Entro il 7 marzo prossimo gli apicoltori emiliano-romagnoli potranno presentare la domanda – o riconfermare le preadesioni già formalizzate nei mesi scorsi – per accedere ai contributi previsti dal programma triennale 2011-2013 per il miglioramento della produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura. Il bando, per un importo di circa 537mila euro, relativo alla prima annualità del programma è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 1 – parte seconda – del 5 gennaio 2011. Le domande definitive dovranno essere presentate con le nuove modalità informatiche (SOP) stabilite da Agrea e rese note dall’agenzia stessa anche sul proprio sito internet.
Per l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni “l’avvio del programma triennale, in attesa del definitivo divieto di utilizzo dei prodotti a base di neonicotinoidi per la concia del mais, rappresenta uno strumento significativo per migliorare e qualificare un comparto produttivo a bassissimo impatto ambientale, che svolge un ruolo fondamentale per l’attività agricola nel suo complesso e per sostenere la presenza di operatori in aree marginali di collina e di montagna. Per questo invito gli apicoltori emiliano-romagnoli, singolarmente o in forma associata, a utilizzare compiutamente le opportunità offerte dal nuovo bando”.
L’apicoltura regionale, che coinvolge circa 10.000 operatori (di cui 800 professionali), è tra le più sviluppate a livello nazionale e ha un valore economico e ambientale particolarmente rilevante, sia per il valore delle produzioni, sia per l’insostituibile attività di impollinazione delle piante coltivate realizzata dalle api che, secondo stime dell’Osservatorio nazionale sulla produzione e sul mercato del miele, vale da sola 2,5 miliardi di euro. L’intervento regionale intende contribuire in modo significativo al miglioramento dell’efficienza di questo comparto produttivo che, negli anni scorsi, ha dovuto affrontare il grave problema dello spopolamento degli alveari, attualmente in fase di risoluzione grazie alla sospensione dell’utilizzo di prodotti a base di neonicotinoidi per la concia delle sementi di mais sostenuta fortemente dalla Regione Emilia-Romagna.
Sono previsti contributi per sostenere programmi di assistenza tecnica per la lotta alla varroa, un acaro che provoca la distruzione completa delle famiglie di api, per la razionalizzazione della cosiddetta “transumanza”, e cioè lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire la fioritura delle principali piante nettarifere. Altri interventi ammissibili a finanziamento riguardano l’analisi delle caratteristiche chimico - fisiche del miele, l’acquisto di api regine per il ripopolamento e la realizzazione di programmi di ricerca per la predisposizione del “Piano di risanamento e profilassi” di gravi malattie che colpiscono gli alveari, come la cosiddetta “peste” americana ed europea.