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Polemica sul crinale / “Stile da campagna elettorale e mancanza di rispetto”

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"Ho sempre pensato che la regola prima in democrazia sia che ognuno possa esprimere liberamente le proprie opinioni. Con un'unica limitazione: il rispetto degli altri". Così esordisce il primo cittadino di Ligonchio, Giorgio Pregheffi, nel replicare ad una nota della minoranza consiliare guidata dall'ex sindaco Ilio Franchi. La sua è una corposa risposta.

"Nello scritto diffuso dalla minoranza - sostiene - trovo due pecche evidenti: lo stile da campagna elettorale, cioè teso a fare polemica fine a se stessa, e l'assenza di rispetto. E la dimostrazione sta proprio nel linguaggio usato per commentare il nostro operato, intendo mio e della mia giunta, con la quale ho preparato questo documento.

Scrive Pregheffi: "Cito testualmente: 'la devota ed ossequiosa dipendenza dalle direttive di partito' (nessuno ci ha dato ordini dall'alto, cosa significa questa frase?), 'l'incapacità di reperire finanziamenti' (frase buttata lì senza verificare, visto che i fondi per la sala polivalente di Cinquecerri, i finanziamenti sull'edilizia scolastica, le risorse per i pronti interventi sulle strade, le assegnazioni per la frana di Montecagno - discorso che riprenderemo più avanti - gli interventi di riqualificazione delle fontane, sono solo alcuni esempi che smentiscono questa critica), la 'dipendenza dalle imposizioni superiori' (e dai con questa fissazione!). Non parliamo poi della strumentalizzazione in negativo di una dichiarazione da me fatta in clima elettorale, rispondendo ad un volantino velenoso con attacchi alla mia persona, dove si metteva in discussione il mio impegno e io risposi che, oltre ai giorni di presenza (ho promesso che sarebbero stati tre e ho mantenuto la promessa), sarei stato vicino a Ligonchio, con il mio impegno, '7 giorni su 7', e così è stato, visto che ho partecipato a riunioni a Reggio, Castelnovo e Bologna, anche nei giorni in cui non ero a Ligonchio, 'bruciando' in questo modo la maggior parte delle mie ferie".

E prosegue: "Circa il fatto che abbiamo realizzato progetti avviati 'per la maggior parte' dall'Amministrazione precedente e che abbiamo omesso di dirlo è bene che chiariamo una cosa che vale per tutti i comuni: è evidente che, soprattutto nel primo periodo di gestione, si porti soprattutto a compimento opere già messe in cantiere; nello specifico è successo a noi così come a suo tempo successe alla giunta Franchi, con qualche differenza significativa. Noi, puntualmente e soprattutto pubblicamente, abbiamo ringraziato i nostri predecessori. Non così l'Amministrazione Franchi, che ha sfruttato i 'lasciti' di chi l'ha preceduta".

Lasciti

Ed eccoli, i lasciti, a dire di Pregheffi: "I proventi della cava della Corea, la cui area è stata acquisita con uno dei tanto vituperati mutui attivati dalla giunta Tavaroli, sono stai utilizzati interamente e non dilazionati nel tempo come sarebbe stato più corretto; il progetto del recupero della casa del capo centrale, destinata ad ospitare la sede del Parco (immobile acquisito anch'esso grazie ad un mutuo sempre dalla giunta Tavaroli), è stato sì avviato dalla giunta Franchi ma poi finanziato ed approvato dal Parco. Analizzando queste due situazioni viene da dire che avremmo preferito succedere a quella giunta, piuttosto che ad una che vuole solo sottolineare i propri meriti".

La frana di Montecagno

E ancora. "Quanto alla frana di Montecagno, argomento che ci tiene in apprensione e sul quale gradiremmo poco, per rispetto degli abitanti della frazione, stare a fare considerazioni, diciamo solo brevemente alcune cose: abbiamo pressato il Servizio tecnico di Bacino, che ha investito 102.000,00 euro per lavori già eseguiti e ne ha messi a disposizione altri 80.000,00, lavori appaltati, la cui esecuzione è legata alle condizioni climatiche. I tecnici provinciali e regionali sono poi venuti più volte sul posto, una presenza che i cittadini hanno toccato con mano. Inoltre è stato approntato, sempre dal STB, un progetto di 1.800.000,00 euro, che richiede un finanziamento statale. Auspicando che venga approvato, visto l'aggravamento della situazione, abbiamo anche inviato una lettera, che è un vero e proprio SOS, a Ministero, Prefettura, Provincia, Protezione civile, assessore regionale".

