Al termine della messa, Don Luciano è uscito sul sagrato della chiesa e ha impartito la benedizione a pecore e agnelli messi a disposizione dall'azienda agricola La Maestà di Tarabelloni Silvia. In processione con la statua del santo, ci si è quindi trasferiti in una stalla del paese a benedire il bestiame di proprietà del coltivatore Santino Camorani. Alla funzione liturgica ha fatto seguito il tradizionale pranzo di S. Antonio, organizzato dalla locale latteria sociale S. Giorgio in collaborazione con parrocchia e pro loco presso la sede della pro loco stessa. Al pranzo hanno partecipato oltre 120 persone tra cui il sindaco di Casina, Carlo Fornili, funzionari e dirigenti del consorzio parmigiano reggiano e del mondo cooperativo. Nel saluto rivolto ai convenuti, il presidente della Latteria Sociale S. Giorgio, Marcello Chesi, ha esaltato il ruolo e l'importanza che questa festa continua ad avere nell'ambiente rurale, in particolare in questi momenti difficili per tutto il comparto zootecnico. Il pranzo, preparato dalle rasdore del paese a base di cappelletti, lessi, arrosti e torte casalinghe è stato particolarmente apprezzato e gustato da tutti i convenuti: Per dovere di cronaca occorre segnalare che l'azienda agricola La Maestà di Tarabelloni Silvia, presente sul sagrato con agnelli e pecore, lo scorso anno ha avuto la perdita di circa 15 esemplari ad opera dei lupi presenti nella Val Tassobbio, come i lettori di Redacon ben sanno...