare concretamente, sperando che il governo dei due enti non sia nelle mani dei “grillini”. Le presidenti Masini e Garofani sono oggi ad un bivio e devono scegliere se venir meno al loro ruolo e alla loro responsabilità istituzionale rinunciando a priori, senza verifiche, al progetto Iren (inanellando così un’ulteriore sconfitta per la montagna). Oppure, verificare le condizioni ed i siti ove realizzare il progetto una volta certificatane la compatibilità ambientale. In montagna, ad oggi, solo Fora è un’area destinata alla produzione di energia da fonti alternative al fossile, ma, visto che Viano si candida per avere sul proprio territorio questo impianto, mi chiedo se non sia possibile istituire con procedura d’urgenza una zona Apea (Ambito produttivo energie alternative) anche in quel comune o in altri che lo richiedano. Comunque che sia Fora o che sia Viano qui bisogna decidere e finirla con colpevoli negligenze.

Nel mese di dicembre 2010 l’Udc ha coordinato un tavolo di lavoro sulle biomasse a cui sedevano Arpa, Iren, Parco nazionale, Legambiente, Comitato Ecologicamente e devo dire che i risultati sono stati sorprendenti per tutti i partecipanti, sotto gli aspetti della sicurezza e della garanzia ambientale. Ma perché se queste utilissime iniziative è in grado di attuarle la piccola Udc non le mettono in pratica anche la potente Comunità montana e la matildica Provincia?

(Robertino Ugolotti, della direzione provinciale Udc)

21 COMMENTS

  1. Ci assumiamo la responsabilità delle scelte difficili e scomode?
    La polemica centrale biomasse a FORA di CAVOLA è da tempo alla attenzione delle forze politiche e istituzionali. In questo quadro poco edificante trovano
    spazio i vari comitati favorevoli e contrari all’investimento. Non riesco a comprendere nè le ragioni dei favorevoli nè tantomeno dei contrari. Sono a conoscenza che il problema è stato posto dall’Udc in Consiglio provinciale, sede istituzionale più che legittimata a recupare a serietà e lungimiranza non solo il tema centrale biomasse, ma il tema più generale che torna ad essere “in montagna vivere si può?”. Eppure i toanesi e non solo loro hanno potuto comprendere cosa significa fare scelte coraggiose. La lezione di un sindaco donna, purtroppo deceduta, ha permesso la realizzazione dell’area di FORA DI CAVOLA e anche della Ceramica PANARIA. Oggi la rassegnazione lascia spazio a chi nei comitati inventa cose assurde e senza senso. Ma qualcuno si è chiesto quanta occupazione tra primaria e secondaria può significare un intervento come quello pianificato a Fora di Cavola? Ma esistono ancora amministratori che sanno pensare a pogetti di pulizia dei boschi, di regimentazione idrico-ambientale su tutto il territorio montano? Sono questo solo due elementi
    che sommati l’uno all’altro producono lavoro e riassetto ambientale e non è vero che non si possa garantire anche la tutela ambientale. Perchè questo accada è necessario uscire dalla logica della convenienza politica e recuperare coraggio e tanta responsabilità. Chi protesta non sarà mai in grado di pensare ad un futuro per la montagna.
    Chi tace, e sono tanti, è ancor più colpevole dei primi perchè vive la rassegnazione come stile di vita. BISOGNA LAVORARE PER COSTRUIRE. Chi compie atti diversi da ciò distrugge definitivamente ciò che resta di una montagna già ferita.

