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Si è spenta alla soglia del secolo Candina, la madre di don Gianni e Franca Manfredini

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Si è spenta serenamente, all'ospedale di Reggio dopo un breve ricovero, Candida Rondanini, Candina, la madre di don Gianni e Franca Manfredini, un volto conosciutissimo in Appennino e, anche, nella popolosa parrocchia di Pieve Modolena.

Originaria dei Boschi di Carpineti, dove era nata, aveva sposato Adelmo Manfredini, mezzadro a Santa Caterina dal parroco don Bigi, quindi si era trasferita a Isola di Cigarello e, successivamente, a Carpineti.

Rimasta vedova, nel 1996 era giunta a Vetto a seguito di don Gianni, nominato parroco dell'Unità pastorale vettese dove ben presto aveva conquistato la simpatia e la stima di questa sua nuova famiglia che, ora, la piange numerosa. Alle soglie dei novant'anni, ancora, aveva seguito don Gianni nominato parroco in pianura, a Pieve Modolena, dove era amorevolmente accudita dalla figlia Franca e, spesso, salutata dai montanari che scendevano per un saluto, assieme ai nipoti Federica, Gianfranco, Alessandra. Già attiva nella vita sociale della montagna (indimenticate le sue presenze a Castelnovo o al Parco Tegge a Felina), sapeva dispensare un sorriso a tutte le persone, affrontando sempre a testa alta anche le amarezze della vita, come quando a Vetto rubarono Gesù Bambino o quando a Pieve Modolena arrivarono i ladri.

Molta la commozione in montagna per questa energica e umile signora che della dedizione ai figli ha fatto missione di vita sino alla soglia del secolo. Era nata, infatti, il 5 agosto del 1911.

Alle ore 21.00 di questa sera, sabato, la recita del santo rosario a Pieve Modolena, ancora domani, alle 21.00, a Pieve il santo rosario, quindi i funerali nella giornata di lunedì a Pieve, alle ore 14.00, e dì lì per il campo santo di San Prospero di Carpineti. Vasto il cordoglio e i messaggi di affetto che stanno giungendo ai figli in queste ore.

A don Gianni, fondatore di Radionova, a Franca e ai familiari le più sentite condoglianze della nostra redazione.

(g.a.)

16 COMMENTS

  1. Una santa donna
    Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerLa quando abitava a Carpineti, era gentile e disponibile con il prossimo. Ricca di affetto e amore per chi ne aveva bisogno senza mai risparmiarsi. Un grande esempio di fedeltà e coerenza. Condoglianze affettuose per Don Gianni, la nipote Federica e tutta la famiglia.

    (Angelo Bertoni)

  2. Ti sono vicino
    Ti sono vicino in questo momento di dolore, vicinanza che da parte tua vi è stata quando è morta mia madre; conoscendoti da quando da poco eri stato nominato sacerdote conosco molto bene la tua umanità e la tua disponibilità verso il prossimo.

    (Gianni Felici)

  3. Condividere la sofferenza
    Carissimo don Gianni, ho saputo stamattina durante la messa della morte della sua amatissima mamma. Ho ripercorso col pensiero quanto ha fatto per me, per Tania, per Pietro durante la sua brevissima malattia. La sua preghiera, la sua carità, l’ascolto di una sofferenza che volgeva al termine le porteremo sempre nel cuore. Ci uniamo con la preghiera alla sofferenza per la perdita della sua mamma nel ricordo di quanto ha fatto per noi.

    (Concetta, Tania, Peppa)


  4. Desideriano fare pervenire a Don Gianni, a Gianfranco e Federica, che insieme a nonna Candina e nonno Adelmo per diversi anni hanno abitato nella nostra stessa casa, le nostre più sentite condoglianze. Il ricordo “della Candina” che rincorre i nipotini e di Adelmo che li scarrozza con la sua vespa è sempre presente in noi.

    (Luisa, Rita e Giorgio Vender)


  5. L’unità pastorale Madre Teresa di Calcutta (parrocchie di S. Michele Arcangelo-Pieve Modolena, San Biagio-Roncocesi e S. Pio X-Carrozzone) vuole esprimere la sua vicinanza al Parroco don Gianni Manfredini per la Rinascita al Cielo della sua cara mamma sig.ra Candida Rondanini ved. Manfredini, preziosa e importante presenza in Canonica a Pieve Modolena per più di 10 anni. Quasi centenaria, era donna con Fede granitica, solerzia proverbiale, sollecitudine amorevole soprattutto nell’ospitalità e nell’accoglienza di chiunque bussasse alla porta della Canonica: i suoi caffè e il suo sorriso rimarranno nel cuore di tanti. Donna che ha generato alla vita, alla Fede, alla Chiesa il nostro Parroco, che è stato esempio di vita e di luce per la nostra Unità Pastorale e per tutta la Comunità Reggiana, in particolare quella Montana da cui proveniva. Donna, madre di tutti noi, nonna di tutti i bimbi che scorrazzano nel cortile dell’Oratorio provenienti da ogni parte del mondo, così antica nelle radici, nei valori della vita, così attuale come esempio per la nostra società: non si poteva non volerle bene!

    (Tutti i Parrocchiani dell’Unità Pastorale Madre Teresa di Calcutta)

  6. Condoglianze
    Esprimiamo le più sentite condoglianze, in questo momento di dolore per la perdida della cara Mamma, il ricordo della tua presenza e vicinanza durante la malattia della Francesca, in eugual modo ti siamo vicini io e i miei figli non dimenticandoti mai.

    (Andrea, Vincenzo, Alessio, Luca Pompili)