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Castelnovo ne’ Monti e la Giornata della Memoria

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Hanno riscosso interesse le due mattinate allestite al Teatro Bismantova, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata della Memoria. Tema al centro delle iniziative di quest’anno, a Castelnovo, è stata la trasmissione della memoria tra nonni e nipoti, tramandare il ricordo di ciò che è stato per costruirvi solide basi per il presente ed il futuro, per trasmettere l’importanza dell’impegno civile, della cittadinanza attiva. Nel corso delle due mattinate si è parlato del recente libro di Vittorio Scalabrini, 95enne castelnovese, in cui ha raccolto i suoi ricordi della campagna di Russia, sostenuto e spinto sempre dal nipote Gianluca Verrucci, che ha in questo caso “sostituito” il nonno colpito dall’influenza. Ne ha discusso insieme al presidente di Istoreco Mirco Carrattieri.

Ad introdurre le due giornate è stata l’assessore alla scuola Mirca Gabrini, che ha anche annunciato come si voglia dare un seguito all’edizione di quest’anno, puntando proprio sul tema della trasmissione della memoria. Spiega la Gabrini: “Quest’anno la Giornata della Memoria ha suscitato davvero molto interesse, che mi è stato confermato da studenti ed insegnanti che hanno partecipato alle iniziative. Come Assessorato alla scuola abbiamo deciso di lanciare un invito ai nonni ed ai nipoti: ai primi di raccontare le loro esperienze di guerra, ai secondi di di ascoltare gli ultimi testimoni reali di quel periodo, raccogliendole e rendendole disponibili per tutti, trascrivendole o registrandole. E’ un progetto ambizioso, su cui chiederemo anche la collaborazione delle scuole e degli insegnanti. E’ già stata data ampia disponibilità per costruire un gruppo di lavoro, con l’obiettivo di custodire le lettere e le testimonianze che saranno raccolte per poi restituirle in occasioni particolari. Pensiamo di dare spazio a questo patrimonio che ci accingiamo a raccogliere dandogli anche spazio sui mezzi di comunicazione comunali, ed anche attraverso le nuove tecnologie quali internet. Si tratta dei primi passi di una sfida imponente, ma in cui crediamo molto per il valore che avrebbe per tutti, i giovani in particolare, ma soprattutto chi verrà dopo di noi e non avrà occasione di ascoltare direttamente le voci di chi ha vissuto momenti centrali della storia, terribili a volte, ma sui quali sono stati poi costruiti i nostri attuali sistemi di valori”.