    (Marino Friggeri, Alleanza per l’Italia)


  2. Quasi inutile ribattere che tutti gli svariati progetti presentati da Iren e Sofiser non erano sostenibili. Sarebbero mancate le risorse necessarie. Fora non è il luogo idoneo per un impianto di quel tipo (per chi scrive non sarebbe idoneo in nessun luogo). Esistono alternative interessanti come il biogas che oltre ad essere meno inquinanti potrebbero aiutare a risolvere il problema dei liquami e della frazione umida dei rifiuti urbani… ma ad Iren queste cose non interessano…

    (Commento firmato)

  3. I mille volti di IREN
    La cosa piu’ sorprendente e’ come questo progetto venga continuamente riproposto nonostante il comune e i suoi cittadini non lo vogliano sul proprio territorio,questo denota in modo inequivocabile il tentativo di bypassare la volonta’ popolare.
    Perche’ tanto accanimento?
    Domanda retorica,ovvio che questo progetto porterebbe molti soldi nelle tasche di qualcuno,(iren e compagnia bella) che con l’ aiuto del politico di turno cerca in ogni modo di far approvare il progetto incurante della volonta dei suoi abitanti…Per quanto riguarda la serata organizzata dall’ udc nel mese di dicembre 2010 e’ risultato un goffo tentativo di dare spiegazioni che non ha convinto nessuno,anzi ha alimentato le preoccupazioni in materia di salute in relazione a questo tipo di impianto.Se il vostro modo di fare politica sig. ugolotti e’ quello di raccontare delle balle non avete inventato niente,io ero presente alla serata che avete organizzato e devo dire che non ci sono state rassicurazioni di nessun tipo,anzi sulle domande salienti in materia ambintale imbarazzanti silenzi e arrampicate sugli specchi erano le risposte di iren,arpa,usl.
    Massimo Govi

  4. 10 domande al Sig. Friggeri
    Vorrei rivolgere 10 domande al Signor Marino Friggeri:
    1- quanti posti di lavoro “primari o secondari” si creano in Fora di Cavola per i giovani della montagna con questa centrale?
    2- per VIVERE IN MONTAGNA non crede che si debba tener conto anche dell’aria che c’è in montagna?
    3- per Lei la “scelta coraggiosa” è ottenere contributi europei pagati dai cittadini ovvero “certificati verdi” per incentivare la costruzione di bruciatori di “legna che non c’è” per poi andare a prenderla in tutta la provincia per giustificarne la costruzione?
    4- ha provato a quantificare la “legna” da bruciare in relazione a tutte le tonnellate che bruciano le centrali che si vogliono costruire in provincia? Non le vengono dei dubbi?
    5- l’eredità che ci hanno lasciato in montagna è la discarica di Poiatica che diventerà la più grande d’Europa, quindi secondo me di scelte coraggiose ne sappiamo qualcosa;
    6- appunto perchè c’è già una ceramica e una discarica, non pensa sia “opportuno” ascoltare anche quello che la gente NON vuole?
    7- perchè non è venuto a raccontarci tutto nel 2007 visto che esponenti politici presenti a Castelnovo ne’ Monti dicono che era stato presentato il progetto Iren in Fiera a Reggio Emilia? Visto che parla di rassegnazione a tacere come stile di vita, ci sembra che a tacere siate voi politici e non noi cittadini, che in pratica dobbiamo sempre e solo “accettare” le vostre scelte;
    8- lei quali esperti/scienziati/medici/allergologi ha contattato per dirci che queste centrali non creano problemi alla salute?
    9- i comitati inventano “cose assurde o senza senso”? Non crede che forse esperti come Federico Valerio, Gentilini, Montanari, Gatti ne sappiano più di lei? Quindi chi è che dice cose assurde o senza senso?
    10- lei fa parte di alleanza per l’Italia, creata tra gli altri da Rutelli per i malumori con il Pd. Ho visitato il vostro sito internet, solo che… vede, parlate bene, come lei, tante belle parole, come in questo intervento che ha fatto, ma di concreto cosa c’è? Perché non dite: “Cittadini, scusate, avete ragione, siamo in un mare di follia, creato da noi politici, cerchiamo di ripartire confrontandoci senza che tutto venga deciso dall’alto”? Anche voi politici potreste provare a fare una “SCELTA CORAGGIOSA” chiedendo SCUSA, noi giovani stiamo perdendo la fiducia nella politica, siete TROPPI, perché non lasciate spazio a idee nuove? Non a ideologie di partito, perché litigate tra partiti però nessuno se ne va DEFINITIVAMENTE dalla politica? Perchè ve ne andate da un partito per farne un altro e noi cittadini siamo sempre qui ad ascoltare, ascoltare e accettare? Ah, un’ultima cosa, lei dice che “BISOGNA LAVORARE PER COSTRUIRE”? Io da ignorante penso che bisogna prima di tutto imparare a lavorare, sapere cosa costruire e… cosa da non trascurare, se si costruisce qualcosa che interessa a tutte le persone, “CHIEDERE” se si è d’accordo… Altrimenti come dice lei si continua a “distruggere ciò che resta di una montagna già ferita”.

