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Castelnovo ne’ Monti / Oratorio, dal sogno alla realtà. Videopresentazione

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Un lavoro di proporzioni notevoli sotto molteplici punti di vista. Il nuovo oratorio di Castelnovo ne’ Monti, che avrà valenza territoriale e utilizzo plurimi, nascerà presto. “I lavori cominceranno nel prossimo autunno o al più la successiva primavera”, annuncia l’arciprete di Castelnovo ne’ Monti, don Evangelista Margini, che introduce e conduce l’assemblea che si è tenuta ieri sera sul colle della Pieve, nei locali dell’attuale oratorio (edificio ex Motti). Costerà circa 3 milioni di euro, una somma per circa 2/3 considerata già coperta da contributi che arriveranno dai fondi dell’8 per mille via diocesi (il cui vescovo, informa don Giordano Goccini, anch’esso presente, “ha a cuore e spinge per questa realizzazione”) e dal ricavato dalla vendita di terreni di proprietà della parrocchia. Per il resto, dice sempre don Geli, “non ci nascondiamo le difficoltà, non ci illudiamo che sarà facile ma contiamo sulla generosità dei montanari”. A questo proposito l'arciprete racconta che di recente si è presentato in canonica un signore che ha staccato per la causa un assegno di 5000 euro. “Aveva letto la notizia su Redacon…”, ha spiegato il sacerdote. Il primo gruzzoletto. Servirà molto altro, ma se, come si dice, “il buon giorno si vede dal mattino”…

“L’oratorio – ha spiegato l’arciprete – è sì una struttura muraria, ma ciò che lo caratterizza è ovviamente la presenza della persona. Cosa che c’è evidentemente anche ora, ma la necessità di spazi e l’obsolescenza della struttura attuale hanno spinto, sulla scorta anche di altre considerazioni, a progettare la nuova opera. Potremo soddisfare le esigenze pastorali della parrocchia, prima di tutto, ma il futuro centro si proporrà come punto di riferimento per tutti, per tutto il paese e il comprensorio; vorremmo che in esso tutti si sentissero a proprio agio, accolti”. Don Geli ripercorre un tracciato che parte dal 1952, quando l’allora parroco don Carretti spostò il baricentro della parrocchia in paese. Nacque la chiesa della Resurrezione e l’oratorio vecchio per tanti anni trovò posto in centro storico. L’attenzione allo spazio per la crescita cristiana e di socializzazione dei bambini e giovani non è poi mai venuta meno. “Pochi anni fa, un primo progetto, studiato con l’architetto Giorgio Bertani, prevedeva di rendere fruibili le strutture attuali che si trovano di fianco alla canonica. Ma successivamente si è optato per la demolizione dei fabbricati, quello dove ci troviamo ora e il cosiddetto ‘Palapieve’, rendendo anche in tal modo libero lo spazio in cima al colle, dove tornerà a svettare, solitario, solo il complesso ecclesiatico (chiesa parrocchiale e canonica)".

Il nuovo oratorio, infatti, come ha spiegato poi, col supporto di una convincente simulazione grafica per mezzo informatico, l’architetto Gabriele Ferri, autore del nuovo progetto, verrà edificato appena più in basso, nel vecchio arboreto didattico dell’Istituto Motti. Il suo tetto non si ergerà oltre la quota del monticello, cosicché rimarrà, apprezzabilmente, piuttosto defilato alla vista. La sua modernità e funzionalità interna verrà “velata”, esternamente, dall’uso di un materiale “antico” come la pietra, anche per armonizzarsi meglio col monumento antico di secoli che si trova a distanza di pochi metri. “La superficie sarà di 2475 mq, mantenendo all’incirca quella attuale, e comprenderà 17 moduli-aule e un grande salone capace di quasi 300 posti, all’occorrenza divisibili attraverso apposite paratie”.

“E’ un investimento enorme per Castelnovo e la montagna intera – ha sottolineato don Giordano – soprattutto in tempi come questi. In diocesi ci sono tre progetti di nuovi oratori, ma quello di Castelnovo è sicuramente il più importante”. Il giovane prete sottolinea i caratteri della “bellezza”, dell’autenticità e della profondità del progetto; valori che – si augura – sapranno conquistare anche coloro che si pongono un po’ più distanti dalla parrocchia.

La zona del colle lasciata libera dagli edifici diventerà una specie di giardino, posto per di più in bella posizione panoramica. Verrà ridisegnata in parte anche la viabilità dell’area attorno, al fine di razionalizzare il passaggio dei mezzi e di mettere in sicurezza i bambini, attraverso accordi col Comune, rappresentato in sala dal sindaco Marconi e dagli assessori Correggi e Gabrini e anche dal consigliere Attolini. Come già annunciato, più in basso, vicino alla rotonda dell’Albiaccio, verrà realizzato un parcheggio di un centinaio di auto di capienza, che sarà collegato con un pedonale in piano (che correrà di fianco all'ormai caduto in disuso campo sportivo “Valentino Mazzola”) alla nuova struttura. Pochi posti macchina – quelli necessari – sono invece previsti nelle adiacenze dell’oratorio, giusto per le necessità. Don Geli spera che la gente si abituerà a fare “duecento metri a piedi”. Cioè quelli che separano i parcheggi esterni (anche quelli lungo la salita per la Pieve) dalle opere parrocchiali.

Un’osservazione. Come rilevato anche da alcuni, peccato per la presenza, tra il centinaio di persone in sala, non eccessiva di giovani: la struttura, in fondo, è destinata a loro!

Infine. A Castelnovo quando si parla di oratori viene subito alla mente la figura del salesiano don Vittorio Chiari, che opera nel milanese ma è molto conosciuto anche qui, dove si è impegnato e speso molto in parecchie occasioni a contatto coi giovani. Ora è malato e don Geli fa giungere alla platea i suoi saluti. Anche dalla nostra redazione (di cui è apprezzato collaboratore) li ricambiamo, formulandogli i più cari auguri.

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Videopresentazione

1 COMMENT

  1. Parabéns!
    Dalle poche foto sembra proprio interessante. Bella l’idea di abbassare il tutto in modo che svetti solitaria la Pieve. Mi dispiace vedere abbattere l’ex Motti (per quanto ci abbiamo lavorato…) ma è giusto così…
    Abraços.

    (Pe. Marco)