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Quindici milioni di euro per sostenere processi di sviluppo, ricerca ed innovazione

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Dalla Regione Emilia-Romagna arriveranno 15 milioni di euro, nel triennio 2011-2013, per sostenere processi di sviluppo, ricerca ed innovazione attraverso la qualificazione ed il rafforzamento delle competenze tecnico-scientifiche e manageriali di giovani ricercatori, possessori di titoli di alta formazione, laureandi e laureati.

La Regione, a fronte dei risultati positivi raggiunti nel triennio 2008-10, ha infatti deliberato la prosecuzione del progetto Spinner, di cui l’assessore regionale Patrizio Bianchi (scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro) ha parlato stamane nella competente Commissione presieduta dal Consigliere regionale Pd Giuseppe Pagani.

“Con questo investimento – ha detto Pagani - la Regione prosegue sulla strada della centralità delle risorse umane per lo sviluppo del territorio e anche come asse strategico per l’uscita dalla crisi, che non si affronta solo con ammortizzatori sociali o sostegni alle imprese, ma con investimenti strategici su quelle risorse umane che potranno dare continuità allo sviluppo e all’innovazione”.

“Siamo partiti - ha aggiunto Pagani - con la riforma degli indirizzi dell’istruzione e della formazione professionale (IFP), poi sono stati costituiti gli Istituti tecnici superiori, la rete regionale dei sette ITS per garantire una solida cultura tecnica e tecnologica. Con la prosecuzione del progetto Spinner si evidenzia bene quale sia il ‘fil rouge’ che collega tutte queste iniziative: mettere al centro le persone ed investire risorse sul potenziamento della professionalità, delle conoscenze e delle competenze come elemento cardine dell’innovazione e per ridare competitività al sistema imprenditoriale regionale”.
Il ‘caso’ Spinner è stato preso ad esempio in Europa, e l’Emilia-Romagna è risultata la prima per numero di nuove imprese innovative.

I soggetti raggiunti attraverso l’attività di promozione degli Spinner Point dislocati in tutta la regione in università e centri di ricerca sono stati 177.000, mentre sono 3.820 le persone che hanno proposto progetti e 2.270 quelle ammesse ai sostegni: il bilancio conclusivo del triennio scorso parla di 1.785 i percorsi completati, con 226 progetti relativi alla creazione d’impresa (1.067 persone) 681 relativi al trasferimento tecnologico e 37 all’innovazione organizzativa.
“Nella nuova fase conclude Pagani - si punterà al coinvolgimento diretto delle imprese, privilegiando i progetti sostenuti e cofinanziati dalle stesse imprese che saranno coinvolte nei percorsi di progetti riguardanti il trasferimento tecnologico, ed è evidente che per il tessuto imprenditoriale locale e i giovani si tratta di un’opportunità molto interessante.