    (Commento firmato)

  5. Vivere in montagna si puo?!
    Non rispondo a chi non ha il coraggio di firmare le sue dichiarazioni. Invito tutti, ivi compreso chi ritiene di saperne di più degli altri, a rileggere gli atti del convegno promosso dalla chiesa reggiana. Esiste un volume fatto di analisi e interventi, risale a 5 anni fa ma è ancora attualissimo; decisioni assunte in modo congiunto e ponderato. Concertazione, assunzione di responsabilità e voglia di costruire sono le linee guida di tutti gli atti del convegno. Le risposte alle 10 domande, egregio sconosciuto, vattele a cercare dentro gli atti del convegno. Mi risulta cha anche l’attuale sindaco di Toano abbia partecipato a tutta la fase di elaborazione del convegno.

    (Marino Friggeri, Alleanza per l’Italia)

  6. Il politico del giorno
    Sig. Friggeri, il suo intervento privo di significato è molto chiaro nelle sue prime righe. Cito: “Non riesco a comprendere nè le ragioni dei favorevoli nè dei contrari”. Trovo fuori luogo il suo intervento senza sapere nemmeno di cosa parla e sono parole sue!! Visto che cita la chiesa non vedo dove sia il suo problema nel rispondere a un commento non firmato ma la ragione la ha gia affermata lei appunto. Come cittadino di TOANO vorrei farle sapere che i soldi di un progetto insostenibile (della centrale a biomasse) sia a livello economico che nel rispetto della salute dei cittadini si possono utilizzare per progetti che sono sostenibili (come es. il fotovoltaico). BISOGNA LAVORARE PER COSTRUIRE SI, MA BISOGNA SAPERE COSA SI PUO’ COSTRUIRE NEL RISPETTO DI CHI VIVE IL QUEL LUOGO.
    L’amministrazione comunale ha fatto una scelta nel rispetto dei suoi cittadini e non credo debba rendere conto nè a lei nè al politico di turno!!!

    (Massimo Govi)

  7. Pensare al futuro
    La centrale di Fora avrebbe una vita di circa 15/20 anni (diciamo più 15 che 20). Persone occupate? Max 2… Danni provocati dalle sue emissioni..??? Proprio uno sguardo verso il futuro… Complimenti…

    (Mattia Rontevroli)

  8. Ma che strano
    Il Tar di parma ha fatto attendere 2 anni e mezzo UNA NON RISPOSTA sul quesito di Malvolti/Fioravanti/Sentieri in merito a Piazzale Pietri, motivando che i cittadini non subiscono un DANNO dalla realizzazione di una BRUTTURA di cemento a 50 metri da casa, non è un danno lo smog, il rumore, ecc. ecc. (solo a Castelnovo tanto decantata città @Cslow#C). Invece per Iren pochi mesi e parere favorevole. Mi sorge spontanea la domanda? Quante telefonate dal PALAZZO verso Parma??? Ennesima dimostrazione del mio CREDO. Politici, a casa TUTTI, siete e siete stati la rovina della nostra terra. Il cittadino non conta, è solo la “vacca” da mungere all’occorrenza. La mia piena solidarietà ai cittadini di Toano, forse LIBERI di scegliere sulla loro terra e sulla loro pelle, sempre che il PALAZZO ve lo permetta.
    Saluti.

