Da giovane a giovane. Il poco più che trentenne collaboratore dell’arciprete di Castelnovo ne’ Monti don Evangelista Margini, don Benedetto Usai, quasi coetaneo del 27enne Fabio Cagni, al momento della “predica” si è avvalso di un testo scritto per pronunciare qualche parola diretta al sollievo dei familiari (i genitori Luigi e Francesca e i fratelli Chiara, Cinzia e Giacomo), straziati dalla tragedia che ha colpito il loro caro. A lui si è rivolto in forma di lettera. “Non ti conoscevo personalmente, ma i tuoi amici mi hanno parlato di te come di una persona buona”. Amici che, accorsi anche oggi numerosissimi (la chiesa della Pieve, esattamente come quella della Resurrezione ieri sera per la recita del Rosario, era completamente piena), hanno vegliato la salma per tutto il tempo e che anche durante la cerimonia hanno voluto rimarcare, dall’altare, i loro sentimenti verso lo scomparso e di vicinanza ai congiunti.
“Quando ci troviamo in mezzo a certe situazioni non ci sono parole. Ci resta solo la fede. E vogliamo sperare che il Signore accolga Fabio - che [con la donazione degli organi, ndr] permetterà ad altri di vivere anche dopo la sua morte - vicino a sé”.
Hanno concelebrato, con anche l'arciprete, don Giordano Goccini e don Giorgio Valcavi, quest'ultimo parroco della frazione di Frascaro, dove le spoglie mortali di Fabio da oggi riposeranno per sempre.
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