Altre questioni

"Su altre questioni - spiega ancora Pregheffi - sarò telegrafico:
- PSC: è vero, ci sono ritardi, ma saranno spiegati pubblicamente e inoltre va detto che dal 2003, anno in cui è stato avviato, non mi risultano contributi significativi della giunta precedente;
- ufficio postale: la decisione del ridimensionamento è stata calata dall'alto. Sono andato in direzione a Reggio con il consigliere Baccini, proprio per sottolineare un impegno bipartisan, e ho sollecitato un esponente 'romano' del Pd. Finora purtroppo non ci sono stati riscontri, ma non ci siamo rassegnati, faremo altri tentativi;
- frana di Rio Re: abbiamo sollecitato la Provincia e continueremo la 'marcatura';
- centrale biomasse: il contributo della Provincia è stato concesso in seguito a domanda inoltrata dalla giunta Franchi, ma le necessarie risorse rimanenti sono state reperite da noi".

"Stiamo lavorando"

"Stiamo lavorando - conclude Pregheffi - stiamo lavorando con le difficoltà di un periodo economico negativo, con la Finanziaria che ci penalizza, con un contesto territoriale problematico che ci caratterizza da sempre. Che vantaggi può avere Ligonchio da polemiche di stampo elettorale? Ripeto, stiamo lavorando, per questo lasciamo ad altri i toni della perenne, fastidiosa ed inutile campagna elettorale, che tanto piace al nostro governo centrale e, per analogia, alla minoranza di Ligonchio".

8 COMMENTS

  1. Richiesta informazioni
    Buongiorno. Ho una domanda per il sindaco Pregheffi: è vero che attualmente la centrale a biomasse viene alimentata a pellets acquistati e non mediante sfalci e residui verdi? Se così fosse gradirei conoscere il motivo di questa scelta.
    Cordialmente.

    (Riccardo Bigoi)

  2. Caro Bigoi…
    Provi lei a sfalciare o tagliare e mettere dentro ad una caldaia legna verde, umida e bagnata (bisogna tagliarla, farla diventare cippato e poi farla asciugare)!!!! Vedrà che da questa primavera si userà solo ed esclusivamente cippato del nostro territorio (sì, del nostro crinale!!). Quando si pone un quesito… prima bisogna pensare a quello che si chiede, non solo a far polemica!

    (Commento firmato)

  3. Pensarci prima….?
    Scusi ma quando è stato fatto il progetto dell’impianto non è stato previsto uno stoccaggio per gli sfalci….? Prima si costruisce il bruciatore e solo in un secondo momento si pensa al combustibile…? E’ quanto meno buffo… Ora è ovvio che gli sfalci sono bagnati…

    (Commento firmato)

  4. Esattamente…
    Nessuna polemica ma solo una domanda più che legittima per informare correttamente i cittadini ligonchiesi. Il secondo commento firmato esprime quello che intendevo dire.
    Evidentemente il primo commento firmato è stato punto sul vivo… Lo ringrazio comunque perchè indirettamente mi ha risposto che l’impianto per ora è alimentato a pellets… Comunque il progetto e la realizzazione dell’impianto sono molto buoni, speriamo che a breve risultino pure economicamente convenienti per il comune.

    (Riccardo Bigoi)

  5. Tutto previsto!!!!
    Al commento firmato… tutto previsto… Stanno facendo scorta di materiale e stanno provvedendo! Non credo che 2 mesi di pellets certificato… dico certificato e prodotto in un comune vicino… sia un problema!!! Ma basta con questi quesiti assurdi. Si dovrebbe dire solo grazie della operatività e della celerità… I lavori sono iniziati a ottobre e la centrale è stata accesa a Natale!!!!!!

    (Commento firmato)

  6. Precisazioni
    Attualmente la centrale è alimentata a pellet, la fornitura è a cura di un’azienda dell’alta Val Secchia. Il pellet che alimenta la centrale è ottenuto da legname proveniente da Ligonchio, che viene pellettizzato fuori e torna a Ligonchio. Attualmente il camion sale con pellet e scende con legname. La scelta di avviare la centrale a pellet e non a cippato è stata fatta per non rischiare disservizi, in un anno (per la verità metà anno) “di rodaggio” sia per la centrale che per l’azienda fornitrice del combustibile.
    Eventuali disservizi avrebbero interessato le scuole, quindi i bambini di Ligonchio. Il comune anche per l’anno in corso avrà comunque un risparmio significativo sui costi di riscaldamento rispetto agli anni passati. Ligonchio è probabilmente il primo comune del reggiano a scaldare i propri edifici pubblici con una risorsa rinnovabile locale e con una azienda locale che si occupa della fornitura (giusto requisito del bando di finanziamento grazie al quale il Comune ha realizzato l’opera). A regime, a “motore caldo” verrà superato anche il passaggio del pellet.

    (Giorgio Govi, dottore forestale)