    (Roberto Malvolti)

  9. Il solito politico…
    …che, per non rispondere alle domande (di cui non sa la risposta), si appiglia ad un commento non firmato… Ma quando mai vi è interessato il nome di un cittadino?! Solo quando diventa scomodo… Sono veramente avvilita.

    (Vera Massoli)

  10. Egregio sconosciuto del Comune di Toano
    Mi scuso con il Signor Friggeri, per ieri, nel risponderle io ho inserito nome e cognome DOVE era indicato di scriverlo, comunque questi sono piccoli dettagli… Io mi chiamo Fabio Barale, ho 28 anni, sono un egregio sconosciuto del comune di Toano, mentre lei vedo che è un famoso “Alleato per l’Italia”. Il mio intervento o commento non è polemico, scontroso, io sono una persona molto felice, sempre sorridente, grazie a Dio… e alla mia famiglia (cose che troviamo anche nei principi della chiesa, che Lei cita). Io purtroppo al convegno promosso dalla chiesa reggiana di cui parla non ero presente e non ho nemmeno letto il volume da lei citato… Purtroppo… Quindi nella mia ignoranza le ho fatto queste domande, siccome lei (domanda) è un politico (?), è stipendiato (?) anche da noi cittadini (?), sono domande, lecite, credo. Gliele porgo con calma e pacatezza, così visto che lei lo fa di mestiere (domanda?) potrebbe essere Lei a darmi le risposte (che stiamo aspettando, con sorriso calmo e pacato), usando parole semplici, felici, che le possano capire tutti i lettori di @CRedacon#C… Le chiedo un’altra cosa: ma perché critica il sindaco di Toano (quindi il Pd di Toano e poi anche Tutino, Pd Reggio) se ha fatto retromarcia su questa decisione ascoltando il parere dei cittadini? E compiendo un gesto di ASSOLUTA DEMOCRAZIA? Quindi le chiedo ma… l’Udc quando si è staccato da Berlusconi? Ha fatto retromarcia? Le chiedo anche… @CRedacon#C il 6/11/2006 pubblicò un suo bellissimo intervento sui “percorsi tra le acque del Ventasso”… Può fare la stessa cosa anche sulle acque del Secchia? Glielo chiedo sempre con calma e pacatezza… E’ bello discutere liberamente, con educazione e rispetto di tutte le idee… E, ripeto, idee, non ideologie…

    (Fabio Barale)

  11. x Ligonchio tu cosa fai?
    Chiudiamo la parentesi Ligonchio con queste parole: chiunque sia che scrive della situazione a Ligonchio è una persona che non muove le chiappette e che non ha nemmeno voglia di esporsi, perchè ha già accusato in altre sedi questa situazione e anche questa volta mi ripeto: prima di accusare fate un esame e chiedetevi “cosa ho fatto io per cambiare le cose?”. A Ligonchio si parla di caldaia termica alimentata a biomassa non una centrale per produrre energia elettrica alimentata a biomassa. Se a Ligonchio c’è qualcosa che non va chiediamo nuovamente di contattare comuni, costituire comitati, chiedere aiuto, ma con qualcosa di concreto! Non con frecciatine buttate in rete quà e là!
    Ieri sera un uomo ha detto: “Mi sento spesso dire: vai avanti, digliene quattro tu che hai la parlantina! Ma quando gli chiedo: io vado, ma tu cosa fai? Gli rispondono: io? io aspetto… Vedo come va a finire”. Codardo.

    (Vera Massoli)

  12. Questione di dimensioni…
    In riferimento al commento “tanto rumore per nulla”, non è possibile equiparare le due cose, le dimensioni dell’impianto di Ligonchio sono notevolmente minori rispetto a quello previsto a Fora… Di conseguenza emissioni e sfalci necessari a mantenerlo attivo sono notevolmente superiori (gli sfalci dovrebbero inevitabilmente arrivare da fuori con un inquinante via vai di camion). Ecco perchè la gente di Toano non la vuole… Qui gli sfalci necessari per quell’impianto NON ci sono (a parte che anche lì a Ligonchio state andando a pellets per mancanza di cippato…).

    (Commento firmato)


  13. Signor Robertino, non avrei voluto intervenire ma se lei mi viene a parlare di arroganza della politica e poi mi scrive un articolo cosi come faccio a non farlo?! Come se non bastasse, nella serata di cui parla avete invitato un vostro relatore politico di cui non ricordo il nome che in quanto ad arroganza non aveva proprio niente da invidiare alla presidente Garofani… Meno male che almeno è stato breve!!! C’ero anch’io a Castelnovo quella sera e le garantisco che come tentativo di promozione per la centrale a biomasse il vostro è risultato sicuramente uno dei peggiori… Ma con chi credevate di avere a che fare? Siccome faccio parte del Consiglio comunale di Toano (opposizione) ed anche in quello comunitario (sempre opposizione) le faccio notare che non sono mai scappato in soffitta… Anzi, ho portato avanti la mia battaglia dall’inizio dappertutto, cercando di informare la gente su quel progetto che veniva portato avanti di nascosto e ho lottato proprio per ottenere che questa centrale non si facesse. A riguardo della decisione del Consiglio comunale di Toano, invece, con quale diritto lei giudica una fuga una decisione presa all’unanimità? E fuga da cosa? Proprio in merito a questa vicenda, pur non comprendendo ancora bene il motivo vero del voltafaccia di Lombardi e compagnia bella le assicuro che è l’unica cosa buona che in tanti anni ho visto fare a loro. Però mi tolga una curiosità… Visto che si spaccia per così informato del progetto, invece di andare ad informare la gente dove è stato nascosto sinora l’esponente Udc? Se la cosa era così bella, utile ed interessante perchè ve ne occupate solo adesso? Vede, signor Robertino, parlando della faccenda con alcuni nostri rappresentanti politici locali ho trovato gente che di quel misterioso progetto aveva a cuore solo una cosa: la consistenza dell’importo dell’investimento. Non vorrei che facesse parte di questi pure lei ed il signor Friggeri; della salute della gente e dell’ambiente a questi signori non gliene fregava niente… Tanto poi, se la cosa fosse andata in porto, a rassicurarci che questo genere di problemi erano inesistenti erano già pronti Arpa ed Usl… Ci avrebbero illustrato e spiegato, come dice lei, che era tutto a posto, tutto sotto controllo… Proprio come per il percolato della discarica di Poiatica.

    (Antonio Manini)

  14. Dal Comitato Ecologicamente
    Non possiamo fare a meno di rispondere ad articoli come quello apparso su @CRedacon#C e in parte su @CL’Informazione#C ad opera del Sig. Ugolotti.
    Caro sig. Ugolotti, se lei dichiara che all’incontro del 3 dicembre ha avuto rassicurazioni e garanzie dal punto di vista ambientale, mi sorge spontanea una domanda…. Era presente in sala?!
    Immagino di sì dato che l’incontro era organizzato e pilotato da Voi… Eppure, chissà perché, io non ho avuto le stesse impressioni. Questioni di punti di vista forse… Qualcuno diceva che “ognuno vede il mondo del colore degli occhiali che si mette sul naso”: rossi, verdi, neri, bianchi… Ma di fronte al colore dei soldi, degli interessi e delle poltrone, anche i colori delle bandiere di partito sfumano… Perché i soldi abbagliano… Infatti quando si tratta di difendere
    progetti di società tra i cui esponenti risultano POLITICI di ogni schieramento non si guarda in faccia né agli elettori né alle linee di partito. Lo si fa e basta, perché funziona così…
    Vede, sig. Ugolotti, il problema è che per vedere il mondo per quello che realmente è lo si deve osservare ad occhio nudo… E se proprio qualcuno ha problemi di vista gli occhiali devono essere TRASPARENTI… E in tutta questa vicenda di trasparente c’è ben poco!!!
    Non c’è stata trasparenza quando sarebbe stato auspicabile un democratico confronto A PRIORI tra i cittadini, l’ente promotore (IREN) e gli enti locali; ciò non è avvenuto e questo ormai è appurato. Ora però c’è poca chiarezza nella sfilata di partiti, imprenditori e società che
    improvvisamente sembrano i veri promoter del progetto: l’ente gestore sarebbe stato Iren, o sbaglio? Cosa c’entrate voi…? La domanda non è sarcastica; vorremmo finalmente sapere cosa vi spinge a sostenere così ostinatamente la realizzazione di questa centrale: si tratta di INTERESSI
    ECONOMICI? Se aveste almeno l’onestà di confermarcelo risultereste più credibili perché dareste almeno prova che le vostre posizioni seguano una logica (che non condivideremmo, ma per lo meno si comprenderebbe la vostra linea). Invece continuate a parlare di una grande opportunità per la montagna, senza spiegare alla gente quale sia la vostra accezione del termine “opportunità”… e dimenticando forse che la montagna non è di proprietà dei politici ma il luogo in cui migliaia di CITTADINI vivono! ”Responsabilità” da parte di tutti voi politici dovrebbe significare prima di tutto tenere conto della loro volontà… Quindi cosa c’è di sbagliato nella decisione di un intero consiglio comunale che, valutata la contrarietà di molti cittadini, decide di tenerne conto??? E chiariamo una volta per tutte (e speriamo sia l’ultima) che questa contrarietà non è nata nell’ignoranza dell’argomento, ma nella
    consapevolezza. Vi saremmo grati se anche voi, prima di decidere per noi, foste consapevoli di ciò che andate ad
    appoggiare con tanta insistenza, e non solo sul piano economico (qui certamente da voi abbiamo solo da imparare!) ma anche su quello ambientale e, scusate la presunzione, ma in questo campo riteniamo di avere molte più informazioni di voi… Per il semplice motivo che LE ABBIAMO RICERCATE, contattando esperti che sia durante l’assemblea pubblica del 31 ottobre scorso a Cavola sia durante le conferenze a cui abbiamo assistito ci hanno messo in guardia sugli effetti
    dannosi delle combustioni di biomasse legnose e sul pericolo che non vengano bruciati solo scarti del legno ma anche cdr…
    Comunque ormai siamo stanchi di ripetere di nuovo queste cose… Ne
    abbiamo già parlato ampiamente ma c’è sempre chi non sente, oltre che chi non vede. Quanto a sicurezza e salubrità, perché dovremmo fidarci di un ente che, dopo quasi 8 mesi, non si è ancora degnato di provvedere alla messa in sicurezza delle vasche di contenimento del percolato della discarica di Poiatica, dopo le fuoriuscite del 27 giugno scorso? In Campania lo gettano nel mare, qui al massimo va a finire nel fiume… E che sarà mai…?!
    E tornando all’incontro del 3 dicembre,la ringraziamo per l’invito che ci avete rivolto, e che abbiamo accettato, di partecipare al tavolo dei relatori con un membro del nostro comitato (EcologicaMente), ma ciò che ho visto io fu che nonostante almeno 3 relatori su 5 avessero PALESEMENTE espresso parere favorevole al’impianto, la stragrande maggioranza del pubblico
    manifestò tutt’altre posizioni. Sempre questione di punti di vista…

    (Comitato Ecologicamente)


  15. Buongiorno Sig. Ugolotti e Co., @CRedacon#C ci legge in copia. Scriviamo in quanto vorremmo ringraziarla per l’articolo che Le hanno pubblicato su @CRedacon#C; la ringraziamo soprattutto perchè non ha capito proprio nulla nell’incontro a cui abbiamo partecipato a Castelnovo ne’ Monti, non ha capito che il nostro obiettivo (che è quello della gran parte delle persone della montagna) non è fare la centrale biomassa a Fora dopo aver ricevuto le rassicurazioni dal Comune; il nostro obiettivo è far capire a Voi politici, che purtroppo ci governate, che non potete decidere della salute di noi cittadini sperando di comprarci con qualche buona azione: la centrale non la vogliamo. Punto. Ciò che è stato pubblicato su @CRedacon#C è a dir poco da far drizzare i capelli!
    Riuscite a capire che ci sono decine di modi per produrre energia elettrica senza dover a tutti i costi bruciare?!?! Ci sembra inoltre che in diversi modi sia stato pubblicamente dichiarato che non è possibile avere abbastanza materia prima (sfalci e potature) per poter alimentare una centrale che richiede 15.000 ton/anno; non induceteci a pensare che potreste attingere materia prima dalla vicina discarica di Poiatica… Volete informarci? Grazie, ma è un po’ tardi, lo abbiamo fatto da soli e abbiamo informato anche i cittadini del comune che ci sono alternative VALIDE alla centrale biomassa in questione. Abbiamo chiesto più e più volte incontri con istituzioni, IREN, ARPA, USL, anche tramite il sindaco Lombardi, ma chissà perchè ogni volta qualche “intoppo” annullava gli incontri. E’ facile chiedere ORA ai cittadini di resettare tutto, ricominciare da capo per essere ascoltati, ma il danno è fatto, ora non ha più importanza quel che volete “raccontarci”, ci siamo già informati attraverso il Dt. Federico Valerio e attraverso Alessio Ciacci (Comune di Capannori); ci siamo informati attraverso le esperienze di altre persone, attraverso i Dott.ri Tamino e Gentilini.
    Chiediamo quindi ufficialmente di:
    1- smetterla di gettare polvere sulla vicenda;
    2- smetterla con tutto questo partitismo dell’ultimo momento;
    3- cominciare a valutare seriamente progetti alternativi alla centrale biomassa che porterebbero ben più occupazione alla montagna.

    (Comitato Ecologicamente)

  16. Tanto rumore per nulla 2
    Personalmente non capisco questo accanimento da parte del Comitato Ecologicamente. Iren la biomassa a Fora non la farà più con buona pace di tutti, l’ha già detto in molte sedi. Leggo invece dal @CResto del Carlino#C del 21 gennaio scorso “Datela a noi la centrale a biomasse, il sindaco di Viano candida il suo Comune etc etc”, della serie paese che vai Lega nord che trovi (oltre che primo cittadino con altro spirito d’iniziativa…). Quanto a dire che la centrale di Ligonchio non è uguale a quella progettata a Fora è solo un arrampicarsi sugli specchi il cui rumore si sente in tutta la valle del Secchia… Brucerà, se già non lo fa, lo stesso materiale previsto a Fora e le emissioni saranno in quantità minore ma qualitativamente identiche, che vi piaccia o no.

    (Commento firmato)

  17. Tanto rumore per nulla 2 o 3
    Forse c’è preoccupazione, Ligonchio o non… Lega o non Lega, sindaci o non sindaci, biomasse o non biomasse, preoccupazione perchè i cittadini sono esclusi da ogni tipo di decisione, e ripeto i CITTADINI. Se la Lega pensa di poter decidere senza i cittadini SBAGLIA. Così come può sbagliare IREN o ditta privata che sia. LA SALUTE non è in vendita; se lei è così sicuro che a Ligonchio si stia facendo la cosa giusta ci dica che TIPO di centrale è, le quantità che emette, i posti di lavoro occupati… Vede, ci sono molti parametri per GIUDICARE una centrale a biomassa e questi parametri devono essere discussi tra i cittadini, con esperti e non con i certificati verdi… Tutto qui, Lega o non Lega…

    (Fabio Barale)